Quest’anno ricorre il 25° anniversario della tragedia nucleare di Chernobyl. Secondo l’ex segretario generale dell’ONU Kofi Annan più di 7 milioni di persone sono state gravemente colpite dalla catastrofe. L’incidente ha interessato oltre 150.000 Km2 di territorio tra Bielorussia, Ucraina e Russia, ma non solo, più della metà del Cesio 137 rilasciato in atmosfera ha raggiunto altri Paesi europei, tra i quali l’Italia. Ancora oggi milioni di persone continuano a vivere in un’area che rimarrà pesantemente contaminata dalle radiazioni per molti anni a venire.
Una valutazione complessiva delle conseguenze sulla salute umana del disastro di Chernobyl è impossibile. Questi sono solo alcuni numeri del più grande disastro nella storia del nucleare civile che occorre ricordare in occasione del venticinquesimo anniversario dell’incidente per non perdere la memoria. La centrale di Chernobyl ha cessato la sua attività il 15 dicembre del 2000, ma non è stato realizzato nessun intervento di messa in sicurezza e il “sarcofago” che copre i resti del reattore esploso presenta evidenti segni di cedimento. Chernobyl non ha ancora smesso di uccidere: a causa di quel disastro anche le generazioni future saranno affette da cancro, patologie multiple ed effetti mutageni. Ci sono 7.000 bambini in lista di attesa per operazioni a cuore aperto. Le popolazioni sono abbandonate a se stesse e non è sufficiente il lavoro di cooperazione che centinaia di associazioni portano avanti da anni.
Per questo occorre continuare nelle azioni di solidarietà sia con atti concreti che con iniziative che richiamino l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema della sicurezza nucleare e sul dramma che stanno vivendo alcuni milioni di persone che risiedono nelle zone contaminate. La situazione in Bielorussia è ancora oggi molto preoccupante, mentre l’interesse della comunità internazionale viene meno ogni anno di più. Il governo Bielorusso intende obbligare le persone a tornare nelle zone contaminate considerate inabitabili; 66.000 persone perderanno il sostegno finanziario che percepiscono come risarcimento per l’incidente di Chernobyl.
In Ucraina si pensa di costruire altre undici centrali nucleari per esportare energia in Europa.
L’associazione CIAO intende quindi porre l’accento sulla necessità di mantenere vivo il ricordo di una tragedia che appare lontana, ma che rappresenta ancora la quotidianità per tante persone a cominciare dai bambini, principali vittime.
Per non dimenticare questa data, l’associazione CIAO– Correggio Insieme, da tempo attiva sul territorio, per far conoscere i rischi legati all’impiego dell’energia nucleare, in collaborazione con il Comune di Correggio e il Fuori Orario di Taneto di Gattatico, propone in occasione della Fiera di San Giuseppe a Correggio:
SABATO 19 MARZO ORE 16
PALAZZO DEI PRINCIPI – SALA ESPOSIZIONI DEL MUSEO IL CORREGGIO
Inaugurazione della Mostra Fotografica “Niet Problema!” del fotografo Luigi Ottani.
In seguito la mostra, a ingresso libero, resterà aperta con i seguenti orari:
sabato 26 marzo, dalle 15,30 alle 18,30; domenica 20 e 27 marzo dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.
Le immagini della mostra sono tratte dal libro di Luigi Ottani e Pierluigi Senatore “NIET PROBLEMA! Chernobyl 1986 – 2006” (prefazione di Beppe Grillo) pubblicato nel 2006 in occasione del 20° anniversario di Chernobyl. Il volume, con oltre 200 immagini a colori e in bianco e nero, contiene testimonianze di Andriy Shevchenko e Paolo Belli. L’opera, frutto di un progetto editoriale svolto con il supporto e la supervisione di Legambiente Solidarietà, è valsa al fotografo Luigi Ottani il premio Marco Bastianelli 2007 per il miglior libro fotografico.
SABATO 19 MARZO ORE 17
PALAZZO DEI PRINCIPI – SALA CONFERENZE “A.RECORDATI”
Presentazione del volume “Nucleare, a chi conviene?” Cosa significherebbe per l’Italia investire sull’energia atomica anziché su fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico?
Sarà presente l’autore, Dott. Massimo Scalia, docente di Fisica all’Università La Sapienza di Roma.
Info: tel.331/1056568 – www.correggioinsieme.it
Quest’anno ricorre il 25° anniversario della tragedia nucleare di Chernobyl. Secondo l’ex segretario generale dell’ONU Kofi Annan più di 7 milioni di persone sono state gravemente colpite dalla catastrofe. L’incidente ha interessato oltre 150.000 Km2 di territorio tra Bielorussia, Ucraina e Russia, ma non solo, più della metà del Cesio 137 rilasciato in atmosfera ha raggiunto altri Paesi europei, tra i quali l’Italia. Ancora oggi milioni di persone continuano a vivere in un’area che rimarrà pesantemente contaminata dalle radiazioni per molti anni a venire.
Una valutazione complessiva delle conseguenze sulla salute umana del disastro di Chernobyl è impossibile. Questi sono solo alcuni numeri del più grande disastro nella storia del nucleare civile che occorre ricordare in occasione del venticinquesimo anniversario dell’incidente per non perdere la memoria. La centrale di Chernobyl ha cessato la sua attività il 15 dicembre del 2000, ma non è stato realizzato nessun intervento di messa in sicurezza e il “sarcofago” che copre i resti del reattore esploso presenta evidenti segni di cedimento. Chernobyl non ha ancora smesso di uccidere: a causa di quel disastro anche le generazioni future saranno affette da cancro, patologie multiple ed effetti mutageni. Ci sono 7.000 bambini in lista di attesa per operazioni a cuore aperto. Le popolazioni sono abbandonate a se stesse e non è sufficiente il lavoro di cooperazione che centinaia di associazioni portano avanti da anni.
Per questo occorre continuare nelle azioni di solidarietà sia con atti concreti che con iniziative che richiamino l’attenzione dell’opinione pubblica sul problema della sicurezza nucleare e sul dramma che stanno vivendo alcuni milioni di persone che risiedono nelle zone contaminate. La situazione in Bielorussia è ancora oggi molto preoccupante, mentre l’interesse della comunità internazionale viene meno ogni anno di più. Il governo Bielorusso intende obbligare le persone a tornare nelle zone contaminate considerate inabitabili; 66.000 persone perderanno il sostegno finanziario che percepiscono come risarcimento per l’incidente di Chernobyl.
In Ucraina si pensa di costruire altre undici centrali nucleari per esportare energia in Europa.
L’associazione CIAO intende quindi porre l’accento sulla necessità di mantenere vivo il ricordo di una tragedia che appare lontana, ma che rappresenta ancora la quotidianità per tante persone a cominciare dai bambini, principali vittime.
Per non dimenticare questa data, l’associazione CIAO– Correggio Insieme, da tempo attiva sul territorio, per far conoscere i rischi legati all’impiego dell’energia nucleare, in collaborazione con il Comune di Correggio e il Fuori Orario di Taneto di Gattatico, propone in occasione della Fiera di San Giuseppe a Correggio:
SABATO 19 MARZO ORE 16
PALAZZO DEI PRINCIPI – SALA ESPOSIZIONI DEL MUSEO IL CORREGGIO
Inaugurazione della Mostra Fotografica “Niet Problema!” del fotografo Luigi Ottani.
In seguito la mostra, a ingresso libero, resterà aperta con i seguenti orari:
sabato 26 marzo, dalle 15,30 alle 18,30; domenica 20 e 27 marzo dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.
Le immagini della mostra sono tratte dal libro di Luigi Ottani e Pierluigi Senatore “NIET PROBLEMA! Chernobyl 1986 – 2006” (prefazione di Beppe Grillo) pubblicato nel 2006 in occasione del 20° anniversario di Chernobyl. Il volume, con oltre 200 immagini a colori e in bianco e nero, contiene testimonianze di Andriy Shevchenko e Paolo Belli. L’opera, frutto di un progetto editoriale svolto con il supporto e la supervisione di Legambiente Solidarietà, è valsa al fotografo Luigi Ottani il premio Marco Bastianelli 2007 per il miglior libro fotografico.
SABATO 19 MARZO ORE 17
PALAZZO DEI PRINCIPI – SALA CONFERENZE “A.RECORDATI”
Presentazione del volume “Nucleare, a chi conviene?” Cosa significherebbe per l’Italia investire sull’energia atomica anziché su fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico?
Sarà presente l’autore, Dott. Massimo Scalia, docente di Fisica all’Università La Sapienza di Roma.
Info: tel.331/1056568 – www.correggioinsieme.it