Il “caso” dello scippatore di Correggio: interviene il sindaco Marzio Iotti
pubbl.: 29 Agosto 2009 - Ufficio Stampa

Il sindaco di Correggio, Marzio Iotti, interviene in merito alle ripetute aggressioni avvenute in queste settimane nel territorio correggese ai danni di donne, aggressioni che sembrano opera di un solo individuo.
“La serialità di questi episodi, per quanto senza gravi conseguenze per le persone, sta contribuendo – afferma Iotti – a generare in città un clima di insicurezza e di paura. È  comprensibile che ne derivi maggiore prudenza, soprattutto tra le donne, a frequentare luoghi isolati. Tuttavia è bene che i cittadini non si lascino intimorire e non rinuncino alla libertà di muoversi  e ad uscire perchè la sicurezza è tanto maggiore quando più i luoghi sono frequentati e vissuti. L’invito è quello di collaborare, così come stiamo facendo come amministrazione, con le forze dell’ordine preposte alle indagini che stanno compiendo davvero un grande sforzo per intercettare l’aggressore”.
“Ho chiesto un incontro al Prefetto di Reggio Emilia” – continua Marzio Iotti – “non solo per illustrare personalmente la situazione di preoccupazione che Correggio sta vivendo, ma anche per fare nuovamente presente la necessità di un potenziamento delle forze dell’ordine sul territorio: Correggio in questi anni è cresciuta, la popolazione è aumentata e, grazie a nostri recenti investimenti, possiamo contare su una moderna e nuova caserma dei Carabinieri, una struttura adatta ad ospitare un numero maggiore di militari rispetto a quelli attuali.”
“Le indagini attualmente in corso – conclude Iotti – stanno inoltre facendo emergere casi di clandestinità che in alcune occasioni trovano terreno fertile nella generosità e nella buona fede, a volte anche nel mero interesse, dei cittadini. Purtroppo però sappiamo che dove c’è clandestinità si generano quasi inevitabilmente situazioni di disagio che possono portare a reati o ad altre situazioni di insostenibilità sociale. Il caso, preso singolarmente, può sembrare un atto di bontà, ma diventa un problema serio per la collettività quando si moltiplica a dismisura. Il mio fermo invito è quello di fare emergere il problema favorendo, dove vi siano le condizioni, la regolarizzazione delle singole situazioni. Stiamo inoltre già operando ad un piano di intervento che punta ad evitare il fenomeno di proprietari di alloggi che, per speculazione, affittano locali inadeguati a persone straniere. Per combattere questo fenomeno useremo tutti i mezzi a nostra disposizione”.

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“La serialità di questi episodi, per quanto senza gravi conseguenze per le persone, sta contribuendo – afferma Iotti – a generare in città un clima di insicurezza e di paura. È  comprensibile che ne derivi maggiore prudenza, soprattutto tra le donne, a frequentare luoghi isolati. Tuttavia è bene che i cittadini non si lascino intimorire e non rinuncino alla libertà di muoversi  e ad uscire perchè la sicurezza è tanto maggiore quando più i luoghi sono frequentati e vissuti. L’invito è quello di collaborare, così come stiamo facendo come amministrazione, con le forze dell’ordine preposte alle indagini che stanno compiendo davvero un grande sforzo per intercettare l’aggressore”.
“Ho chiesto un incontro al Prefetto di Reggio Emilia” – continua Marzio Iotti – “non solo per illustrare personalmente la situazione di preoccupazione che Correggio sta vivendo, ma anche per fare nuovamente presente la necessità di un potenziamento delle forze dell’ordine sul territorio: Correggio in questi anni è cresciuta, la popolazione è aumentata e, grazie a nostri recenti investimenti, possiamo contare su una moderna e nuova caserma dei Carabinieri, una struttura adatta ad ospitare un numero maggiore di militari rispetto a quelli attuali.”
“Le indagini attualmente in corso – conclude Iotti – stanno inoltre facendo emergere casi di clandestinità che in alcune occasioni trovano terreno fertile nella generosità e nella buona fede, a volte anche nel mero interesse, dei cittadini. Purtroppo però sappiamo che dove c’è clandestinità si generano quasi inevitabilmente situazioni di disagio che possono portare a reati o ad altre situazioni di insostenibilità sociale. Il caso, preso singolarmente, può sembrare un atto di bontà, ma diventa un problema serio per la collettività quando si moltiplica a dismisura. Il mio fermo invito è quello di fare emergere il problema favorendo, dove vi siano le condizioni, la regolarizzazione delle singole situazioni. Stiamo inoltre già operando ad un piano di intervento che punta ad evitare il fenomeno di proprietari di alloggi che, per speculazione, affittano locali inadeguati a persone straniere. Per combattere questo fenomeno useremo tutti i mezzi a nostra disposizione”.

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