Correggio e la libertà: gli 80 anni dell’8 Settembre
pubbl.: 8 Settembre 2023 - Ufficio Stampa

Quando, alle ore 19.42 dell’8 settembre 1943, la radio diffondeva la voce del maresciallo Badoglio che annunciava l’armistizio con gli angloamericani, i tedeschi erano già a Correggio da alcuni giorni. Le SS avevano occupato Palazzo Contarelli, ex sede del Fascio. Nei giorni successivi le truppe della Wermacht si impossessarono dell’Istituto Contarelli, del Convitto Nazionale e del Palazzo dei Principi, che diventò la sede del comando.
I correggesi furono costretti a scegliere.
Stare dalla parte della Repubblica Sociale fascista e dell’occupante tedesco o avvicinarsi alle forze antifasciste che stavano organizzando la prima opposizione armata. Era l’inizio della Resistenza, venti lunghi mesi di lotta per la libertà videro anche veri e propri scontri armati come a Canolo il 25 gennaio 1944, a Fosdondo il 15 aprile 1945 e pochi giorni dopo a Prato, il 23 aprile.
Anche a Correggio parroci, medici, personale delle amministrazioni e soprattutto contadini sostennero materialmente e moralmente la resistenza. Un censimento condotto dall’Anpi nel 1997 ha documentato l’attività di 92 “case di latitanza” sparse in tutto il territorio correggese che funzionarono da vere e proprie basi organizzative-operative per il movimento partigiano.
Furono 397 i correggesi deportati nei lager nazisti con la qualifica di internati militari italiani (IMI). Ritorneranno a casa solo a guerra finita ad esclusione di 19 di loro, deceduti per sfinimento dovuto alle dure condizioni di lavoro.
Alla fine della guerra un’apposita Commissione militare riconobbe la qualifica di combattente a 729 correggesi, tra cui 362 partigiani, 164 patrioti e 207 benemeriti. Tra questi Vittorio Saltini e Gisberto Vecchi vennero decorati di medaglia d’oro al valor militare; Giuseppe Campana, Luciano Dodi, Angiolino Morselli, Abbo Panisi e Sergio Gelsomini furono insigniti di medaglia d’argento.
Per l’importante contributo dato alla Lotta di Liberazione il Comune di Correggio è stato insignito della Croce di Guerra al valor militare.

“Con il ricordo dei fratelli Cervi dello scorso 25 luglio – ha dichiarato il sindaco di Correggio Fabio Testi – abbiamo fatto partire la prima di una serie di iniziative per la commemorazione degli 80 anni dall’inizio della lotta di Resistenza. Un percorso che avrà il suo culmine con l’80esimo Anniversario della Liberazione, il 25 aprile 2025. L’amministrazione di Correggio intende in questo modo sottolineare gli eventi e la presa di coscienza che sono alla base della nostra carta costituzionale nata nel Dopoguerra, con la consapevolezza di dover per prima cosa evitare il ripetersi di certe disumane tragedie. Riteniamo che sia di fondamentale importanza attuare iniziative finalizzate alla conservazione della memoria presso le nuove generazioni che, per loro fortuna, non hanno dovuto confrontarsi con situazioni vissute ottanta anni fa. Salvaguardare gli anticorpi – ha spiegato Testi – rispetto a sempre più diffuse tentazioni di revisionismo, ricordare verità storiche attraverso iniziative popolari, da contrapporre a false ricostruzioni della memoria a seconda della convenienza del momento: in questo modo cerchiamo di tramandare quei valori che dovrebbero essere universali e garantiti, ma che invece sono sempre a rischio. E’ fondamentale opporci in modo attivo e intransigente ai casi quotidiani di violenza e di razzismo. Quando rimaniamo indifferenti di fronte a tali episodi, permettiamo loro di radicarsi più profondamente nella nostra società, aprendo la strada a ideologie totalitarie che possono mettere in pericolo i valori fondamentali della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia. Dobbiamo quindi alzare la voce, denunciare l’ingiustizia e promuovere una cultura di rispetto e tolleranza. L’indifferenza non è un’opzione. Saranno tante le iniziative, da qui al 25 aprile 2025, tra ricordi, celebrazioni e posa di pietre d’inciampo, per dare il giusto tributo all’impegno di Correggio nella Resistenza. E alla liberazione del nostro Paese”.

CorreggioProssim@mente


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Correggio e la libertà: gli 80 anni dell’8 Settembre
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Quando, alle ore 19.42 dell’8 settembre 1943, la radio diffondeva la voce del maresciallo Badoglio che annunciava l’armistizio con gli angloamericani, i tedeschi erano già a Correggio da alcuni giorni. Le SS avevano occupato Palazzo Contarelli, ex sede del Fascio. Nei giorni successivi le truppe della Wermacht si impossessarono dell’Istituto Contarelli, del Convitto Nazionale e del Palazzo dei Principi, che diventò la sede del comando.
I correggesi furono costretti a scegliere.
Stare dalla parte della Repubblica Sociale fascista e dell’occupante tedesco o avvicinarsi alle forze antifasciste che stavano organizzando la prima opposizione armata. Era l’inizio della Resistenza, venti lunghi mesi di lotta per la libertà videro anche veri e propri scontri armati come a Canolo il 25 gennaio 1944, a Fosdondo il 15 aprile 1945 e pochi giorni dopo a Prato, il 23 aprile.
Anche a Correggio parroci, medici, personale delle amministrazioni e soprattutto contadini sostennero materialmente e moralmente la resistenza. Un censimento condotto dall’Anpi nel 1997 ha documentato l’attività di 92 “case di latitanza” sparse in tutto il territorio correggese che funzionarono da vere e proprie basi organizzative-operative per il movimento partigiano.
Furono 397 i correggesi deportati nei lager nazisti con la qualifica di internati militari italiani (IMI). Ritorneranno a casa solo a guerra finita ad esclusione di 19 di loro, deceduti per sfinimento dovuto alle dure condizioni di lavoro.
Alla fine della guerra un’apposita Commissione militare riconobbe la qualifica di combattente a 729 correggesi, tra cui 362 partigiani, 164 patrioti e 207 benemeriti. Tra questi Vittorio Saltini e Gisberto Vecchi vennero decorati di medaglia d’oro al valor militare; Giuseppe Campana, Luciano Dodi, Angiolino Morselli, Abbo Panisi e Sergio Gelsomini furono insigniti di medaglia d’argento.
Per l’importante contributo dato alla Lotta di Liberazione il Comune di Correggio è stato insignito della Croce di Guerra al valor militare.

“Con il ricordo dei fratelli Cervi dello scorso 25 luglio – ha dichiarato il sindaco di Correggio Fabio Testi – abbiamo fatto partire la prima di una serie di iniziative per la commemorazione degli 80 anni dall’inizio della lotta di Resistenza. Un percorso che avrà il suo culmine con l’80esimo Anniversario della Liberazione, il 25 aprile 2025. L’amministrazione di Correggio intende in questo modo sottolineare gli eventi e la presa di coscienza che sono alla base della nostra carta costituzionale nata nel Dopoguerra, con la consapevolezza di dover per prima cosa evitare il ripetersi di certe disumane tragedie. Riteniamo che sia di fondamentale importanza attuare iniziative finalizzate alla conservazione della memoria presso le nuove generazioni che, per loro fortuna, non hanno dovuto confrontarsi con situazioni vissute ottanta anni fa. Salvaguardare gli anticorpi – ha spiegato Testi – rispetto a sempre più diffuse tentazioni di revisionismo, ricordare verità storiche attraverso iniziative popolari, da contrapporre a false ricostruzioni della memoria a seconda della convenienza del momento: in questo modo cerchiamo di tramandare quei valori che dovrebbero essere universali e garantiti, ma che invece sono sempre a rischio. E’ fondamentale opporci in modo attivo e intransigente ai casi quotidiani di violenza e di razzismo. Quando rimaniamo indifferenti di fronte a tali episodi, permettiamo loro di radicarsi più profondamente nella nostra società, aprendo la strada a ideologie totalitarie che possono mettere in pericolo i valori fondamentali della libertà, dell’uguaglianza e della giustizia. Dobbiamo quindi alzare la voce, denunciare l’ingiustizia e promuovere una cultura di rispetto e tolleranza. L’indifferenza non è un’opzione. Saranno tante le iniziative, da qui al 25 aprile 2025, tra ricordi, celebrazioni e posa di pietre d’inciampo, per dare il giusto tributo all’impegno di Correggio nella Resistenza. E alla liberazione del nostro Paese”.

CorreggioProssim@mente


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