“Don Pasquino”: uno spettacolo teatrale ricorda la figura di don Pasquino Borghi
pubbl.: 18 Gennaio 2022 - Ufficio Stampa

“Don Pasquino”: uno spettacolo teatrale ricorda la figura di don Pasquino Borghi, sacerdote fucilato dai fascisti nel 1944.

Don Pasquino” – con testo di Francesca Picci, per la regia di Gabriele Tesauri – è lo spettacolo che il Comune di Correggio promuove martedì 25 gennaio, alle ore 20,30, al Teatro Asioli.
Realizzato dal laboratorio-spettacolo di “Teatro e Memoria” di NoveTeatro, insieme agli allievi del corso di teatro di Ars Ventuno, lo spettacolo nasce da un progetto ideato grazie alla collaborazione del centro culturale Lucio Lombardo Radice e di Istoreco e ha come obiettivo la realizzazione di un percorso storico e teatrale per diffondere anche tra le nuove generazioni la figura di don Pasquino Borghi: lo spettacolo serale e aperto al pubblico, infatti, sarà preceduto, da una rappresentazione al mattino, riservata alle scuole.

“La nostra amministrazione ha promosso fin dall’inizio il percorso che ha portato alla realizzazione di questo spettacolo”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, “per l’importanza della figura trattata e anche per la proposta didattica che lo ha accompagnato. L’idea era nata dalla presentazione del libro di Luciano Rondanini, “Don Pasquino Borghi. Partigiano della carità”, che avevamo organizzato a Canolo, nell’aprile 2019. Insieme al centro culturale Lucio Lombardo Radice avevamo convenuto che fosse necessario lavorare su don Pasquino Borghi, considerando anche che in frazione e a Correggio c’erano ancora diverse persone che lo avevano conosciuto direttamente. La successiva pandemia ha ritardato il progetto, che ora presentiamo al Teatro Asioli. Crediamo che fare memoria di figure come quella di don Pasquino – che diede la vita per la libertà di cui tutti noi oggi godiamo – e dei valori espressi allora nella lotta per la riconquista della democrazia sia oggi ancora più significativo, in un momento in cui sembra facile piegare superficialmente la storia, proponendo paragoni assurdi e fuorvianti legati all’attuale situazione di pandemia e alle regole che ne sono seguite. Ringrazio, dunque, NoveTeatro, il centro culturale Lucio Lombardo Radice, Istoreco e gli allievi di Ars Ventuno per aver realizzato lo spettacolo, portato avanti e sviluppato in una situazione particolare, tra contagi e quarantene, che tuttavia non ha fermato la voglia di riuscire a raccontare questa storia e a metterla in scena per un appuntamento inserito sia nel programma correggese legato alla Giornata della Memoria del 27 gennaio che in quello dell’anniversario della “Battaglia di Canolo”, la cui commemorazione avverrà il prossimo 30 gennaio”.


DON PASQUINO
di Francesca Picci, regia di Gabriele Tesauri.
Con Ettore Marrani, Carolina Migli Bateson, Paolo Zaccaria e gli allievi dei corsi avanzati di Ars Ventuno Teatro. Musiche dal vivo di MadBox.
Martedì 25 gennaio 2022, ore 20,30, Teatro Asioli.
Biglietti: Intero 15 euro – Over 65 13 euro – Under 24 8 euro.
Info e prenotazioni: 0522.637813 – info@teatroasioli.it – biglietteria@teatroasioli.it
Orari biglietteria: lunedì martedì mercoledì venerdì dalle ore 18 alle ore 19 sabato dalle ore 10,30 alle ore 12,30. Biglietti online sul sito www.vivaticket.it


Nato in una famiglia di mezzadri, a Bibbiano, nel 1903, Don Pasquino Borghi entrò nel seminario di Marola a 12 anni e proseguì gli studi nel liceo del seminario di Albinea. Tra il 1923 e il 1924 prestò servizio militare, e alla fine della leva sentì la vocazione missionaria, scegliendo di entrare nell’istituto Benedetto XV di Venegono Superiore in provincia di Varese, della congregazione religiosa comboniana. Nel 1929 venne ordinato sacerdote e nel 1930 partì per la missione comboniana nel Sudan. Rientrato per motivi di salute, nel 1939 tornò alla vita sacerdotale per aiutare la madre, vedova e in povertà. Curato nella parrocchia di Canolo di Correggio, fu poi nominato parroco di Coriano Tapignola nell’agosto del 1943. Dopo l’8 settembre iniziò ad accogliere i militari sbandati e sostenne la prima formazione partigiana italiana, quella dei fratelli Cervi. Partigiano lui stesso con il nome di “Albertario”, collaborò attivamente con don Domenico Orlandini (nome di battaglia “don Carlo”) il quale diede vita ad alcune formazioni delle Fiamme Verdi, nella zona di Reggio. Arrestato dai militari fascisti il 21 gennaio 1944, fu incarcerato a Scandiano prima e a Reggio Emilia poi e condannato alla fucilazione il 30 gennaio 1944, insieme ad altri otto partigiani, tra i quali l’anarchico Enrico Zambonini e tre disertori della milizia fascista.

CorreggioProssim@mente


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“Don Pasquino”: uno spettacolo teatrale ricorda la figura di don Pasquino Borghi
pubbl.: 18 Gennaio 2022 - Ufficio Stampa

“Don Pasquino”: uno spettacolo teatrale ricorda la figura di don Pasquino Borghi, sacerdote fucilato dai fascisti nel 1944.

Don Pasquino” – con testo di Francesca Picci, per la regia di Gabriele Tesauri – è lo spettacolo che il Comune di Correggio promuove martedì 25 gennaio, alle ore 20,30, al Teatro Asioli.
Realizzato dal laboratorio-spettacolo di “Teatro e Memoria” di NoveTeatro, insieme agli allievi del corso di teatro di Ars Ventuno, lo spettacolo nasce da un progetto ideato grazie alla collaborazione del centro culturale Lucio Lombardo Radice e di Istoreco e ha come obiettivo la realizzazione di un percorso storico e teatrale per diffondere anche tra le nuove generazioni la figura di don Pasquino Borghi: lo spettacolo serale e aperto al pubblico, infatti, sarà preceduto, da una rappresentazione al mattino, riservata alle scuole.

“La nostra amministrazione ha promosso fin dall’inizio il percorso che ha portato alla realizzazione di questo spettacolo”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, “per l’importanza della figura trattata e anche per la proposta didattica che lo ha accompagnato. L’idea era nata dalla presentazione del libro di Luciano Rondanini, “Don Pasquino Borghi. Partigiano della carità”, che avevamo organizzato a Canolo, nell’aprile 2019. Insieme al centro culturale Lucio Lombardo Radice avevamo convenuto che fosse necessario lavorare su don Pasquino Borghi, considerando anche che in frazione e a Correggio c’erano ancora diverse persone che lo avevano conosciuto direttamente. La successiva pandemia ha ritardato il progetto, che ora presentiamo al Teatro Asioli. Crediamo che fare memoria di figure come quella di don Pasquino – che diede la vita per la libertà di cui tutti noi oggi godiamo – e dei valori espressi allora nella lotta per la riconquista della democrazia sia oggi ancora più significativo, in un momento in cui sembra facile piegare superficialmente la storia, proponendo paragoni assurdi e fuorvianti legati all’attuale situazione di pandemia e alle regole che ne sono seguite. Ringrazio, dunque, NoveTeatro, il centro culturale Lucio Lombardo Radice, Istoreco e gli allievi di Ars Ventuno per aver realizzato lo spettacolo, portato avanti e sviluppato in una situazione particolare, tra contagi e quarantene, che tuttavia non ha fermato la voglia di riuscire a raccontare questa storia e a metterla in scena per un appuntamento inserito sia nel programma correggese legato alla Giornata della Memoria del 27 gennaio che in quello dell’anniversario della “Battaglia di Canolo”, la cui commemorazione avverrà il prossimo 30 gennaio”.


DON PASQUINO
di Francesca Picci, regia di Gabriele Tesauri.
Con Ettore Marrani, Carolina Migli Bateson, Paolo Zaccaria e gli allievi dei corsi avanzati di Ars Ventuno Teatro. Musiche dal vivo di MadBox.
Martedì 25 gennaio 2022, ore 20,30, Teatro Asioli.
Biglietti: Intero 15 euro – Over 65 13 euro – Under 24 8 euro.
Info e prenotazioni: 0522.637813 – info@teatroasioli.it – biglietteria@teatroasioli.it
Orari biglietteria: lunedì martedì mercoledì venerdì dalle ore 18 alle ore 19 sabato dalle ore 10,30 alle ore 12,30. Biglietti online sul sito www.vivaticket.it


Nato in una famiglia di mezzadri, a Bibbiano, nel 1903, Don Pasquino Borghi entrò nel seminario di Marola a 12 anni e proseguì gli studi nel liceo del seminario di Albinea. Tra il 1923 e il 1924 prestò servizio militare, e alla fine della leva sentì la vocazione missionaria, scegliendo di entrare nell’istituto Benedetto XV di Venegono Superiore in provincia di Varese, della congregazione religiosa comboniana. Nel 1929 venne ordinato sacerdote e nel 1930 partì per la missione comboniana nel Sudan. Rientrato per motivi di salute, nel 1939 tornò alla vita sacerdotale per aiutare la madre, vedova e in povertà. Curato nella parrocchia di Canolo di Correggio, fu poi nominato parroco di Coriano Tapignola nell’agosto del 1943. Dopo l’8 settembre iniziò ad accogliere i militari sbandati e sostenne la prima formazione partigiana italiana, quella dei fratelli Cervi. Partigiano lui stesso con il nome di “Albertario”, collaborò attivamente con don Domenico Orlandini (nome di battaglia “don Carlo”) il quale diede vita ad alcune formazioni delle Fiamme Verdi, nella zona di Reggio. Arrestato dai militari fascisti il 21 gennaio 1944, fu incarcerato a Scandiano prima e a Reggio Emilia poi e condannato alla fucilazione il 30 gennaio 1944, insieme ad altri otto partigiani, tra i quali l’anarchico Enrico Zambonini e tre disertori della milizia fascista.

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