“Ananas”, di Amos Gitai: proiezione gratuita a Palazzo Principi, venerdì 5 marzo.
pubbl.: 4 Febbraio 2010 - Ufficio Stampa


È “Ananas”, documentario del regista israeliano Amos Gitai, a chiudere, venerdì 5 marzo, il ciclo di proiezioni gratuite “Nuovo Cinema Kyoto: visioni sostenibili”, a Correggio, nella sala conferenze “A. Recordati”. L’appuntamento è, come per le precedenti proiezioni, alle ore 21.
Il documentario di Amos Gitai ripercorre tutte le tappe che portano sulle nostre tavole un frutto considerato davvero globale come, per l’appunto, l’ananas. Il regista ha raccontato che l’idea alla base del film gli è venuta un giorno aprendo il frigorifero di casa sua e trovandosi tra le mani un barattolo di ananas. L’etichetta sulla confezione riportava le seguenti caratteristiche: prodotto nelle Filippine, confezionato nelle Hawaii, distribuito a San Francisco con l’etichetta stampata in Giappone. Una vera illuminazione per cercare di cimentarsi nel racconto dell’economia globale. Così, Amos Gitai ha deciso di spostarsi da una parte all’altra del globo per raccontare il microcosmo alla base del mercato mondiale dell’ananas attraverso svariate interviste a contadini, manager e tecnici della filiera.
Oltre che per la qualità del documentario, “Ananas” rappresenta un’assoluta rarità cinematografica e, di conseguenza, un appuntamento da ricordare per cinofili a appassionati dell’opera di Gitai.

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“Ananas”, di Amos Gitai: proiezione gratuita a Palazzo Principi, venerdì 5 marzo.
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È “Ananas”, documentario del regista israeliano Amos Gitai, a chiudere, venerdì 5 marzo, il ciclo di proiezioni gratuite “Nuovo Cinema Kyoto: visioni sostenibili”, a Correggio, nella sala conferenze “A. Recordati”. L’appuntamento è, come per le precedenti proiezioni, alle ore 21.
Il documentario di Amos Gitai ripercorre tutte le tappe che portano sulle nostre tavole un frutto considerato davvero globale come, per l’appunto, l’ananas. Il regista ha raccontato che l’idea alla base del film gli è venuta un giorno aprendo il frigorifero di casa sua e trovandosi tra le mani un barattolo di ananas. L’etichetta sulla confezione riportava le seguenti caratteristiche: prodotto nelle Filippine, confezionato nelle Hawaii, distribuito a San Francisco con l’etichetta stampata in Giappone. Una vera illuminazione per cercare di cimentarsi nel racconto dell’economia globale. Così, Amos Gitai ha deciso di spostarsi da una parte all’altra del globo per raccontare il microcosmo alla base del mercato mondiale dell’ananas attraverso svariate interviste a contadini, manager e tecnici della filiera.
Oltre che per la qualità del documentario, “Ananas” rappresenta un’assoluta rarità cinematografica e, di conseguenza, un appuntamento da ricordare per cinofili a appassionati dell’opera di Gitai.

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