Giornata della memoria e dell’impegno
pubbl.: 20 Marzo 2009 - Ufficio Stampa

“Il ricordo e l’impegno” è il titolo delle letture itineranti che si terranno sabato mattina, 21 marzo, a Correggio e a San Martino in Rio in memoria delle vittime delle mafie. Gli studenti di alcune classi del Liceo Corso e dell’Istituto Tecnico Einaudi leggeranno pubblicamente brani di Paolo Borsellino, Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone e di altri testimoni della lotta alla criminalità organizzata.
L’iniziativa, organizzata dagli istituti scolastici correggesi in collaborazione con i Comuni di Correggio e San Martino in Rio e con il contributo del locale distretto soci della Coop consumatori nordest, si svolge proprio nella “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafia”, promossa a livello nazionale dalla rete associativa “Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie” di don Luigi Ciotti.
Il programma delle letture itineranti prevede a Correggio due percorsi: il primo con tappa alle ore 11 davanti al supermercato Coop in piazzale Finzi e poi alle ore 12 nel cortile di Palazzo Principi in corso Cavour; il secondo alle 11 davanti al Municipio in corso Mazzini e alle ore 12 presso il monumento dei Caduti tra via Montepegni e corso Mazzini. A San Martino in Rio si inizia alle ore 10,30 davanti al supermercato Coop per poi proseguire alle 11,30 nella piazza del mercato.
“L’iniziativa, voluta in prima persona dalle scuole correggesi”, commenta Guido Pelliciardi, presidente del consiglio comunale di Correggio, “si inserisce nel più ampio progetto di educazione alla legalità sostenuto dal Comune e dalla Coop, che rappresenta una delle pagine più importanti di impegno etico e civile che la comunità correggese ha saputo esprimere in questi anni”.
“L’auspicio”, conclude Pelliciardi, “è che questa domanda di moralità e di responsabilità contagi sempre più anche la politica e le istituzioni”.
Secondo gli organizzatori dell’iniziativa “le vittime delle mafie non vanno solo ricordate. L’esempio che esse portano va accolto e vivificato, sviluppando apertamente un cammino di legalità che coinvolga tutta la comunità. Si può fermare un uomo, ma la forza delle sue idee vive negli altri uomini, come ebbe a dire Paolo Borsellino”.

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“Il ricordo e l’impegno” è il titolo delle letture itineranti che si terranno sabato mattina, 21 marzo, a Correggio e a San Martino in Rio in memoria delle vittime delle mafie. Gli studenti di alcune classi del Liceo Corso e dell’Istituto Tecnico Einaudi leggeranno pubblicamente brani di Paolo Borsellino, Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone e di altri testimoni della lotta alla criminalità organizzata.
L’iniziativa, organizzata dagli istituti scolastici correggesi in collaborazione con i Comuni di Correggio e San Martino in Rio e con il contributo del locale distretto soci della Coop consumatori nordest, si svolge proprio nella “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafia”, promossa a livello nazionale dalla rete associativa “Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie” di don Luigi Ciotti.
Il programma delle letture itineranti prevede a Correggio due percorsi: il primo con tappa alle ore 11 davanti al supermercato Coop in piazzale Finzi e poi alle ore 12 nel cortile di Palazzo Principi in corso Cavour; il secondo alle 11 davanti al Municipio in corso Mazzini e alle ore 12 presso il monumento dei Caduti tra via Montepegni e corso Mazzini. A San Martino in Rio si inizia alle ore 10,30 davanti al supermercato Coop per poi proseguire alle 11,30 nella piazza del mercato.
“L’iniziativa, voluta in prima persona dalle scuole correggesi”, commenta Guido Pelliciardi, presidente del consiglio comunale di Correggio, “si inserisce nel più ampio progetto di educazione alla legalità sostenuto dal Comune e dalla Coop, che rappresenta una delle pagine più importanti di impegno etico e civile che la comunità correggese ha saputo esprimere in questi anni”.
“L’auspicio”, conclude Pelliciardi, “è che questa domanda di moralità e di responsabilità contagi sempre più anche la politica e le istituzioni”.
Secondo gli organizzatori dell’iniziativa “le vittime delle mafie non vanno solo ricordate. L’esempio che esse portano va accolto e vivificato, sviluppando apertamente un cammino di legalità che coinvolga tutta la comunità. Si può fermare un uomo, ma la forza delle sue idee vive negli altri uomini, come ebbe a dire Paolo Borsellino”.

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