“Costruire coesione tra adulti per educare insieme bambini e ragazzi” è il titolo dell’incontro con Daniele Novara – giovedì 25 gennaio, ore 20,30, Centro Sociale 25 Aprile – promosso dal Coordinamento Pedagogico del Distretto di Correggio. L’incontro è ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Daniele Novara è fondatore e attuale direttore del “Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti” di Piacenza, istituto orientato alla formazione e ai processi di apprendimento nelle situazioni di conflittualità.
Ideatore di numerosi strumenti educativi e formativi – la “conversazione maieutica”, il “cestino della rabbia”, il “cassetto delle tracce” e il “diario dei conflitti” – dal 2004 è docente del master in Formazione Interculturale presso l’Università Cattolica di Milano.
Tra le sue ultime pubblicazioni, “L’essenziale per crescere. Educare senza il superfluo” (Mondadori, 2017) e “Punire non serve a nulla. Educare i figli con efficacia evitando le trappole emotive” (Rizzoli, 2016).
“Costruire coesione tra adulti per educare insieme bambini e ragazzi” è il titolo dell’incontro con Daniele Novara – giovedì 25 gennaio, ore 20,30, Centro Sociale 25 Aprile – promosso dal Coordinamento Pedagogico del Distretto di Correggio. L’incontro è ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Daniele Novara è fondatore e attuale direttore del “Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti” di Piacenza, istituto orientato alla formazione e ai processi di apprendimento nelle situazioni di conflittualità.
Ideatore di numerosi strumenti educativi e formativi – la “conversazione maieutica”, il “cestino della rabbia”, il “cassetto delle tracce” e il “diario dei conflitti” – dal 2004 è docente del master in Formazione Interculturale presso l’Università Cattolica di Milano.
Tra le sue ultime pubblicazioni, “L’essenziale per crescere. Educare senza il superfluo” (Mondadori, 2017) e “Punire non serve a nulla. Educare i figli con efficacia evitando le trappole emotive” (Rizzoli, 2016).