Area nomadi di via Sinistra Tresinaro: intervento dell’amministrazione comunale di Correggio
pubbl.: 5 Ottobre 2018 - Ufficio Stampa

Area nomadi di via Sinistra Tresinaro: intervento dell’amministrazione comunale di Correggio.

L’amministrazione comunale di Correggio interviene a seguito della petizione promossa dal sig. Davide Menozzi e dall’ex consigliere comunale Andrea Nanetti relativa alla situazione dell’area nomadi di via Sinistra Tresinaro.
“A molte delle domande contenute nella mozione popolare avevamo già dato risposta pubblica lo scorso 29 agosto”, sottolinea il sindaco, Ilenia Malavasi. “Evidentemente, gli estensori della mozione non hanno letto i quotidiani locali oppure i loro reali obiettivi sono altri, rispetto a quelli dichiarati, e hanno a che fare con la discriminazione etnica di queste persone. In ogni caso, visto che l’amministrazione comunale è stata accusata di non fornire risposte, ripetiamo ciò che avevamo già detto e che, nel corso di un mese, non è cambiato. In via Sinistra Tresinaro – che è l’unica area pubblica che ospita un campo nomadi sul territorio correggese – risiedono attualmente 54 persone, suddivise in 19 nuclei famigliari. Sono tutti cittadini italiani di etnia sinti, tutti nati in Italia, e regolarmente registrati dai servizi demografici. Nessuna di queste persone gode di “trattamenti di favore”, ma, come tutti, possono partecipare ai bandi di sostegno emessi a favore dei cittadini più in difficoltà in base ai requisiti richiesti (ISEE). Qualche esempio: le domande accolte per i benefici relativi al SIA-REI-RES, cioè le misure nazionali e regionali di contrasto alla povertà (ad esempio Reddito di Inserimento, nazionale, e Reddito di Solidarietà, regionale) sono state complessivamente 107 in tutto il Comune, di cui quelle a favore di residenti nel campo nomadi 10. Le famiglie, invece, che nel corso del 2018 sono state ad oggi beneficiarie di un contributo di sostegno al reddito da parte dei servizi sociali a Correggio sono state 76, di cui solo 2 residenti nel campo nomadi. Questo per chiarire come si stia parlando di cittadini italiani che usufruiscono, al pari di tutti, delle stesse agevolazioni erogate dai Servizi Sociali e applicate in base ai nostri regolamenti a chi si trova inserito in fasce di reddito basse. Non ci sono misure speciali per queste persone, che non hanno accesso ad alcun contributo solo per il fatto di essere di etnia sinti.
Per quanto riguarda le spese sostenute dal Comune di Correggio per la manutenzione dell’area di proprietà pubblica, queste, in undici anni – quindi a partire dal 2007 – assommano complessivamente a 12.411 euro, cui occorre aggiungere un intervento di manutenzione straordinaria agli impianti igienici di circa 80mila euro, 63mila dei quali in carico alla Regione Emilia-Romagna. Occorre infatti precisare che l’area nomadi è di proprietà del Comune di Correggio e la manutenzione, così come avviene anche per le altre tipologie di alloggi pubblici, compete appunto alla proprietà, in base alla legislazione italiana vigente.
Il campo nomadi di proprietà pubblica è stato realizzato dall’amministrazione comunale negli anni Novanta, in base alle normative edilizie e urbanistiche in vigore. Oggi, ogni nucleo famigliare possiede utenze individuali, che vengono pagate direttamente dagli intestatari. Oltre a quanto fin qui specificato, non c’è alcun altro contributo a carico della comunità correggese erogato a favore dei residenti del campo, i quali, così come tutti gli altri cittadini, non sono esentati dagli obblighi e dal rispetto delle regole, compresi quelli relativi alla raccolta differenziata. I controlli vengono svolti sull’intero territorio comunale ogni settimana, anche grazie alla preziosa collaborazione delle GGEV, ma, in considerazione del frequente abbandono di rifiuti nell’area antistante il campo, abbiamo deciso di posizionare una telecamera di controllo da mettere in sinergia con l’impianto di videosorveglianza della frazione di Mandrio. Il Comune di Correggio si fa carico su tutto il territorio comunale della raccolta dei rifiuti abbandonati e, qualora gli agenti della Polizia Municipale riescano a risalire con certezza ai responsabili dell’abbandono, questi vengono doverosamente sanzionati. Tant’è vero che nel corso del 2017 abbiamo elevato 118 contravvenzioni per questo motivo.
Infine, specifico che il Comune di Correggio non ha alcun lavoratore alle proprie dipendenze di etnia sinti o residente nel campo nomadi.
Credo che dire la verità non possa che fare bene e possa anche aiutare a sfatare quei falsi miti che ogni giorno vengono rilanciati solo per fomentare una rabbia e un’invidia sociale senza precedenti nel nostro Paese”.

CorreggioProssim@mente


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Area nomadi di via Sinistra Tresinaro: intervento dell’amministrazione comunale di Correggio
pubbl.: 5 Ottobre 2018 - Ufficio Stampa

Area nomadi di via Sinistra Tresinaro: intervento dell’amministrazione comunale di Correggio.

L’amministrazione comunale di Correggio interviene a seguito della petizione promossa dal sig. Davide Menozzi e dall’ex consigliere comunale Andrea Nanetti relativa alla situazione dell’area nomadi di via Sinistra Tresinaro.
“A molte delle domande contenute nella mozione popolare avevamo già dato risposta pubblica lo scorso 29 agosto”, sottolinea il sindaco, Ilenia Malavasi. “Evidentemente, gli estensori della mozione non hanno letto i quotidiani locali oppure i loro reali obiettivi sono altri, rispetto a quelli dichiarati, e hanno a che fare con la discriminazione etnica di queste persone. In ogni caso, visto che l’amministrazione comunale è stata accusata di non fornire risposte, ripetiamo ciò che avevamo già detto e che, nel corso di un mese, non è cambiato. In via Sinistra Tresinaro – che è l’unica area pubblica che ospita un campo nomadi sul territorio correggese – risiedono attualmente 54 persone, suddivise in 19 nuclei famigliari. Sono tutti cittadini italiani di etnia sinti, tutti nati in Italia, e regolarmente registrati dai servizi demografici. Nessuna di queste persone gode di “trattamenti di favore”, ma, come tutti, possono partecipare ai bandi di sostegno emessi a favore dei cittadini più in difficoltà in base ai requisiti richiesti (ISEE). Qualche esempio: le domande accolte per i benefici relativi al SIA-REI-RES, cioè le misure nazionali e regionali di contrasto alla povertà (ad esempio Reddito di Inserimento, nazionale, e Reddito di Solidarietà, regionale) sono state complessivamente 107 in tutto il Comune, di cui quelle a favore di residenti nel campo nomadi 10. Le famiglie, invece, che nel corso del 2018 sono state ad oggi beneficiarie di un contributo di sostegno al reddito da parte dei servizi sociali a Correggio sono state 76, di cui solo 2 residenti nel campo nomadi. Questo per chiarire come si stia parlando di cittadini italiani che usufruiscono, al pari di tutti, delle stesse agevolazioni erogate dai Servizi Sociali e applicate in base ai nostri regolamenti a chi si trova inserito in fasce di reddito basse. Non ci sono misure speciali per queste persone, che non hanno accesso ad alcun contributo solo per il fatto di essere di etnia sinti.
Per quanto riguarda le spese sostenute dal Comune di Correggio per la manutenzione dell’area di proprietà pubblica, queste, in undici anni – quindi a partire dal 2007 – assommano complessivamente a 12.411 euro, cui occorre aggiungere un intervento di manutenzione straordinaria agli impianti igienici di circa 80mila euro, 63mila dei quali in carico alla Regione Emilia-Romagna. Occorre infatti precisare che l’area nomadi è di proprietà del Comune di Correggio e la manutenzione, così come avviene anche per le altre tipologie di alloggi pubblici, compete appunto alla proprietà, in base alla legislazione italiana vigente.
Il campo nomadi di proprietà pubblica è stato realizzato dall’amministrazione comunale negli anni Novanta, in base alle normative edilizie e urbanistiche in vigore. Oggi, ogni nucleo famigliare possiede utenze individuali, che vengono pagate direttamente dagli intestatari. Oltre a quanto fin qui specificato, non c’è alcun altro contributo a carico della comunità correggese erogato a favore dei residenti del campo, i quali, così come tutti gli altri cittadini, non sono esentati dagli obblighi e dal rispetto delle regole, compresi quelli relativi alla raccolta differenziata. I controlli vengono svolti sull’intero territorio comunale ogni settimana, anche grazie alla preziosa collaborazione delle GGEV, ma, in considerazione del frequente abbandono di rifiuti nell’area antistante il campo, abbiamo deciso di posizionare una telecamera di controllo da mettere in sinergia con l’impianto di videosorveglianza della frazione di Mandrio. Il Comune di Correggio si fa carico su tutto il territorio comunale della raccolta dei rifiuti abbandonati e, qualora gli agenti della Polizia Municipale riescano a risalire con certezza ai responsabili dell’abbandono, questi vengono doverosamente sanzionati. Tant’è vero che nel corso del 2017 abbiamo elevato 118 contravvenzioni per questo motivo.
Infine, specifico che il Comune di Correggio non ha alcun lavoratore alle proprie dipendenze di etnia sinti o residente nel campo nomadi.
Credo che dire la verità non possa che fare bene e possa anche aiutare a sfatare quei falsi miti che ogni giorno vengono rilanciati solo per fomentare una rabbia e un’invidia sociale senza precedenti nel nostro Paese”.

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