“Sei mesi che mi hanno fatto conoscere un territorio e una realtà caratterizzati da una grande capacità di rimboccarsi le maniche e di vincere le difficoltà con coraggio”. Questo uno dei passaggi centrali del saluto che il commissario straordinario del Comune di Correggio, Adriana Cogode, ha fatto ai dipendenti e ai funzionari dell’Ente e che rivolge anche ai cittadini correggesi.
Al termine del proprio mandato, la dott.ssa Cogode ha tracciato un primo bilancio della sua esperienza e delle attività svolte alla guida del Comune di Correggio.
“Le prime, intense, settimane sono state quasi completamente assorbite dalle questioni relative ai vari dirigenti e responsabili di servizio i cui contratti risultavano scaduti con le dimissioni del sindaco. Questo, anche in considerazione del ruolo vacante del segretario comunale a tempio pieno, avrebbe rappresentato un problema per la stessa operatività dell’Ente ed è il motivo per cui ho voluto studiare a fondo le varie tipologie di contratti, scegliendo di volta in volta le migliori soluzioni e dotando il Comune di Correggio di un nuovo segretario comunale in grado di prendere operativamente in mano situazioni amministrative diverse e complesse”.
Le principali aree di lavoro sulle quali si è intervenuti in questi mesi possono essere riassunte nella valorizzazione delle peculiarità del territorio, nell’attenzione ai temi della legalità e dell’ambiente e, ovviamente, nel percorso compiuto in merito al fallimento della partecipata EnCor.
“Correggio”, afferma il Commissario, “esprime un sicura eccellenza nel campo artistico, storico e culturale, una grande tradizione di cui la città può andare fiera e intorno alla quale può davvero costruire il proprio futuro. Proprio per valorizzare questa peculiarità ci siamo attivati per la riuscita della Giornata delle Dimore Storiche, lo scorso 5 aprile, un evento che ha portato a Correggio molte persone che ne hanno potuto apprezzare le bellezze storiche e architettoniche di livello assoluto”.
“In questi mesi, poi, abbiamo operato anche sul fronte della legalità, non solo con l’iniziativa pubblica del 22 marzo scorso e l’intitolazione del parco alla memoria di Barbara Rizzo e dei gemellini Giuseppe e Salvatore Asta, vittime innocenti di mafia, ma con l’approvazione del piano sulla trasparenza e l’anticorruzione, cui farà seguito uno speciale corso di aggiornamento per i dipendenti comunali, e l’estensione dell’applicazione del protocollo antimafia. Il coraggio che ha sempre contraddistinto questa terra, il coraggio di lottare contro le avversità e contro il malaffare, che così tanto bene si incarnano nei valori della Resistenza e della difesa della Costituzione, è inoltre lo stesso coraggio che, per altri versi, ho ritrovato nella vicenda del giovane Francesco Messori, 15 anni, correggese, capitano della nazionale di calcio amputati. Proprio per questo motivo è stato pensato un momento di speciale riconoscimento per il suo impegno e per la sua determinazione, con l’incontro che si è svolto nella sala consiliare insieme ai suoi compagni di classe, testimonianza ed esempio di quella bellezza che spesso porta a superare ogni difficoltà”.
“Il fallimento di EnCor è stato l’evento che, di fatto, mi ha portato ad assumere l’incarico di commissario straordinario. Inutile negare che la situazione presenta elementi di delicatezza e di possibili rischi per il Comune. E di queste eventualità, tra l’altro, occorre tenere conto nella stesura del bilancio di previsione che, in ogni caso, verrà approvato dal prossimo consiglio comunale, cioè da un organo eletto dai cittadini. Il Comune si sta difendendo in sede legale, grazie alla consulenza di stimati ed esperti professionisti, e siamo convinti che si riuscirà a far valere le nostre ragioni. In ogni caso, Correggio esprime potenzialità, talenti, competenze che, sono sicura, riusciranno ancora una volta a superare ostacoli e problemi. Di questo sono convinta non solo per una forma di ottimismo personale, ma soprattutto perché ho toccato con mano la realtà di un territorio e di una città ricchi, capaci, vogliosi di risolvere insieme le situazioni nell’interessa dei cittadini. Elementi, questi sì, che rappresentano le eccellenze di un’esperienza che mi ha arricchito umanamente e professionalmente e che porterò con me”.
“Sei mesi che mi hanno fatto conoscere un territorio e una realtà caratterizzati da una grande capacità di rimboccarsi le maniche e di vincere le difficoltà con coraggio”. Questo uno dei passaggi centrali del saluto che il commissario straordinario del Comune di Correggio, Adriana Cogode, ha fatto ai dipendenti e ai funzionari dell’Ente e che rivolge anche ai cittadini correggesi.
Al termine del proprio mandato, la dott.ssa Cogode ha tracciato un primo bilancio della sua esperienza e delle attività svolte alla guida del Comune di Correggio.
“Le prime, intense, settimane sono state quasi completamente assorbite dalle questioni relative ai vari dirigenti e responsabili di servizio i cui contratti risultavano scaduti con le dimissioni del sindaco. Questo, anche in considerazione del ruolo vacante del segretario comunale a tempio pieno, avrebbe rappresentato un problema per la stessa operatività dell’Ente ed è il motivo per cui ho voluto studiare a fondo le varie tipologie di contratti, scegliendo di volta in volta le migliori soluzioni e dotando il Comune di Correggio di un nuovo segretario comunale in grado di prendere operativamente in mano situazioni amministrative diverse e complesse”.
Le principali aree di lavoro sulle quali si è intervenuti in questi mesi possono essere riassunte nella valorizzazione delle peculiarità del territorio, nell’attenzione ai temi della legalità e dell’ambiente e, ovviamente, nel percorso compiuto in merito al fallimento della partecipata EnCor.
“Correggio”, afferma il Commissario, “esprime un sicura eccellenza nel campo artistico, storico e culturale, una grande tradizione di cui la città può andare fiera e intorno alla quale può davvero costruire il proprio futuro. Proprio per valorizzare questa peculiarità ci siamo attivati per la riuscita della Giornata delle Dimore Storiche, lo scorso 5 aprile, un evento che ha portato a Correggio molte persone che ne hanno potuto apprezzare le bellezze storiche e architettoniche di livello assoluto”.
“In questi mesi, poi, abbiamo operato anche sul fronte della legalità, non solo con l’iniziativa pubblica del 22 marzo scorso e l’intitolazione del parco alla memoria di Barbara Rizzo e dei gemellini Giuseppe e Salvatore Asta, vittime innocenti di mafia, ma con l’approvazione del piano sulla trasparenza e l’anticorruzione, cui farà seguito uno speciale corso di aggiornamento per i dipendenti comunali, e l’estensione dell’applicazione del protocollo antimafia. Il coraggio che ha sempre contraddistinto questa terra, il coraggio di lottare contro le avversità e contro il malaffare, che così tanto bene si incarnano nei valori della Resistenza e della difesa della Costituzione, è inoltre lo stesso coraggio che, per altri versi, ho ritrovato nella vicenda del giovane Francesco Messori, 15 anni, correggese, capitano della nazionale di calcio amputati. Proprio per questo motivo è stato pensato un momento di speciale riconoscimento per il suo impegno e per la sua determinazione, con l’incontro che si è svolto nella sala consiliare insieme ai suoi compagni di classe, testimonianza ed esempio di quella bellezza che spesso porta a superare ogni difficoltà”.
“Il fallimento di EnCor è stato l’evento che, di fatto, mi ha portato ad assumere l’incarico di commissario straordinario. Inutile negare che la situazione presenta elementi di delicatezza e di possibili rischi per il Comune. E di queste eventualità, tra l’altro, occorre tenere conto nella stesura del bilancio di previsione che, in ogni caso, verrà approvato dal prossimo consiglio comunale, cioè da un organo eletto dai cittadini. Il Comune si sta difendendo in sede legale, grazie alla consulenza di stimati ed esperti professionisti, e siamo convinti che si riuscirà a far valere le nostre ragioni. In ogni caso, Correggio esprime potenzialità, talenti, competenze che, sono sicura, riusciranno ancora una volta a superare ostacoli e problemi. Di questo sono convinta non solo per una forma di ottimismo personale, ma soprattutto perché ho toccato con mano la realtà di un territorio e di una città ricchi, capaci, vogliosi di risolvere insieme le situazioni nell’interessa dei cittadini. Elementi, questi sì, che rappresentano le eccellenze di un’esperienza che mi ha arricchito umanamente e professionalmente e che porterò con me”.