Gli scarti si trasformano in valore
pubbl.: 22 Aprile 2008 - Ufficio Stampa

Nonostante il tempo incerto degli ultimi giorni, sta proseguendo a Correggio la raccolta e lo stoccaggio dei residui delle potature. L’iniziativa, sostenuta da Comune di Correggio e Provincia di Reggio Emilia, è realizzata mediante l’opera di CAT (Cooperativa Agroenergetica Territoriale) e rappresenta un’esperienza del tutto originale, almeno per quanto riguarda il panorama emiliano. In sostanza gli operatori di CAT raccolgono dagli agricoltori le rotoballe di materiale legnoso proveniente da scarti delle potature che vengono, infine, trasferite nel centro di stoccaggio dell’area ex Chicchi. Questi scarti saranno poi utilizzati come combustibile per E.V.A., la centrale energetica funzionante che sarà costruita da En-Cor. – la società di proprietà del Comune di Correggio per la produzione di energia e calore da fonti rinnovabili – in via Pio La Torre.
“Abbiamo subito sotto gli occhi un importante dato ambientale”, spiega Gabriele Santi, consigliere comunale con speciale delega al mondo dell’agricoltura, “che riguarda i 7000 quintali di legno che abbiamo raccolto. Si tratta di circa 2000 rotoballe, il doppio di quelle che avevamo previsto in un primo momento, di materiale che, diversamente, sarebbe andato bruciato in campagna, come avviene di solito, producendo inquinamento e non realizzando alcun utile. In questo modo, invece, con una minima spesa per En-Cor., questo materiale viene smaltito correttamente e trova anche un suo prezioso utilizzo”.
“In effetti”, aggiunge Pietro Oleari, assessore all’Agricoltura del Comune di Correggio, “per gli agricoltori non c’è alcuna spesa perché devono solo preoccuparsi di unire le potature. L’imballaggio, il trasporto e lo stoccaggio avvengono, poi, a cura degli operatori di CAT. In questo modo si riesce davvero a trasformare una criticità in valore, salvaguardando l’ambiente: non solo, infatti, evitiamo che questo materiale venga bruciato in campagna in modo scorretto, ma lo stesso verrà utilizzato per il gassificatore di En-Cor., un impianto che estrae metano dalla legna a fuoco morto, senza emissioni”.
“Abbiamo ottenuto il sostegno della Provincia, in qualità di autorità ambientale”, conclude Oleari, “proprio perché questo progetto si muove su una strada giusta, con l’utilizzo di sottoprodotti per recuperare crediti: su queste linee d’azione pensiamo anche di sviluppare collaborazioni con la Cooperativa Forestale del nostro Appennino per la produzione di cippato legnoso da impiegare in impianti dedicati. La raccolta degli scarti di potatura ha avuto un successo che è andato anche oltre le nostre previsioni, segno dell’interesse e della condivisione che l’iniziativa ha riscontrato tra gli addetti ai lavori”.

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Nonostante il tempo incerto degli ultimi giorni, sta proseguendo a Correggio la raccolta e lo stoccaggio dei residui delle potature. L’iniziativa, sostenuta da Comune di Correggio e Provincia di Reggio Emilia, è realizzata mediante l’opera di CAT (Cooperativa Agroenergetica Territoriale) e rappresenta un’esperienza del tutto originale, almeno per quanto riguarda il panorama emiliano. In sostanza gli operatori di CAT raccolgono dagli agricoltori le rotoballe di materiale legnoso proveniente da scarti delle potature che vengono, infine, trasferite nel centro di stoccaggio dell’area ex Chicchi. Questi scarti saranno poi utilizzati come combustibile per E.V.A., la centrale energetica funzionante che sarà costruita da En-Cor. – la società di proprietà del Comune di Correggio per la produzione di energia e calore da fonti rinnovabili – in via Pio La Torre.
“Abbiamo subito sotto gli occhi un importante dato ambientale”, spiega Gabriele Santi, consigliere comunale con speciale delega al mondo dell’agricoltura, “che riguarda i 7000 quintali di legno che abbiamo raccolto. Si tratta di circa 2000 rotoballe, il doppio di quelle che avevamo previsto in un primo momento, di materiale che, diversamente, sarebbe andato bruciato in campagna, come avviene di solito, producendo inquinamento e non realizzando alcun utile. In questo modo, invece, con una minima spesa per En-Cor., questo materiale viene smaltito correttamente e trova anche un suo prezioso utilizzo”.
“In effetti”, aggiunge Pietro Oleari, assessore all’Agricoltura del Comune di Correggio, “per gli agricoltori non c’è alcuna spesa perché devono solo preoccuparsi di unire le potature. L’imballaggio, il trasporto e lo stoccaggio avvengono, poi, a cura degli operatori di CAT. In questo modo si riesce davvero a trasformare una criticità in valore, salvaguardando l’ambiente: non solo, infatti, evitiamo che questo materiale venga bruciato in campagna in modo scorretto, ma lo stesso verrà utilizzato per il gassificatore di En-Cor., un impianto che estrae metano dalla legna a fuoco morto, senza emissioni”.
“Abbiamo ottenuto il sostegno della Provincia, in qualità di autorità ambientale”, conclude Oleari, “proprio perché questo progetto si muove su una strada giusta, con l’utilizzo di sottoprodotti per recuperare crediti: su queste linee d’azione pensiamo anche di sviluppare collaborazioni con la Cooperativa Forestale del nostro Appennino per la produzione di cippato legnoso da impiegare in impianti dedicati. La raccolta degli scarti di potatura ha avuto un successo che è andato anche oltre le nostre previsioni, segno dell’interesse e della condivisione che l’iniziativa ha riscontrato tra gli addetti ai lavori”.

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