“Italia occulta”: il magistrato Giuliano Turone a Correggio per la rassegna “Nel Borgo”
pubbl.: 5 Marzo 2019 modif.: 12 Marzo 2019 - Ufficio Stampa

 “Italia occulta”: mercoledì 13 marzo Giuliano Turone a Correggio per la rassegna “Nel Borgo”.

Italia occulta” (ed. Chiarelettere) segna un nuovo appuntamento – mercoledì 13 marzo, ore 21, sala conferenze “A. Recordati” di Palazzo dei Principi – per la rassegna “NelBorgo – Incontri e confronti a Correggio”. Intervistato da Pierluigi Senatore, sarà ospite a Correggio Giuliano Turone, magistrato, autore del libro.
Moro, Pecorelli, Sindona, Ambrosoli, Mattarella, Amato, la strage di Bologna, la P2, Andreotti: una sequenza impressionante di stragi, assassinii, complotti, tentativi di colpi di Stato nella ricostruzione del magistrato che ha scoperto la P2, arrestato Liggio e rinviato a giudizio Michele Sindona. Un cumulo di fatti atroci maturati in un arco di tempo ristretto (1978-1980) e rimasti il più delle volte senza giustizia, recuperati e ricostruiti in un disegno complessivo ricco di frammenti e risvolti dimenticati. Turone, testimone e protagonista come magistrato di quella terribile stagione, si addentra negli anfratti di storie torbide che hanno come protagonisti criminali, terroristi e mafiosi, ma anche uomini delle istituzioni, traditori della Repubblica.

Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di cassazione e già docente di Tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano, è stato il giudice istruttore che, prima di occuparsi delle inchieste su Michele Sindona e sulla Loggia P2, ha indagato sulla presenza di Cosa nostra a Milano negli anni Settanta arrivando all’incriminazione del capomafia di allora, Luciano Liggio. Negli anni Novanta ha fatto parte del primo staff di magistrati della Procura nazionale antimafia. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa, per la redazione della convenzione di Strasburgo del 1990 sul riciclaggio, e con le Nazioni Unite, svolgendo attività di pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia e contribuendo alla redazione dell’Oxford University Press Commentary sullo statuto della Corte penale internazionale (2002). Tra i libri che ha scritto: “Il caffè di Sindona” (con Gianni Simoni, Garzanti 2009), “Il caso Battisti” (Garzanti 2013), “Il delitto di associazione mafiosa” (Giuffré 2015) e, insieme con Antonella Beccaria, “Il boss. Luciano Liggio: da Corleone a Milano, una storia di mafia e complicità” (Castelvecchi 2018).

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pubbl.: 5 Marzo 2019 modif.: 12 Marzo 2019 - Ufficio Stampa

 “Italia occulta”: mercoledì 13 marzo Giuliano Turone a Correggio per la rassegna “Nel Borgo”.

Italia occulta” (ed. Chiarelettere) segna un nuovo appuntamento – mercoledì 13 marzo, ore 21, sala conferenze “A. Recordati” di Palazzo dei Principi – per la rassegna “NelBorgo – Incontri e confronti a Correggio”. Intervistato da Pierluigi Senatore, sarà ospite a Correggio Giuliano Turone, magistrato, autore del libro.
Moro, Pecorelli, Sindona, Ambrosoli, Mattarella, Amato, la strage di Bologna, la P2, Andreotti: una sequenza impressionante di stragi, assassinii, complotti, tentativi di colpi di Stato nella ricostruzione del magistrato che ha scoperto la P2, arrestato Liggio e rinviato a giudizio Michele Sindona. Un cumulo di fatti atroci maturati in un arco di tempo ristretto (1978-1980) e rimasti il più delle volte senza giustizia, recuperati e ricostruiti in un disegno complessivo ricco di frammenti e risvolti dimenticati. Turone, testimone e protagonista come magistrato di quella terribile stagione, si addentra negli anfratti di storie torbide che hanno come protagonisti criminali, terroristi e mafiosi, ma anche uomini delle istituzioni, traditori della Repubblica.

Giuliano Turone, giudice emerito della Corte di cassazione e già docente di Tecniche dell’investigazione all’Università Cattolica di Milano, è stato il giudice istruttore che, prima di occuparsi delle inchieste su Michele Sindona e sulla Loggia P2, ha indagato sulla presenza di Cosa nostra a Milano negli anni Settanta arrivando all’incriminazione del capomafia di allora, Luciano Liggio. Negli anni Novanta ha fatto parte del primo staff di magistrati della Procura nazionale antimafia. Ha collaborato con il Consiglio d’Europa, per la redazione della convenzione di Strasburgo del 1990 sul riciclaggio, e con le Nazioni Unite, svolgendo attività di pubblico ministero presso il Tribunale penale internazionale dell’Aja per l’ex Jugoslavia e contribuendo alla redazione dell’Oxford University Press Commentary sullo statuto della Corte penale internazionale (2002). Tra i libri che ha scritto: “Il caffè di Sindona” (con Gianni Simoni, Garzanti 2009), “Il caso Battisti” (Garzanti 2013), “Il delitto di associazione mafiosa” (Giuffré 2015) e, insieme con Antonella Beccaria, “Il boss. Luciano Liggio: da Corleone a Milano, una storia di mafia e complicità” (Castelvecchi 2018).

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