Il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, ha effettuato un sopralluogo nel cantiere dell’ospedale San Sebastiano che, dopo alcune vicissitudini, a seguito al nuovo appalto alla Ditta Sicrea ha visto ripartire i lavori che oggi procedono spediti, tanto che la loro fine è prevista per la primavera del 2017.
Accompagnata da Fausto Nicolini, Direttore generale dell’Ausl Reggio Emilia, Giuliana Turci, direttore Ausl del Distretto di Correggio, Antonio Di Mare, direttore del Presidio Ospedaliero Ausl Reggio Emilia, e Angela Accardo, della Direzione sanitaria dell’ospedale San Sebastiano, oltre che da direttore tecnico, direttore dei lavori e personale di Sicrea, il sindaco ha visitato i locali del corpo storico dell’ospedale storico, chiuso da tempo e che andrà a ospitare, oltre a dialisi, chirurgia, oculistica, nuovo comparto operatorio, due piani di degenza con 50 posti letto, day hospital e i poliambulatori.
Il San Sebastiano – una magnifica architettura di inizio Novecento che ha compiuto 100 anni nel 2015 – si prepara così a diventare, insieme a tutti i nuovi e più recenti padiglioni, in piena attività, un fiore all’occhiello per funzionalità e centralità a servizio dei cittadini, non solo correggesi.
“La struttura storica è davvero bellissima”, commenta Ilenia Malavasi, “e poterla visitare, anche se ancora in fase di cantiere, rende pienamente l’idea delle potenzialità su cui potremo contare a Correggio. La realizzazione di questo intervento sviluppa e porta a compimento le scelte che vent’anni fa furono compiute sull’ospedale correggese, consegnando alla città un vero e proprio gioiello, sia dal punto di vista sanitario, che da quello dei servizi. È stato emozionante percorrere corridoi e visitare luoghi che da tempo non erano accessibili e capire come saranno trasformati accompagnati dall’entusiasmo del personale, dei medici e dei tecnici al lavoro. Sono sicura che la riapertura dell’ala storica dell’ospedale rappresenterà un momento di festa per l’intera città, che recupererà un patrimonio di cui andare orgogliosi”.
Il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, ha effettuato un sopralluogo nel cantiere dell’ospedale San Sebastiano che, dopo alcune vicissitudini, a seguito al nuovo appalto alla Ditta Sicrea ha visto ripartire i lavori che oggi procedono spediti, tanto che la loro fine è prevista per la primavera del 2017.
Accompagnata da Fausto Nicolini, Direttore generale dell’Ausl Reggio Emilia, Giuliana Turci, direttore Ausl del Distretto di Correggio, Antonio Di Mare, direttore del Presidio Ospedaliero Ausl Reggio Emilia, e Angela Accardo, della Direzione sanitaria dell’ospedale San Sebastiano, oltre che da direttore tecnico, direttore dei lavori e personale di Sicrea, il sindaco ha visitato i locali del corpo storico dell’ospedale storico, chiuso da tempo e che andrà a ospitare, oltre a dialisi, chirurgia, oculistica, nuovo comparto operatorio, due piani di degenza con 50 posti letto, day hospital e i poliambulatori.
Il San Sebastiano – una magnifica architettura di inizio Novecento che ha compiuto 100 anni nel 2015 – si prepara così a diventare, insieme a tutti i nuovi e più recenti padiglioni, in piena attività, un fiore all’occhiello per funzionalità e centralità a servizio dei cittadini, non solo correggesi.
“La struttura storica è davvero bellissima”, commenta Ilenia Malavasi, “e poterla visitare, anche se ancora in fase di cantiere, rende pienamente l’idea delle potenzialità su cui potremo contare a Correggio. La realizzazione di questo intervento sviluppa e porta a compimento le scelte che vent’anni fa furono compiute sull’ospedale correggese, consegnando alla città un vero e proprio gioiello, sia dal punto di vista sanitario, che da quello dei servizi. È stato emozionante percorrere corridoi e visitare luoghi che da tempo non erano accessibili e capire come saranno trasformati accompagnati dall’entusiasmo del personale, dei medici e dei tecnici al lavoro. Sono sicura che la riapertura dell’ala storica dell’ospedale rappresenterà un momento di festa per l’intera città, che recupererà un patrimonio di cui andare orgogliosi”.