Cantiere del Pronto Soccorso: aggiornamento in commissione consigliare
pubbl.: 20 Gennaio 2022 - Ufficio Stampa

Il cantiere del Pronto Soccorso dell’ospedale di Correggio: aggiornamento in commissione consigliare.

Si è svolta mercoledì 19 gennaio – in streaming – la commissione consigliare convocata per aggiornare e fare il punto della situazione rispetto ai lavori in corso al cantiere del Pronto Soccorso. Alla commissione – oltre ai consiglieri comunali – hanno preso parte anche il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, la dottoressa Morena Pellati, direttrice del Distretto Ausl Correggio, il coordinatore dell’area tecnica patrimoniale di Ausl, ing. Paolo Canepari, e il coordinatore degli ospedali area Nord-Ovest Antonio Di Mare.
Come già comunicato in più occasioni, il cantiere ha subito alcuni ritardi dovuti alla difficoltà di reperimento delle materie prime e alle mancate consegne delle forniture, alla particolare congiuntura che sta producendo slittamenti in tutti i cantieri edilizi, all’aumento importante dei costi, e, ultimamente, anche al fatto che lo stesso personale impegnato nel cantiere deve fare i conti con i contagi e le conseguente quarantene degli addetti e degli operai.

“Si tratta di una situazione di difficoltà diffusa e per i ritardi la ditta appaltatrice sta pagando le penali previste”, ha spiegato Canepari. “Tuttavia, il cantiere è aperto, adesso sta proseguendo in modo regolare, sia per quanto riguarda la struttura esterna, già visibile, che l’interno. Le maggiori difficoltà dell’intervento hanno riguardato l’impianto di aerazione, che deve essere molto più performante rispetto agli attuali, per garantire un ricambio d’aria costante e adeguato al doppio percorso previsto nel pronto soccorso, per i pazienti sospetti Covid e per tutti gli altri. Possiamo ora ragionevolmente dire che il cantiere sarà concluso entro la fine di febbraio, per poter poi procedere con i relativi collaudi e il trasferimento dei reparti”.

“La scelta di mantenere bianco l’ospedale di Correggio, in ragione della sua elevata specializzazione nell’ambito riabilitativo, conferma la centralità del San Sebastiano nell’ambito del sistema dei presidi sanitari reggiani”, ha aggiunto Morena Pellati. “Non si è trattato di un intervento semplice perché l’intero servizio è stato riprogettato alla luce delle nuove normative e delle richieste emerse e sopraggiunte in questi due anni di pandemia, che hanno stravolto non solo le abitudini di tutti noi, ma anche le esigenze legate alla sicurezza di pazienti e operatori sanitari. Ci tengo a sottolineare che alla riapertura saranno garantiti gli stessi servizi preesistenti a marzo 2020”.

“La necessità di creare percorsi distinti per i pazienti sospetti Covid e per tutti gli altri ha richiesto una progettazione complessa, sia per quanto riguarda l’esterno del Pronto Soccorso che l’interno”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. “È stata inoltre approntata un’ulteriore area specifica, all’esterno, condivisa con la Croce Rossa, ormai pronta, per la sosta dei mezzi di soccorso. In questi mesi sono stata più volte al cantiere del Pronto Soccorso, per informare la cittadinanza rispetto allo stato dei lavori di un intervento, la cui fine è molto attesa da tutti noi. La pandemia, però, ci metterà di fronte alla necessità di ripensare non solo le strutture, ma anche gli accessi ai servizi che un pronto soccorso come quello di Correggio, inserito nel complesso dei presidi sanitari territoriali, potrà e dovrà offrire, anche alla luce dell’effettiva disponibilità del personale, che ringrazio ancora una volta per il grande impegno e il sacrificio che ci hanno permesso di reggere l’urto derivante da un’epidemia che, ancora oggi conta numeri molto rilevanti. Il contesto è quello di una situazione sanitaria complicata, a cui segue una criticità nel reperimento di personale medico e infermieristico a livello nazionale. In questa difficoltà, ciò che è stato evidenziato in più occasioni è che la riapertura di tutti i pronti soccorso provinciali H24 comporta una previsione di organico di 92 persone, che mai abbiamo avuto a livello provinciale, neanche prima del Covid. Nell’anno 2020 erano presenti 73 persone, numeri che non corrispondono alla realtà attuale. Bisogna quindi partire dalla situazione esistente e sviluppare un nuovo modello di emergenza/urgenza che dia pari dignità a tutti i territori della nostra provincia. A questo va aggiunto un investimento necessario per sviluppare una cultura di maggiore conoscenza e consapevolezza, per un utilizzo più corretto del pronto soccorso. La pandemia ha messo in evidenza come il diritto alla salute sia un diritto importante e fondamentale. Con la premessa che l’obiettivo massimo è l’apertura H24, credo che l’obiettivo su cui tutti dobbiamo lavorare è quello di ripensare il complesso sistema di emergenza/urgenza della nostra provincia, fatto di Pronto soccorsi, Punti di primo intervento – com’è il caso di Correggio – automediche, autoinfermieristiche, guardie mediche, centrale operativa, che possa portare in tutti i distretti della provincia una continuità assistenziale garantita H24. Questo deve essere l’impegno di tutti. Siamo dunque al lavoro, insieme ad Ausl, Regione e agli altri enti coinvolti con questo obiettivo ambizioso, che va oltre la semplice fine di un cantiere, che, in ogni caso, dopo tanti mesi, auspico avvenga nel minor tempo possibile”.

CorreggioProssim@mente


Newsletter del Comune di Correggio

TWEET

Cantiere del Pronto Soccorso: aggiornamento in commissione consigliare
pubbl.: 20 Gennaio 2022 - Ufficio Stampa

Il cantiere del Pronto Soccorso dell’ospedale di Correggio: aggiornamento in commissione consigliare.

Si è svolta mercoledì 19 gennaio – in streaming – la commissione consigliare convocata per aggiornare e fare il punto della situazione rispetto ai lavori in corso al cantiere del Pronto Soccorso. Alla commissione – oltre ai consiglieri comunali – hanno preso parte anche il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, la dottoressa Morena Pellati, direttrice del Distretto Ausl Correggio, il coordinatore dell’area tecnica patrimoniale di Ausl, ing. Paolo Canepari, e il coordinatore degli ospedali area Nord-Ovest Antonio Di Mare.
Come già comunicato in più occasioni, il cantiere ha subito alcuni ritardi dovuti alla difficoltà di reperimento delle materie prime e alle mancate consegne delle forniture, alla particolare congiuntura che sta producendo slittamenti in tutti i cantieri edilizi, all’aumento importante dei costi, e, ultimamente, anche al fatto che lo stesso personale impegnato nel cantiere deve fare i conti con i contagi e le conseguente quarantene degli addetti e degli operai.

“Si tratta di una situazione di difficoltà diffusa e per i ritardi la ditta appaltatrice sta pagando le penali previste”, ha spiegato Canepari. “Tuttavia, il cantiere è aperto, adesso sta proseguendo in modo regolare, sia per quanto riguarda la struttura esterna, già visibile, che l’interno. Le maggiori difficoltà dell’intervento hanno riguardato l’impianto di aerazione, che deve essere molto più performante rispetto agli attuali, per garantire un ricambio d’aria costante e adeguato al doppio percorso previsto nel pronto soccorso, per i pazienti sospetti Covid e per tutti gli altri. Possiamo ora ragionevolmente dire che il cantiere sarà concluso entro la fine di febbraio, per poter poi procedere con i relativi collaudi e il trasferimento dei reparti”.

“La scelta di mantenere bianco l’ospedale di Correggio, in ragione della sua elevata specializzazione nell’ambito riabilitativo, conferma la centralità del San Sebastiano nell’ambito del sistema dei presidi sanitari reggiani”, ha aggiunto Morena Pellati. “Non si è trattato di un intervento semplice perché l’intero servizio è stato riprogettato alla luce delle nuove normative e delle richieste emerse e sopraggiunte in questi due anni di pandemia, che hanno stravolto non solo le abitudini di tutti noi, ma anche le esigenze legate alla sicurezza di pazienti e operatori sanitari. Ci tengo a sottolineare che alla riapertura saranno garantiti gli stessi servizi preesistenti a marzo 2020”.

“La necessità di creare percorsi distinti per i pazienti sospetti Covid e per tutti gli altri ha richiesto una progettazione complessa, sia per quanto riguarda l’esterno del Pronto Soccorso che l’interno”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. “È stata inoltre approntata un’ulteriore area specifica, all’esterno, condivisa con la Croce Rossa, ormai pronta, per la sosta dei mezzi di soccorso. In questi mesi sono stata più volte al cantiere del Pronto Soccorso, per informare la cittadinanza rispetto allo stato dei lavori di un intervento, la cui fine è molto attesa da tutti noi. La pandemia, però, ci metterà di fronte alla necessità di ripensare non solo le strutture, ma anche gli accessi ai servizi che un pronto soccorso come quello di Correggio, inserito nel complesso dei presidi sanitari territoriali, potrà e dovrà offrire, anche alla luce dell’effettiva disponibilità del personale, che ringrazio ancora una volta per il grande impegno e il sacrificio che ci hanno permesso di reggere l’urto derivante da un’epidemia che, ancora oggi conta numeri molto rilevanti. Il contesto è quello di una situazione sanitaria complicata, a cui segue una criticità nel reperimento di personale medico e infermieristico a livello nazionale. In questa difficoltà, ciò che è stato evidenziato in più occasioni è che la riapertura di tutti i pronti soccorso provinciali H24 comporta una previsione di organico di 92 persone, che mai abbiamo avuto a livello provinciale, neanche prima del Covid. Nell’anno 2020 erano presenti 73 persone, numeri che non corrispondono alla realtà attuale. Bisogna quindi partire dalla situazione esistente e sviluppare un nuovo modello di emergenza/urgenza che dia pari dignità a tutti i territori della nostra provincia. A questo va aggiunto un investimento necessario per sviluppare una cultura di maggiore conoscenza e consapevolezza, per un utilizzo più corretto del pronto soccorso. La pandemia ha messo in evidenza come il diritto alla salute sia un diritto importante e fondamentale. Con la premessa che l’obiettivo massimo è l’apertura H24, credo che l’obiettivo su cui tutti dobbiamo lavorare è quello di ripensare il complesso sistema di emergenza/urgenza della nostra provincia, fatto di Pronto soccorsi, Punti di primo intervento – com’è il caso di Correggio – automediche, autoinfermieristiche, guardie mediche, centrale operativa, che possa portare in tutti i distretti della provincia una continuità assistenziale garantita H24. Questo deve essere l’impegno di tutti. Siamo dunque al lavoro, insieme ad Ausl, Regione e agli altri enti coinvolti con questo obiettivo ambizioso, che va oltre la semplice fine di un cantiere, che, in ogni caso, dopo tanti mesi, auspico avvenga nel minor tempo possibile”.

CorreggioProssim@mente


Newsletter del Comune di Correggio

TWEET