Ai poeti non si spara
pubbl.: 13 Luglio 2010 - Ufficio Stampa

Ricca anteprima per “You make me film” – la tradizionale rassegna dei cortometraggi di registi correggesi che si aprirà poi martedì 20 – giovedì 15 luglio: alle ore 21,30 viene infatti presentato, nel cortile di Palazzo Principi, “Ai poeti non si spara. Vittorio Cottafavi tra cinema e televisione”, volume curato da Adriano Aprà, Giulio Bursi e Simone Starace. Il regista reggiano Nico Guidetti intervista uno degli autori, il correggese Giulio Bursi, giovane ricercatore all’Università di Udine, che ormai da anni si occupa di Vittorio Cottafavi.
“Ai poeti non si spara” è stato realizzato dalla Cineteca di Bologna grazie al contributo del Comune di Correggio e la pubblicazione segue la rassegna che si è svolta lo scorso anno a Bologna nell’ambito dell’appuntamento “Il cinema ritrovato”. E proprio alla Biblioteca comunale “Giulio Einadi” di Correggio ha sede il Centro di Documentazione su Vittorio Cottafavi, fondamentale punto di riferimento per chi vuole studiare l’opera e la vita di un grande autore, molto apprezzato all’estero e oggi finalmente riscoperto anche in Italia. Vittorio Cottafavi è stato infatti uno dei cineasti italiani più prolifici e inventivi: la sua lunga carriera fra cinema di genere e televisione (più di ottanta regie in quarant’anni) lo ha visto osannato dalla critica francese, ma non da quella italiana, poco disposta a riconoscere le qualità del cinema popolare anche quando affrontato con energia narrativa e rigore stilistico. Il libro raccoglie saggi originali, traduzioni dei principali contributi della critica francese e italiana, interviste edite ed inedite, molti scritti critico-teorici del regista, una bibliografia e una filmografia critica per la quale sono stati selezionati centinaia di articoli d’epoca.


Giulio Bursi è docente di Ricerca su Fonti e Archivi Cinematografici all’Università di Udine/DAMS Gorizia. Si occupa di storia del cinema italiano, di teoria e tecnica del restauro e di filologia del cinema. Ha collaborato a diversi festival, tra cui “Il Cinema Ritrovato” a Bologna, “I mille occhi” a Trieste e “Film Forum” a Udine.

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“Ai poeti non si spara” è stato realizzato dalla Cineteca di Bologna grazie al contributo del Comune di Correggio e la pubblicazione segue la rassegna che si è svolta lo scorso anno a Bologna nell’ambito dell’appuntamento “Il cinema ritrovato”. E proprio alla Biblioteca comunale “Giulio Einadi” di Correggio ha sede il Centro di Documentazione su Vittorio Cottafavi, fondamentale punto di riferimento per chi vuole studiare l’opera e la vita di un grande autore, molto apprezzato all’estero e oggi finalmente riscoperto anche in Italia. Vittorio Cottafavi è stato infatti uno dei cineasti italiani più prolifici e inventivi: la sua lunga carriera fra cinema di genere e televisione (più di ottanta regie in quarant’anni) lo ha visto osannato dalla critica francese, ma non da quella italiana, poco disposta a riconoscere le qualità del cinema popolare anche quando affrontato con energia narrativa e rigore stilistico. Il libro raccoglie saggi originali, traduzioni dei principali contributi della critica francese e italiana, interviste edite ed inedite, molti scritti critico-teorici del regista, una bibliografia e una filmografia critica per la quale sono stati selezionati centinaia di articoli d’epoca.


Giulio Bursi è docente di Ricerca su Fonti e Archivi Cinematografici all’Università di Udine/DAMS Gorizia. Si occupa di storia del cinema italiano, di teoria e tecnica del restauro e di filologia del cinema. Ha collaborato a diversi festival, tra cui “Il Cinema Ritrovato” a Bologna, “I mille occhi” a Trieste e “Film Forum” a Udine.

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