Le radici del futuro
pubbl.: 6 Novembre 2007 - Ufficio Stampa

Il Centro sociale XXV Aprile festeggia i vent’anni di attività.
Numerose sono le iniziative che intendono celebrare questo anniversario, in occasione del quale è stato anche pubblicato un volume, “Le radici del futuro”, a cura di Zeno Borghi, che traccia la storia del Centro Sociale, raccogliendo testimonianze e aneddoti, oltre al ricco materiale prodotto dai ragazzi di alcune scuole che hanno raccontato i loro nonni.
Il Centro Sociale XXV Aprile, rappresenta senza dubbio uno dei luoghi più significativi per Correggio, perché è uno spazio di aggregazione, di dialogo, di confronto, di passioni, di amicizie di ideali, di memoria e di attenzione al futuro (da qui, per esempio, il significativo titolo del libro). Il Centro, infatti, fin dalla sua origine ha avuto il grande merito di contribuire a favorire l’incontro tra persone, senza differenze o pregiudizi ed ha costituito una risposta forte al bisogno e alla voglia di socializzazione non solo delle persone appartenenti alla cosiddetta terza età, ma anche di quelle che, più in generale, corrono il rischio di affrontare la solitudine. In più, certo, un luogo come il Centro Sociale diventa veramente speciale in quanto contenitore di memorie e custode di personali testimonianze di vita che, pur non comparendo frequentemente negli atti ufficiali, rappresentano comunque il tessuto profondo della città.
Nel ripercorrere la storia del Centro Sociale, spiccano così, insieme alle insostituibili figure degli storici presidenti Sigilfredo Ruscelli ed Ermes Lusetti, le singole vicende dei soci, pezzetti di un’umanità che vanno a costruire un mondo eterogeneo e vivo, un mondo che troppo spesso, la fretta e la velocità dei tempi odierni non sembrano tenere nella giusta considerazione.
“Ora – come ricorda l’attuale presidente del Centro Sociale, Ombretta Martelli – ai vari rischi di chiusura o emarginazione il Centro ha reagito rifiutando l’isolamento e continuando a svolgere, con pazienza e puntualità, il proprio ruolo di fondamentale funzione sociale e culturale per il territorio correggese. Perché con il nostro slogan, Le radici del futuro, intendiamo esprimere il nostro più convinto ideale: credere con forza nel rapporto tra le generazioni e nella possibilità di tramandare valori e ideali irrinunciabili”.


 


Centro Sociale XXV Aprile: un po’ di storia


Il Centro Sociale XXV Aprile ha mosso ufficialmente i primi passi il 20 ottobre 1987 su richiesta dei sindacati CGIL, CISL e per espressa volontà del Consiglio Comunale di Correggio. Aderirono anche Caritas, Croce Rossa e San Vincenzo che scelsero un proprio rappresentante per la formazione di un Comitato di gestione. I componenti del primo comitato di gestione furono: Sigilfredo Ruscelli, presidente, Ines Bassoli, vice presidente, Francesco Formentini, segretario, Elsa Mazzali, economa, e i consiglieri Maria Luisa Bertozzi, Alberto Fornaciari, Alcide Truzzi, Valenzio Severi,  Giovanna Maria De Luca.
Il palazzo della sede fu ristrutturato nel 1985 e l’inaugurazione avvenne un anno dopo.
Il 23 novembre 1987 venne sottoscritto il contratto di comodato gratuito della sede e degli arredi, tra il sindaco, Marchi Maino e presidente del Centro Ruscelli Sigilfredo.
I piani superiori del palazzo vennero destinati ad alloggi per le persone anziane.
I fondatori del Centro furono anche i primi volontari a svolgere le comuni mansioni riguardanti le pulizie, la conduzione e la gestione del piccolo bar.

CorreggioProssim@mente


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Le radici del futuro
pubbl.: 6 Novembre 2007 - Ufficio Stampa

Il Centro sociale XXV Aprile festeggia i vent’anni di attività.
Numerose sono le iniziative che intendono celebrare questo anniversario, in occasione del quale è stato anche pubblicato un volume, “Le radici del futuro”, a cura di Zeno Borghi, che traccia la storia del Centro Sociale, raccogliendo testimonianze e aneddoti, oltre al ricco materiale prodotto dai ragazzi di alcune scuole che hanno raccontato i loro nonni.
Il Centro Sociale XXV Aprile, rappresenta senza dubbio uno dei luoghi più significativi per Correggio, perché è uno spazio di aggregazione, di dialogo, di confronto, di passioni, di amicizie di ideali, di memoria e di attenzione al futuro (da qui, per esempio, il significativo titolo del libro). Il Centro, infatti, fin dalla sua origine ha avuto il grande merito di contribuire a favorire l’incontro tra persone, senza differenze o pregiudizi ed ha costituito una risposta forte al bisogno e alla voglia di socializzazione non solo delle persone appartenenti alla cosiddetta terza età, ma anche di quelle che, più in generale, corrono il rischio di affrontare la solitudine. In più, certo, un luogo come il Centro Sociale diventa veramente speciale in quanto contenitore di memorie e custode di personali testimonianze di vita che, pur non comparendo frequentemente negli atti ufficiali, rappresentano comunque il tessuto profondo della città.
Nel ripercorrere la storia del Centro Sociale, spiccano così, insieme alle insostituibili figure degli storici presidenti Sigilfredo Ruscelli ed Ermes Lusetti, le singole vicende dei soci, pezzetti di un’umanità che vanno a costruire un mondo eterogeneo e vivo, un mondo che troppo spesso, la fretta e la velocità dei tempi odierni non sembrano tenere nella giusta considerazione.
“Ora – come ricorda l’attuale presidente del Centro Sociale, Ombretta Martelli – ai vari rischi di chiusura o emarginazione il Centro ha reagito rifiutando l’isolamento e continuando a svolgere, con pazienza e puntualità, il proprio ruolo di fondamentale funzione sociale e culturale per il territorio correggese. Perché con il nostro slogan, Le radici del futuro, intendiamo esprimere il nostro più convinto ideale: credere con forza nel rapporto tra le generazioni e nella possibilità di tramandare valori e ideali irrinunciabili”.


 


Centro Sociale XXV Aprile: un po’ di storia


Il Centro Sociale XXV Aprile ha mosso ufficialmente i primi passi il 20 ottobre 1987 su richiesta dei sindacati CGIL, CISL e per espressa volontà del Consiglio Comunale di Correggio. Aderirono anche Caritas, Croce Rossa e San Vincenzo che scelsero un proprio rappresentante per la formazione di un Comitato di gestione. I componenti del primo comitato di gestione furono: Sigilfredo Ruscelli, presidente, Ines Bassoli, vice presidente, Francesco Formentini, segretario, Elsa Mazzali, economa, e i consiglieri Maria Luisa Bertozzi, Alberto Fornaciari, Alcide Truzzi, Valenzio Severi,  Giovanna Maria De Luca.
Il palazzo della sede fu ristrutturato nel 1985 e l’inaugurazione avvenne un anno dopo.
Il 23 novembre 1987 venne sottoscritto il contratto di comodato gratuito della sede e degli arredi, tra il sindaco, Marchi Maino e presidente del Centro Ruscelli Sigilfredo.
I piani superiori del palazzo vennero destinati ad alloggi per le persone anziane.
I fondatori del Centro furono anche i primi volontari a svolgere le comuni mansioni riguardanti le pulizie, la conduzione e la gestione del piccolo bar.

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