Costruire una scuola ai tempi della crisi
pubbl.: 21 Giugno 2010 - Ufficio Stampa


Sbato 26 giugno, alle ore 11, sarà inaugurata ufficialmente una nuova scuola dell’infanzia, costruita in un’area di proprietà pubblica, nel pressi dello stadio Borelli, in via Fazzano 4/B.


La scuola, progettata e realizzata dall’Ufficio Tecnico del Comune di Correggio, avrà un costo finale di poco superiore ai 2 milioni di euro, dei quali circa 700.000 donati da Ottavio Ferrari, recentemente insignito per questo motivo della benemerenza cittadina.



Ottavio Ferrari, nato a Correggio nel 1923, lasciò la città nel 1946 per sviluppare la sua carriera di medico otorinolaringoiatra a Milano, ma non ha mai dimenticato il suo paese natale.


“Circa due anni fa”, spiega lo stesso Ferrari, “ho semplicemente contattato il sindaco di Correggio per domandare in quale modo potessi rendermi utile per quella che ancora oggi considero la mia città. Nel milanese faccio parte di un consiglio di amministrazione di una scuola dell’infanzia e anche per questo so quanto è importante un servizio del genere per i bambini e le famiglie. Così, quando il sindaco mi ha fatto presente queste necessità, sono stato immediatamente felice di poter contribuire”.



La nuova scuola è composta da tre sezioni (ma sarà ampliabile fino a sei in una fase successiva), dalla cucina e dai relativi servizi. Potrà ospitare 30 bambini per sezione. La zona di costruzione è stata scelta in considerazione di diversi vantaggi: ampia disponibilità di area, tale da non porre vincoli al progetto architettonico e tale quindi da rispondere il più possibile alle esigenze didattiche; terreno con caratteristiche pianeggianti; vicinanza al centro storico e alle relative zone residenziali; ampia disponibilità di zone per il parcheggio; raggiungibilità anche mediante mezzi alternativi all’autovettura; localizzazione isolata rispetto alla viabilità principale; rispetto di tutti i requisititi metrici previsti dalle norme tecniche relative all’edilizia. è stata realizzata, inoltre, anche una strada ad uso esclusivo della scuola e dedicata ai soli mezzi di servizio alla cucina, alla lavanderia e alla manutenzione del verde.


Particolare anche l’iter progettuale. Le idee dei bambini sulla “casa”, infatti, spesso sottendono un’innovazione nella concezione degli spazi non contemplata dalla visione degli adulti. La casa dei bambini, come riportato da recenti esperienze di ricerca e studio condotte in collaborazione con le scuole dell’infanzia della provincia di Reggio Emilia, non è solo architettura di pareti e solai, ma è prima ancora un luogo dotato di significati, denso di emozioni e di esperienze: è il luogo specifico dell’avvio verso l’idea della comunità e, dunque, rappresenta il valore dell’”appartenenza”. Lo spazio e le sue forme sono, in sé stessi, istanza educativa e orientativa nella crescita dell’individuo e delle sue consapevolezze.


Le soluzioni tecnologico-architettoniche proposte si pongono dunque come strumenti a supporto delle richieste dei bambini: accogliere, dialogare, aprirsi, mutare.


Naturalmente, in parallelo con le esigenze dei bimbi, è stata prevista un’adeguata fruizione anche degli adulti e degli operatori, soprattutto nei luoghi a loro dedicati (aula insegnati/biblioteca, cucina, sale, laboratori adulti e servizi).


L’orientamento, la localizzazione nell’area e la forma dell’impianto derivano inoltre dallo studio climatico-ambientale condotto in fase preliminare. In sintesi il progetto ha previsto: il controllo del microclima interno attraverso la previsione di ampie vetrate a sud, opportunamente schermate nei mesi più caldi e l’inserimento di camini di ventilazione che assicurano l’effetto di ventilazione ed estrazione dell’aria calda; il controllo del microclima attraverso l’utilizzo della vegetazione e del verde; il rispetto della permeabilità del terreno attraverso l’estensione di aree a selciato, o terra battuta e di aree verdi per la sosta all’aperto; il controllo della qualità dell’aria negli spazi aperti; il recupero e risparmio energetico attraverso l’integrazione fra sistemi di captazione solare passivi e riscaldamento a bassa temperatura con impianti ad alto rendimento.


“Questa localizzazione”, spiega il sindaco Marzio Iotti, “risponde alle esigenze e alle richieste di una precisa zona della città che, negli ultimi anni, si è espansa e che vede tra i residenti molte coppie giovani con bambini. Questa nuova realizzazione permette a Correggio di riuscire a garantire anche negli anni prossimi un posto nelle scuole dell’infanzia per tutti i bambini correggesi in età”.

CorreggioProssim@mente


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pubbl.: 21 Giugno 2010 - Ufficio Stampa


Sbato 26 giugno, alle ore 11, sarà inaugurata ufficialmente una nuova scuola dell’infanzia, costruita in un’area di proprietà pubblica, nel pressi dello stadio Borelli, in via Fazzano 4/B.


La scuola, progettata e realizzata dall’Ufficio Tecnico del Comune di Correggio, avrà un costo finale di poco superiore ai 2 milioni di euro, dei quali circa 700.000 donati da Ottavio Ferrari, recentemente insignito per questo motivo della benemerenza cittadina.



Ottavio Ferrari, nato a Correggio nel 1923, lasciò la città nel 1946 per sviluppare la sua carriera di medico otorinolaringoiatra a Milano, ma non ha mai dimenticato il suo paese natale.


“Circa due anni fa”, spiega lo stesso Ferrari, “ho semplicemente contattato il sindaco di Correggio per domandare in quale modo potessi rendermi utile per quella che ancora oggi considero la mia città. Nel milanese faccio parte di un consiglio di amministrazione di una scuola dell’infanzia e anche per questo so quanto è importante un servizio del genere per i bambini e le famiglie. Così, quando il sindaco mi ha fatto presente queste necessità, sono stato immediatamente felice di poter contribuire”.



La nuova scuola è composta da tre sezioni (ma sarà ampliabile fino a sei in una fase successiva), dalla cucina e dai relativi servizi. Potrà ospitare 30 bambini per sezione. La zona di costruzione è stata scelta in considerazione di diversi vantaggi: ampia disponibilità di area, tale da non porre vincoli al progetto architettonico e tale quindi da rispondere il più possibile alle esigenze didattiche; terreno con caratteristiche pianeggianti; vicinanza al centro storico e alle relative zone residenziali; ampia disponibilità di zone per il parcheggio; raggiungibilità anche mediante mezzi alternativi all’autovettura; localizzazione isolata rispetto alla viabilità principale; rispetto di tutti i requisititi metrici previsti dalle norme tecniche relative all’edilizia. è stata realizzata, inoltre, anche una strada ad uso esclusivo della scuola e dedicata ai soli mezzi di servizio alla cucina, alla lavanderia e alla manutenzione del verde.


Particolare anche l’iter progettuale. Le idee dei bambini sulla “casa”, infatti, spesso sottendono un’innovazione nella concezione degli spazi non contemplata dalla visione degli adulti. La casa dei bambini, come riportato da recenti esperienze di ricerca e studio condotte in collaborazione con le scuole dell’infanzia della provincia di Reggio Emilia, non è solo architettura di pareti e solai, ma è prima ancora un luogo dotato di significati, denso di emozioni e di esperienze: è il luogo specifico dell’avvio verso l’idea della comunità e, dunque, rappresenta il valore dell’”appartenenza”. Lo spazio e le sue forme sono, in sé stessi, istanza educativa e orientativa nella crescita dell’individuo e delle sue consapevolezze.


Le soluzioni tecnologico-architettoniche proposte si pongono dunque come strumenti a supporto delle richieste dei bambini: accogliere, dialogare, aprirsi, mutare.


Naturalmente, in parallelo con le esigenze dei bimbi, è stata prevista un’adeguata fruizione anche degli adulti e degli operatori, soprattutto nei luoghi a loro dedicati (aula insegnati/biblioteca, cucina, sale, laboratori adulti e servizi).


L’orientamento, la localizzazione nell’area e la forma dell’impianto derivano inoltre dallo studio climatico-ambientale condotto in fase preliminare. In sintesi il progetto ha previsto: il controllo del microclima interno attraverso la previsione di ampie vetrate a sud, opportunamente schermate nei mesi più caldi e l’inserimento di camini di ventilazione che assicurano l’effetto di ventilazione ed estrazione dell’aria calda; il controllo del microclima attraverso l’utilizzo della vegetazione e del verde; il rispetto della permeabilità del terreno attraverso l’estensione di aree a selciato, o terra battuta e di aree verdi per la sosta all’aperto; il controllo della qualità dell’aria negli spazi aperti; il recupero e risparmio energetico attraverso l’integrazione fra sistemi di captazione solare passivi e riscaldamento a bassa temperatura con impianti ad alto rendimento.


“Questa localizzazione”, spiega il sindaco Marzio Iotti, “risponde alle esigenze e alle richieste di una precisa zona della città che, negli ultimi anni, si è espansa e che vede tra i residenti molte coppie giovani con bambini. Questa nuova realizzazione permette a Correggio di riuscire a garantire anche negli anni prossimi un posto nelle scuole dell’infanzia per tutti i bambini correggesi in età”.

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