Vespa velutina (calabrone asiatico)

Il calabrone asiatico (Vespa velutina) è un animale originario dell’Asia sud-orientale (Cina del sud, India del nord, penisola indocinese, arcipelago indonesiano).
La vespa è comparsa in Europa nel 2004, probabilmente introdotto con merci di origine cinese. Dopo il primo rilevamento in Aquitania (Francia), si è diffusa in pochi anni in quasi tutta la Francia, penetrando anche in Belgio, Spagna, Portogallo e Germania, dimostrando la sua capacità di fare notevoli danni.
Dal 2012 è presente anche in Italia, penetrata in Liguria dal confine francese.
La velutina è un efficientissimo cacciatore di api. Le cattura davanti agli alveari e le uccide per nutrire le numerose larve presenti nei suoi nidi. A differenza dell’ape asiatica (Apis cerana), la nostra ape (Apis mellifera ligustica) non riesce a difendersi adeguatamente. Quando questo predatore tiene sotto assedio gli alveari le api smettono di uscire per raccogliere il cibo (nettare e polline) necessario per nutrire la famiglia. Di conseguenza la colonia si indebolisce pericolosamente. In Francia, a causa di Vespa velutina, sono state segnalate perdite degli alveari che arrivano fino al 50%L’ape è il principale insetto impollinatore. Dalla sua sopravvivenza dipende la capacità riproduttiva di almeno 130mila specie di piante. Oltre alle api – che rappresentano l’80% della dieta proteica delle larve di velutina in ambiente urbano e il 45-50% in ambiente rurale – il calabrone preda anche altri importanti impollinatori (bombi, megachilidi, farfalle, etc). Danni secondari, ma non trascurabili, sono quelli ai frutti maturi, prediletti dagli esemplari adulti di velutina. Il tasso di aggressività verso l’uomo è analogo a quello del calabrone europeo. In prossimità dei nidi però l’attacco può essere violento: 8-12 punture possono provocare un avvelenamento che richiede il ricovero in ospedale. La pericolosità è anche dovuta al fatto che Vespa velutina costruisce i propri nidi spesso in vicinanza di aree urbane o dentro edifici ad uso umano, come serre, capanni o terrazze.

Simile al nostro calabrone (Vespa crabro), ma di dimensioni inferiori, la specie asiatica si distingue da esso anche per essere più scura, per avere una banda giallo-arancione verso il pungiglione e una stretta linea gialla più chiara vicino al vitino di vespa. Le estremità delle zampe sono colorate di giallo.
La vespa velutina vive in popolose comunità composte da una regina, qualche maschio e un grande numero di femmine sterili (operaie). La colonia dura solo un anno. Ogni primavera le regine, dopo aver svernato in qualche riparo, costruiscono un nido in cui depongono e accudiscono le uova. Quando le prime operaie sono diventate adulte cominciano a procacciare cibo per la comunità, la regina si dedica a deporre le uova.
Verso la fine estate/inizio dell’autunno nascono i maschi e le giovani regine che, una volta fecondate , cercano un riparo invernale per fondare a primavera una famiglia.
I nidi primari si possono trovare a primavera: sono i primi nidi formati dalle regine e contengono pochi individui. Sono attaccati a una superficie – per esempio soffitti o terrazze – tramite un peduncolo che li sostiene. Hanno la forma di una piccola sfera forata verso il basso. Di norma sono costruiti a bassa altezza, il che li rende generalmente ben visibili.
La loro posizione è provvisoria e possono essere rifondati in luoghi più sicuri per le vespe (nidi secondari).
I nidi secondari sono grandi vespai realizzati all’aperto in luoghi riparati e inaccessibili, talvolta a notevoli altezze (5-20 metri), per esempio sulla cima degli alberi, per cui d’estate potrebbe essere difficile individuarli per via del fogliame. Di forma sferica molto irregolare (piriforme) possono avere 60-90 cm di altezza e 40-70 cm di diametro; l’entrata delle vespe è laterale. All’interno esistono 6-7 strati di celle che ospitano una popolazione media totale di 6mila individui (con picchi superiori ai 12mila).

Info
Stop Velutina!

modif.: 10 Aprile 2017 - Ufficio Stampa

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