Patto dei sindaci dell’Unione Comuni Pianura Reggiana per la parità e contro la violenza sulle donne
pubbl.: 8 Marzo 2021 - Ufficio Stampa

Patto dei sindaci dell’Unione Comuni Pianura Reggiana per la parità e contro la violenza sulle donne.

È stato sottoscritto dai sindaci dell’Unione Comuni Pianura Reggiana, deliberato dalle rispettive giunte, un “Patto per la parità e contro la violenza di genere”, che mira a rafforzare l’impegno delle comunità nel promuovere la dignità del ruolo delle donne, anche attraverso il coinvolgimento e la valorizzazione delle associazioni femminili, dei Centri antiviolenza e di tutte le organizzazioni che, nella società civile, lavorano con tale obiettivo.
Nello specifico il Patto impegna a declinare una serie di politiche attive per le pari opportunità, così come indicate dalla Regione Emilia-Romagna nella “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere”, che vanno dalla promozione, all’interno dei rispettivi Enti, di un linguaggio non discriminante, all’attuazione di politiche lavorative a favore delle donne, alla promozione di progetti e iniziative – culturali, sociali, scolastiche, divulgative, sportive, artistiche – di contrasto alla violenza di genere e sensibilizzazione sul rispetto delle differenze, dell’educazione socio-affettiva e della comunicazione non aggressiva, operando in rete con gli altri enti e servizi del territorio, in particolare Istituti scolastici, Ausl e forze dell’ordine, per l’attivazione e condivisione di buone prassi in materia di politiche di genere.
Tramite il “Patto”, gli amministratori e le amministratrici dell’Unione dei Comuni riconoscono che, come sancito dalla Convenzione di Istanbul, la violenza di genere è conseguenza della disparità tra uomini e donne e, purtroppo, si configura all’interno della nostra società come un fenomeno di carattere strutturale e non episodico o emergenziale. Si tratta, dunque, di affrontare una sfida importante: contribuire a costruire una società paritaria ed equa, che dia la possibilità a tutte le persone, indipendentemente dal genere e dall’orientamento, di sviluppare talenti e potenzialità in ugual misura, di accedere agli stessi strumenti e mezzi, carriere professionali e trattamenti economici, senza che vi siano impedimenti dovuti a responsabilità di cura o a stereotipi.

“In Italia e in Europa la violenza domestica è un fenomeno capillarmente diffuso, che si caratterizza soprattutto per la natura dei rapporti esistenti tra le donne vittime di violenza e i loro aggressori, molto spesso partner o ex partner e/o appartenenti allo stesso nucleo o ambito familiare”, sottolineano i sindaci e le assessore dell’Unione dei Comuni. “Si tratta di un fenomeno che esige risposte complesse e come amministrazioni locali, essendo il livello di governance più vicino alle cittadine e ai cittadini, possiamo svolgere un ruolo fondamentale con azioni di educazione, prevenzione, contrasto e sostegno all’uscita dalla violenza o da sottomissioni lesive della identità e dignità delle persone coinvolte, condividendone la responsabilità con il livello regionale e nazionale e con tutti gli altri soggetti coinvolti nel dare risposte al fenomeno. Questo è il messaggio che come sindaci, insieme a tutte le assessore, vogliamo dare, proprio in concomitanza con la Festa della donna, per ribadire ancora una volta il nostro impegno a favore di un’educazione volta al rispetto di tutti i cittadini, ai diritti delle donne e contro la violenza alle donne. È dal 2016 che lavoriamo insieme per favorire e sviluppare una cultura paritaria quale base fondante delle nostre comunità. Abbiamo coinvolto, con una progettualità condivisa, studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado in percorsi di educazione e formazione che hanno permesso di sviluppare una cultura del rispetto delle differenze e delle identità di tutte le persone, quale valore indispensabile per una comunità che si basi sull’uguaglianza e sulla pari dignità di tutti i cittadini, come sancito dall’articolo 3 della Costituzione Italiana. Con questo Patto ribadiamo il nostro impegno per continuare a promuovere e sensibilizzare tutti a sostegno delle pari opportunità e contro le discriminazioni, gli stereotipi di genere e la violenza sulle donne”.

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Patto dei sindaci dell’Unione Comuni Pianura Reggiana per la parità e contro la violenza sulle donne
pubbl.: 8 Marzo 2021 - Ufficio Stampa

Patto dei sindaci dell’Unione Comuni Pianura Reggiana per la parità e contro la violenza sulle donne.

È stato sottoscritto dai sindaci dell’Unione Comuni Pianura Reggiana, deliberato dalle rispettive giunte, un “Patto per la parità e contro la violenza di genere”, che mira a rafforzare l’impegno delle comunità nel promuovere la dignità del ruolo delle donne, anche attraverso il coinvolgimento e la valorizzazione delle associazioni femminili, dei Centri antiviolenza e di tutte le organizzazioni che, nella società civile, lavorano con tale obiettivo.
Nello specifico il Patto impegna a declinare una serie di politiche attive per le pari opportunità, così come indicate dalla Regione Emilia-Romagna nella “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere”, che vanno dalla promozione, all’interno dei rispettivi Enti, di un linguaggio non discriminante, all’attuazione di politiche lavorative a favore delle donne, alla promozione di progetti e iniziative – culturali, sociali, scolastiche, divulgative, sportive, artistiche – di contrasto alla violenza di genere e sensibilizzazione sul rispetto delle differenze, dell’educazione socio-affettiva e della comunicazione non aggressiva, operando in rete con gli altri enti e servizi del territorio, in particolare Istituti scolastici, Ausl e forze dell’ordine, per l’attivazione e condivisione di buone prassi in materia di politiche di genere.
Tramite il “Patto”, gli amministratori e le amministratrici dell’Unione dei Comuni riconoscono che, come sancito dalla Convenzione di Istanbul, la violenza di genere è conseguenza della disparità tra uomini e donne e, purtroppo, si configura all’interno della nostra società come un fenomeno di carattere strutturale e non episodico o emergenziale. Si tratta, dunque, di affrontare una sfida importante: contribuire a costruire una società paritaria ed equa, che dia la possibilità a tutte le persone, indipendentemente dal genere e dall’orientamento, di sviluppare talenti e potenzialità in ugual misura, di accedere agli stessi strumenti e mezzi, carriere professionali e trattamenti economici, senza che vi siano impedimenti dovuti a responsabilità di cura o a stereotipi.

“In Italia e in Europa la violenza domestica è un fenomeno capillarmente diffuso, che si caratterizza soprattutto per la natura dei rapporti esistenti tra le donne vittime di violenza e i loro aggressori, molto spesso partner o ex partner e/o appartenenti allo stesso nucleo o ambito familiare”, sottolineano i sindaci e le assessore dell’Unione dei Comuni. “Si tratta di un fenomeno che esige risposte complesse e come amministrazioni locali, essendo il livello di governance più vicino alle cittadine e ai cittadini, possiamo svolgere un ruolo fondamentale con azioni di educazione, prevenzione, contrasto e sostegno all’uscita dalla violenza o da sottomissioni lesive della identità e dignità delle persone coinvolte, condividendone la responsabilità con il livello regionale e nazionale e con tutti gli altri soggetti coinvolti nel dare risposte al fenomeno. Questo è il messaggio che come sindaci, insieme a tutte le assessore, vogliamo dare, proprio in concomitanza con la Festa della donna, per ribadire ancora una volta il nostro impegno a favore di un’educazione volta al rispetto di tutti i cittadini, ai diritti delle donne e contro la violenza alle donne. È dal 2016 che lavoriamo insieme per favorire e sviluppare una cultura paritaria quale base fondante delle nostre comunità. Abbiamo coinvolto, con una progettualità condivisa, studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado in percorsi di educazione e formazione che hanno permesso di sviluppare una cultura del rispetto delle differenze e delle identità di tutte le persone, quale valore indispensabile per una comunità che si basi sull’uguaglianza e sulla pari dignità di tutti i cittadini, come sancito dall’articolo 3 della Costituzione Italiana. Con questo Patto ribadiamo il nostro impegno per continuare a promuovere e sensibilizzare tutti a sostegno delle pari opportunità e contro le discriminazioni, gli stereotipi di genere e la violenza sulle donne”.

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