Effettuato un trasferimento di quadri dal Convitto Corso al Museo Il Correggio
pubbl.: 18 Marzo 2016 - Ufficio Stampa

trasporto quadri 1Sono 10 i quadri, originariamente provenienti dalla sagrestia e dalla chiesa di San Giuseppe Calasanzio e di proprietà del Comune di Correggio, che nei giorni scorsi sono stati trasferiti dal Convitto Nazionale Corso al Museo Il Correggio.
La decisione è stata presa per garantire maggiore visibilità e sicurezza ai dipinti – arte emiliana, XVII e XVIII secolo – a seguito di un episodio di vandalismo e di tentato furto subito nei giorni scorsi dal Convitto, nei cui corridoi erano state collocate le opere dopo il loro restauro, curato una decina di anni fa dalla Soprintendenza di Modena.
Si tratta di quadri di pregevole fattura – in particolare il “San Vincenzo Ferreri” e il “Sant’Ignazio di Loyola”, opere di pittori della scuole emiliana – raffiguranti ritratti di santi e religiosi oggetto di culto presso l’ordine dei Domenicani, la cui presenza nell’attuale edificio del Convitto precede quella dei Padri Scolopi, anch’essi già presenti a Correggio nell’attuale Palazzo Municipale, chiamati nel 1783 dal Duca Ercole III d’Este a organizzare la prima forma del “collegio civico-nazionale” correggese.
Il trasporto delle opere è stato curato dal Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale della Protezione Civile di Reggio Emilia, coordinato dall’arch. Stella Ferrari.
I quadri saranno ospitati al Museo Civico e si aggiungono alle altre due opere – “Il miracolo dell’immagine di San Domenico a Soriano” e “San Pio V e il miracolo del Crocifisso” – provenienti dalla stessa collezione e già spostati nella primavera scorsa.
“Esprimo soddisfazione per questa collaborazione che ha permesso in tempi rapidi di trasferire al Museo diversi dipinti di proprietà comunale al fine di tutelarli maggiormente in Museo, dove verranno conservati in ambienti idonei e sicuri”, commenta il sindaco, Ilenia Malavasi. “il mio ringraziamento va al direttore del Museo, Gabriele Fabbrici, e all’arch. Ferrari che hanno coordinato il trasferimento grazie anche alla disponibilità e alla competenza degli operatori del Nucleo specifico della Protezione Civile. Le opere saranno esposte al Museo, a rotazione, a partire già dalla prossima fiera di San Giuseppe, in programma in questo fine settimana”.

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La decisione è stata presa per garantire maggiore visibilità e sicurezza ai dipinti – arte emiliana, XVII e XVIII secolo – a seguito di un episodio di vandalismo e di tentato furto subito nei giorni scorsi dal Convitto, nei cui corridoi erano state collocate le opere dopo il loro restauro, curato una decina di anni fa dalla Soprintendenza di Modena.
Si tratta di quadri di pregevole fattura – in particolare il “San Vincenzo Ferreri” e il “Sant’Ignazio di Loyola”, opere di pittori della scuole emiliana – raffiguranti ritratti di santi e religiosi oggetto di culto presso l’ordine dei Domenicani, la cui presenza nell’attuale edificio del Convitto precede quella dei Padri Scolopi, anch’essi già presenti a Correggio nell’attuale Palazzo Municipale, chiamati nel 1783 dal Duca Ercole III d’Este a organizzare la prima forma del “collegio civico-nazionale” correggese.
Il trasporto delle opere è stato curato dal Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale della Protezione Civile di Reggio Emilia, coordinato dall’arch. Stella Ferrari.
I quadri saranno ospitati al Museo Civico e si aggiungono alle altre due opere – “Il miracolo dell’immagine di San Domenico a Soriano” e “San Pio V e il miracolo del Crocifisso” – provenienti dalla stessa collezione e già spostati nella primavera scorsa.
“Esprimo soddisfazione per questa collaborazione che ha permesso in tempi rapidi di trasferire al Museo diversi dipinti di proprietà comunale al fine di tutelarli maggiormente in Museo, dove verranno conservati in ambienti idonei e sicuri”, commenta il sindaco, Ilenia Malavasi. “il mio ringraziamento va al direttore del Museo, Gabriele Fabbrici, e all’arch. Ferrari che hanno coordinato il trasferimento grazie anche alla disponibilità e alla competenza degli operatori del Nucleo specifico della Protezione Civile. Le opere saranno esposte al Museo, a rotazione, a partire già dalla prossima fiera di San Giuseppe, in programma in questo fine settimana”.

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