Ubicazione: Via Roma (centro storico).
Accessibilità
La chiesa trova alla fine dei portici di Via Roma in centro Storico.
Via Roma è una laterale di Corso Mazzini, l’arteria principale del centro storico.
La via, raggiungibile a piedi, è facilmente riconoscibile poichè presenta da un lato il porticato che al suo termine precede l’ingresso laterale della chiesa.
Cenni storici
Una radicata tradizione storica locale vuole che un primo convento francescano sorgesse a Correggio già nel 1322. Tuttavia, la mancanza di fonti documentarie coeve certe e la contraddittorietà di quelle letterarie (posteriori di alcuni secoli a tale data), inducono alla massima cautela.
E’ invece certo che i ritrovamenti archeologici effettuati dal 1987 rivelano la presenza di un edificio le cui caratteristiche riconducono all’attività edilizia francescana dell’ultimo quarto del XIV secolo.
Dal 1443, poi, le fonti notarili documentano lavori alla chiesa, al dormitorio e agli altri edifici del complesso monastico. Nel 1463 San Francesco viene definita prostrata in terram per sottolineare le sue precarie condizioni che indussero Manfredo II da Correggio e la moglie Agnese Pio, in concorso con la Comunità correggese, ad intraprendere i lavori di ricostruzione durati almeno fino al 1490.
Nel corso della prima metà del Cinquecento l’intero complesso conobbe ulteriori lavori di ampliamento, tra cui la costruzione di due chiostri e di nuovi dormitori.
Nella chiesa, ornata da due preziose opere del Correggio (Madonna di San Francesco, Riposo durante la fuga in Egitto) che qui vi su sepolto nel 1534, erano ospitate anche le sepolture dei membri della famiglia da Correggio.
Gli interventi edilizi e i lavori di abbellimento dell’intero complesso (chiesa e convento) continuarono per tutto il Seicento e il Settecento, nonostante gravi problemi economici, fino a che nel 1766 l’architetto correggese Francesco Cipriano Forti presentò un progetto per il completo rifacimento del convento.
Progetto parzialmente realizzato con la costruzione di tre ali nuove nel trentennio successivo e completato. Solo nel 1846 Francesco Forti, nipote di Francesco Cipriano, presentò un nuovo progetto per la sistemazione dell’ultima ala del Convento.
Nel 1926 nuovi interventi di restauro vennero eseguiti sotto la direzione di Enrico Bertolini, dando alla chiesa l’aspetto visibile fino ai recenti interventi.
Qui erano collocate anche due importanti opere del giovane Correggio: la pala dell’altar maggiore, detta “Madonna di San Francesco” (oggi a Dresda) e “Il riposo durante la fuga in Egitto, con San Francesco (oggi agli Uffizi di Firenze).
Il Correggio ricevette la commissione per la “Madonna di San Francesco”nel 1514 dal priore dei francescani, in seguito al lascito di Quirino Zuccardi. Scelse di rappresentare la Madonna con il Bambino in trono, fra i Santi Antonio da Padova, Francesco, Caterina d’Alessandria e Giovanni Battista. La pala, terminata nella primavera del 1515, rimase sull’altare maggiore della chiesa fino al 1663, quando il duca Francesco I d’Este se ne impossessò facendola sottrarre nottetempo.
Il “Riposo durante la fuga in Egitto, con San Francesco” fu eseguito da Antonio Allegri presumibilmente intorno al 1520, su commissione del correggesse Francesco Munari. Il soggetto del quadro è assai originale ed è tratto dai vangeli apocrifi: ritrae la sosta nel deserto della Sacra Famiglia, nel momento in cui San Giuseppe porge al bambino alcuni datteri colti da una palma. Importanti ne sono i significati simbolici, compresa la singolarissima presenza del Poverello d’Assisi.
Il restauro
Il 15 ottobre 1996 una forte scossa di terremoto ferisce gravemente le strutture della Chiesa di San Francesco, già dal 1986 oggetto di localizzati interventi di consolidamento e restauro.
In particolare viene compromessa la staticità degli archi acuti trasversali delle navate centrale e laterali e le volte in mattoni, con parziali crolli delle nervature, cedimenti differenziati e lesioni anche di notevole entità degli elementi portanti. Nelle cappelle laterali e nel corpo tra la chiesa e la torre campanaria si formano quadri lesionativi diffusi ma meno gravi nelle strutture verticali ed orizzontali. Inoltre la cuspide del campanile subisce una lesione diagonale di taglio, scorrimento con componenti di torsione.
L’immediato intervento di somma urgenza permetteva la messa in sicurezza della struttura portante delle navate con l’esecuzione di un complesso castello di tubi e giunti a sostenere archi e volte e la riparazione definitiva della cuspide della torre del campanile.
A seguito del finanziamento regionale pari ad € 456.547,90 di lavori ed € 13.944,34 per indagini preliminari alla progettazione, al quale l’amministrazione comunale ha aggiunto € 318.137,45 per un totale di € 788.629,69, è stato possibile redigere ed eseguire un complesso intervento di riparazione con:
– miglioramento sismico delle strutture orizzontali (archi e volte) delle navate centrali e laterali, del presbiterio e dell’abside semiesagonale, del corpo tra la chiesa e la torre campanaria, delle lesioni della facciata ed una revisione delle strutture di copertura della navata principale, degli absidi centrale e laterali;
– il consolidamento degli intonaci delle volte delle navate principali e laterali;
– l’accurato restauro degli affreschi della sola navata centrale previe accurate ricerche stratigrafiche sull’intera fabbrica per definire le più opportune metodologie di intervento.
I lavori sono stati iniziati il 4 marzo 2002 e permetteranno di liberare gran parte della chiesa dai ponteggi di sostegno in modo da consentire una migliore organizzazione dei lavori previsti nei successivi lotti che interesseranno le strutture verticali ed orizzontali delle navate laterali, di parti delle coperture, del restauro pittorico di navate laterali, cappelle ed abside, del rifacimento di pavimenti ed impianti, affinché il complesso monumentale della Chiesa di San Francesco possa accogliere di nuovo i correggesi sotto le maestose volte.