“Correggio com’è”, la guida di Correggio dei bambini: presentazione lunedì 28 gennaio
pubbl.: 23 Gennaio 2019 - Ufficio Stampa

“Correggio com’è”: una guida di Correggio, ideata e realizzata dai bambini delle scuole e dei nidi d’infanzia comunali.

Correggio com’è” è il titolo della guida di Correggio, realizzata da bambini, educatori, insegnanti e personale ausiliario dei nidi (“Gramsci”, “LamizzoRe”, “La Mongolfiera”, “Pinocchio”) e delle scuole comunali dell’infanzia (“Arcobaleno”, “Ghidoni Mandriolo” e “Ghidoni Le Margherite”), che viene presentata lunedì 28 gennaio, alle ore 17,30, nella sala polivalente della scuola San Francesco (in via Zavattini, 1). All’iniziativa – aperta a tutti – intervengono il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, Roberto Farnè, docente di Didattica e pedagogia speciale all’Università di Bologna, e Gabriele Fabbrici, direttore del Museo Il Correggio. Coordina Ilaria Mussini, pedagogista dei Servizi educativi del Comune di Correggio.
Da cosa nasce l’idea di far ideare, scrivere e fotografare una guida della città direttamente ai bambini? “Abbiamo coinvolto i bambini dai 2 ai 6 anni, insieme agli adulti nei loro diversi ruoli e dalle svariate competenze, per dar vita a una progettazione con e per i bambini, che valorizzi l’infanzia quale interprete attiva della realtà e costruttrice di significati attraverso la ricerca di relazione con gli spazi e i suoi protagonisti, siano essi oggetti, forme, persone o altri esseri viventi”, illustra Ilaria Mussini. “I bambini, in ascolto dei silenzi e delle immagini della città, hanno saputo attribuire ad essi nuova identità, esplorando, con curiosità e spirito creativo, quelli che ai loro occhi appaiono come veri e propri mondi nuovi, restituendo, attraverso linguaggi inediti, una straordinaria capacità interpretativa e di narrazione”.
“Prendersi il tempo di camminare nella città in cui viviamo è il modo migliore per osservarla e scoprirla, posando lo sguardo anche sui particolari che spesso passano inosservati”, commenta il sindaco, Ilenia Malavasi. “È proprio così che è nato questo bellissimo progetto, che ha coinvolto quattro nidi e tre scuole comunali dell’infanzia, per promuovere la conoscenza di Correggio tramite percorsi educativi. Osservare l’unicità del posto in cui si abita, scoprirlo fin da piccoli, è il modo migliore per sviluppare un forte senso di appartenenza, una profonda identità in un percorso di crescita e di cittadinanza e tutti i bambini si sono resi interpreti attivi della nostra città, prendendosene cura con gesti autentici e linguaggi semplici e dimostrando di apprezzare molto la realtà in cui vivono e di volerle bene. Ciò che ne esce è il ritratto di una Correggio inclusiva, accogliente (con i portici “che ti dicono che puoi entrare”), vivace, colorata (soprattutto quando “c’è il sole”), ospitale (perché “si mangia bene dappertutto”), persino europea, “perché dove c’è Correggio sei in Europa”. Una guida da leggere e da sfogliare, che credo sarà apprezzata da tutti e che ci farà scoprire come “un paesaggio lo puoi guardare sempre perché non finisce mai”, avendo sempre luoghi nuovi da esplorare e raccontare, a seconda del punto di vista da cui li si guarda”.

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“Correggio com’è”, la guida di Correggio dei bambini: presentazione lunedì 28 gennaio
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“Correggio com’è”: una guida di Correggio, ideata e realizzata dai bambini delle scuole e dei nidi d’infanzia comunali.

Correggio com’è” è il titolo della guida di Correggio, realizzata da bambini, educatori, insegnanti e personale ausiliario dei nidi (“Gramsci”, “LamizzoRe”, “La Mongolfiera”, “Pinocchio”) e delle scuole comunali dell’infanzia (“Arcobaleno”, “Ghidoni Mandriolo” e “Ghidoni Le Margherite”), che viene presentata lunedì 28 gennaio, alle ore 17,30, nella sala polivalente della scuola San Francesco (in via Zavattini, 1). All’iniziativa – aperta a tutti – intervengono il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, Roberto Farnè, docente di Didattica e pedagogia speciale all’Università di Bologna, e Gabriele Fabbrici, direttore del Museo Il Correggio. Coordina Ilaria Mussini, pedagogista dei Servizi educativi del Comune di Correggio.
Da cosa nasce l’idea di far ideare, scrivere e fotografare una guida della città direttamente ai bambini? “Abbiamo coinvolto i bambini dai 2 ai 6 anni, insieme agli adulti nei loro diversi ruoli e dalle svariate competenze, per dar vita a una progettazione con e per i bambini, che valorizzi l’infanzia quale interprete attiva della realtà e costruttrice di significati attraverso la ricerca di relazione con gli spazi e i suoi protagonisti, siano essi oggetti, forme, persone o altri esseri viventi”, illustra Ilaria Mussini. “I bambini, in ascolto dei silenzi e delle immagini della città, hanno saputo attribuire ad essi nuova identità, esplorando, con curiosità e spirito creativo, quelli che ai loro occhi appaiono come veri e propri mondi nuovi, restituendo, attraverso linguaggi inediti, una straordinaria capacità interpretativa e di narrazione”.
“Prendersi il tempo di camminare nella città in cui viviamo è il modo migliore per osservarla e scoprirla, posando lo sguardo anche sui particolari che spesso passano inosservati”, commenta il sindaco, Ilenia Malavasi. “È proprio così che è nato questo bellissimo progetto, che ha coinvolto quattro nidi e tre scuole comunali dell’infanzia, per promuovere la conoscenza di Correggio tramite percorsi educativi. Osservare l’unicità del posto in cui si abita, scoprirlo fin da piccoli, è il modo migliore per sviluppare un forte senso di appartenenza, una profonda identità in un percorso di crescita e di cittadinanza e tutti i bambini si sono resi interpreti attivi della nostra città, prendendosene cura con gesti autentici e linguaggi semplici e dimostrando di apprezzare molto la realtà in cui vivono e di volerle bene. Ciò che ne esce è il ritratto di una Correggio inclusiva, accogliente (con i portici “che ti dicono che puoi entrare”), vivace, colorata (soprattutto quando “c’è il sole”), ospitale (perché “si mangia bene dappertutto”), persino europea, “perché dove c’è Correggio sei in Europa”. Una guida da leggere e da sfogliare, che credo sarà apprezzata da tutti e che ci farà scoprire come “un paesaggio lo puoi guardare sempre perché non finisce mai”, avendo sempre luoghi nuovi da esplorare e raccontare, a seconda del punto di vista da cui li si guarda”.

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