Area nomadi di via Sinistra Tresinaro: l’amministrazione comunale di Correggio risponde per la terza volta alle stesse domande.
Per la terza volta l’amministrazione comunale di Correggio interviene in merito alla situazione dell’area nomadi di via Sinistra Tresinaro, sollevata durante le festività natalizie da esponenti della sezione locale della Lega.
La questione è sempre la stessa ed è già stata affrontata sia nello scorso agosto che nello scorso ottobre, ma, con tutta evidenza, qui il tema non è più la gestione dell’area in sé, quanto il ribadire, da parte di esponenti politici, una forma di discriminazione basata su dati inesistenti a fini puramente elettorali.
Per quanto riguarda, dunque, i presunti “privilegi” di cui godrebbero i residenti dell’area in via Sinistra Tresinaro – unica area pubblica che ospita un campo nomadi sul territorio correggese, in cui risiedono 54 persone, suddivise in 19 nuclei famigliari – occorre di nuovo ribadire che, come tutti i cittadini italiani, anche quelli di etnia sinti, nati in Italia e regolarmente registrati dai servizi demografici, possono partecipare agli stessi bandi di sostegno emessi a favore delle persone più in difficoltà in base ai requisiti richiesti (ISEE). Così, nel corso di quest’anno le domande per i benefici relativi al SIA-REI-RES, cioè le misure nazionali e regionali di contrasto alla povertà (ad esempio Reddito di Inserimento, nazionale, e Reddito di Solidarietà, regionale) sono state a Correggio complessivamente 85, di cui quelle a favore di residenti nel campo nomadi 6. Le famiglie, invece, che nel corso del 2018 sono state beneficiarie di un contributo di sostegno al reddito da parte dei servizi sociali a Correggio sono state 76, di cui solo 2 residenti nel campo nomadi.
Le utenze del campo nomadi sono intestate ai nuclei famigliari e sono a carico dei residenti. Nello specifico, nel 2018 questi non hanno goduto di nessun trattamento di favore, né di alcun privilegio, ma, come tutti i cittadini italiani, hanno potuto fare richiesta di aiuto, ottenendo 1 sostegno per un’utenza gas, 1 sostegno per un’utenza elettrica e nessun bonus idrico, per un importo complessivo di 775,59 euro.
I residenti dell’area, così come tutti gli altri cittadini, non sono esentati dagli obblighi e dal rispetto delle regole, compresi quelli relativi alla raccolta differenziata. I controlli vengono svolti sull’intero territorio comunale ogni settimana, anche grazie alla preziosa collaborazione delle GGEV, e nel corso di quest’anno sono state elevate oltre 60 sanzioni solo per quanto riguarda il non corretto rispetto delle regole della raccolta differenziata. Le sanzioni sono a carico di tutti coloro che vengono individuati in base a immagini o prove certe che riconducano a una responsabilità precisa e non presunta. Confermiamo ancora la volontà dell’amministrazione comunale di posizionare una telecamera nelle vicinanze dell’area adibita alla raccolta differenziata in via Sinistra Tresinaro, per intensificare i controlli e verificare la responsabilità dell’abbandono. Questo progetto sarà concluso nei primi mesi del 2019, avendo già approvato il bilancio previsionale che mette sulla videosorveglianza 50 mila euro per l’anno 2019.
L’insistenza sull’area in oggetto da parte della Lega correggese, con raccolte firme, articoli sui giornali e presenza fissa sui social – riguardo un’area in cui certamente risiedono persone in difficoltà, anche a causa dei tanti pregiudizi esistenti e fomentato ad arte, e che necessita di particolare attenzione da parte dell’amministrazione e delle forze dell’ordine, ma che in tanti anni non ha mai dato motivi particolari di emergenza dal punto di vista dell’ordine pubblico – rappresenta in realtà solo un pretesto per fomentare e cavalcare rabbia e rancore sociale, senza fornire alcune indicazione e senza alcuna prospettiva se non quella di denigrare la propria città, umiliare chi vive situazioni di difficoltà e provare a dipingere ai correggesi una realtà che non esiste, fatta di presunti privilegi e contributi pubblici a pioggia che non trovano alcun riscontro nei dati di fatto.
Area nomadi di via Sinistra Tresinaro: l’amministrazione comunale di Correggio risponde per la terza volta alle stesse domande.
Per la terza volta l’amministrazione comunale di Correggio interviene in merito alla situazione dell’area nomadi di via Sinistra Tresinaro, sollevata durante le festività natalizie da esponenti della sezione locale della Lega.
La questione è sempre la stessa ed è già stata affrontata sia nello scorso agosto che nello scorso ottobre, ma, con tutta evidenza, qui il tema non è più la gestione dell’area in sé, quanto il ribadire, da parte di esponenti politici, una forma di discriminazione basata su dati inesistenti a fini puramente elettorali.
Per quanto riguarda, dunque, i presunti “privilegi” di cui godrebbero i residenti dell’area in via Sinistra Tresinaro – unica area pubblica che ospita un campo nomadi sul territorio correggese, in cui risiedono 54 persone, suddivise in 19 nuclei famigliari – occorre di nuovo ribadire che, come tutti i cittadini italiani, anche quelli di etnia sinti, nati in Italia e regolarmente registrati dai servizi demografici, possono partecipare agli stessi bandi di sostegno emessi a favore delle persone più in difficoltà in base ai requisiti richiesti (ISEE). Così, nel corso di quest’anno le domande per i benefici relativi al SIA-REI-RES, cioè le misure nazionali e regionali di contrasto alla povertà (ad esempio Reddito di Inserimento, nazionale, e Reddito di Solidarietà, regionale) sono state a Correggio complessivamente 85, di cui quelle a favore di residenti nel campo nomadi 6. Le famiglie, invece, che nel corso del 2018 sono state beneficiarie di un contributo di sostegno al reddito da parte dei servizi sociali a Correggio sono state 76, di cui solo 2 residenti nel campo nomadi.
Le utenze del campo nomadi sono intestate ai nuclei famigliari e sono a carico dei residenti. Nello specifico, nel 2018 questi non hanno goduto di nessun trattamento di favore, né di alcun privilegio, ma, come tutti i cittadini italiani, hanno potuto fare richiesta di aiuto, ottenendo 1 sostegno per un’utenza gas, 1 sostegno per un’utenza elettrica e nessun bonus idrico, per un importo complessivo di 775,59 euro.
I residenti dell’area, così come tutti gli altri cittadini, non sono esentati dagli obblighi e dal rispetto delle regole, compresi quelli relativi alla raccolta differenziata. I controlli vengono svolti sull’intero territorio comunale ogni settimana, anche grazie alla preziosa collaborazione delle GGEV, e nel corso di quest’anno sono state elevate oltre 60 sanzioni solo per quanto riguarda il non corretto rispetto delle regole della raccolta differenziata. Le sanzioni sono a carico di tutti coloro che vengono individuati in base a immagini o prove certe che riconducano a una responsabilità precisa e non presunta. Confermiamo ancora la volontà dell’amministrazione comunale di posizionare una telecamera nelle vicinanze dell’area adibita alla raccolta differenziata in via Sinistra Tresinaro, per intensificare i controlli e verificare la responsabilità dell’abbandono. Questo progetto sarà concluso nei primi mesi del 2019, avendo già approvato il bilancio previsionale che mette sulla videosorveglianza 50 mila euro per l’anno 2019.
L’insistenza sull’area in oggetto da parte della Lega correggese, con raccolte firme, articoli sui giornali e presenza fissa sui social – riguardo un’area in cui certamente risiedono persone in difficoltà, anche a causa dei tanti pregiudizi esistenti e fomentato ad arte, e che necessita di particolare attenzione da parte dell’amministrazione e delle forze dell’ordine, ma che in tanti anni non ha mai dato motivi particolari di emergenza dal punto di vista dell’ordine pubblico – rappresenta in realtà solo un pretesto per fomentare e cavalcare rabbia e rancore sociale, senza fornire alcune indicazione e senza alcuna prospettiva se non quella di denigrare la propria città, umiliare chi vive situazioni di difficoltà e provare a dipingere ai correggesi una realtà che non esiste, fatta di presunti privilegi e contributi pubblici a pioggia che non trovano alcun riscontro nei dati di fatto.