71esimo anniversario della Battaglia di Canolo
pubbl.: 15 Gennaio 2016 modif.: 24 Gennaio 2016 - Ufficio Stampa

battaglia di canolo 2016 LOCANDINA copiaDomenica 24 gennaio ricorre il 71° anniversario della Battaglia di Canolo.
Questo il programma delle celebrazioni: alle ore 9,30 deposizione dei fiori sul cippo di Vittorio (medaglia d’oro al Valor Militare) e Vandina Saltini; alle ore 9,45 sfilata commemorativa per le vie di Canolo con partenza dal monumento a Don Pasquino Borghi (medaglia d’oro al Valor Militare)  e deposizione dei fiori sui cippi dei caduti, con la banda cittadina “Luigi Asioli” ad accompagnare la manifestazione; alle ore 10,30, alla polisportiva “La Canolese”, interventi di Luca Dittamo, assessore del Comune di Correggio, e di un rappresentante di ANPI Correggio. Alle ore 11 S. Messa nella chiesa parrocchiale di San Paolo.
Alle ore 12,30, sempre alla polisportiva, esibizione del coro “Coriste per caso”, diretto da Antonella Piccagliani, prima del “Pranzo resistente” (info e prenotazioni: cell.347.5028031 – 23 euro, tutto compreso).
Nel pomeriggio, alle ore 15, ancora alla polisportiva, presentazione del libro “Delinger – Una scelta per la libertà”, alla presenza dell’autore – il partigiano Livio Piccinini, detto appunto “Delinger” – e del curatore Franco Piccinini. Alle ore 16,30, chiude la giornata “Canolo 25:01:45”, concerto di band musicali giovanili, con Dream Sound, Mad Mox e Freakypedia.
Sempre domenica 24 gennaio, in via Canolo 46/A, esposizione di reperti della Prima Guerra Mondiale: dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 20.

Nella notte del 25 gennaio 1945 erano riuniti in una casa di Canolo i comandanti partigiani Guerrino Cavazzoni “Ciro”, Renato Bolondi “Maggi”, Mario Saccani “Nero”, Raul Incerti “Bobi”, Vasco Guaitolini “Biavati”, Abbo Panisi “Nelson”, Egidio Baraldi “Walter”. All’alba la casa fu accerchiata da truppe tedesche e fasciste e all’intimazione della resa i partigiani decisero di opporre resistenza. Si scatenò così un durissimo combattimento che si protrasse per un’ora. I partigiani tentarono prima di fuggire da una finestra che dava sui campi, ma la strada venne sbarrata da colpi di mitragliatrice. Poi, sparando e lanciando bombe, uscirono dal portone principale, dileguandosi tra le case vicine e nei campi. Riuscirono a salvarsi quasi tutti, tranne due, che si sacrificarono coprendo la ritirata dei compagni: Vasco Guaitolini morì mentre correva verso una mitragliatrice per ridurla al silenzio e con lui Abbo Panisi mentre stava scavalcando una siepe. Alla fine la casa venne completamente razziata e data alle fiamme. I nazifascisti contarono tre morti e quattro feriti, uno dei quali morì poco dopo all’ospedale di Novellara.
Anniversario della Battaglia di Canolo, domenica 24 gennaio 2016: la gallery

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Questo il programma delle celebrazioni: alle ore 9,30 deposizione dei fiori sul cippo di Vittorio (medaglia d’oro al Valor Militare) e Vandina Saltini; alle ore 9,45 sfilata commemorativa per le vie di Canolo con partenza dal monumento a Don Pasquino Borghi (medaglia d’oro al Valor Militare)  e deposizione dei fiori sui cippi dei caduti, con la banda cittadina “Luigi Asioli” ad accompagnare la manifestazione; alle ore 10,30, alla polisportiva “La Canolese”, interventi di Luca Dittamo, assessore del Comune di Correggio, e di un rappresentante di ANPI Correggio. Alle ore 11 S. Messa nella chiesa parrocchiale di San Paolo.
Alle ore 12,30, sempre alla polisportiva, esibizione del coro “Coriste per caso”, diretto da Antonella Piccagliani, prima del “Pranzo resistente” (info e prenotazioni: cell.347.5028031 – 23 euro, tutto compreso).
Nel pomeriggio, alle ore 15, ancora alla polisportiva, presentazione del libro “Delinger – Una scelta per la libertà”, alla presenza dell’autore – il partigiano Livio Piccinini, detto appunto “Delinger” – e del curatore Franco Piccinini. Alle ore 16,30, chiude la giornata “Canolo 25:01:45”, concerto di band musicali giovanili, con Dream Sound, Mad Mox e Freakypedia.
Sempre domenica 24 gennaio, in via Canolo 46/A, esposizione di reperti della Prima Guerra Mondiale: dalle 10 alle 12 e dalle 15,30 alle 20.

Nella notte del 25 gennaio 1945 erano riuniti in una casa di Canolo i comandanti partigiani Guerrino Cavazzoni “Ciro”, Renato Bolondi “Maggi”, Mario Saccani “Nero”, Raul Incerti “Bobi”, Vasco Guaitolini “Biavati”, Abbo Panisi “Nelson”, Egidio Baraldi “Walter”. All’alba la casa fu accerchiata da truppe tedesche e fasciste e all’intimazione della resa i partigiani decisero di opporre resistenza. Si scatenò così un durissimo combattimento che si protrasse per un’ora. I partigiani tentarono prima di fuggire da una finestra che dava sui campi, ma la strada venne sbarrata da colpi di mitragliatrice. Poi, sparando e lanciando bombe, uscirono dal portone principale, dileguandosi tra le case vicine e nei campi. Riuscirono a salvarsi quasi tutti, tranne due, che si sacrificarono coprendo la ritirata dei compagni: Vasco Guaitolini morì mentre correva verso una mitragliatrice per ridurla al silenzio e con lui Abbo Panisi mentre stava scavalcando una siepe. Alla fine la casa venne completamente razziata e data alle fiamme. I nazifascisti contarono tre morti e quattro feriti, uno dei quali morì poco dopo all’ospedale di Novellara.
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