“Giornata internazionale delle persone con disabilità”: due appuntamenti con AltrArte
Sono due le iniziative che caratterizzano a Correggio la “Giornata internazionale delle persone con disabilità” – che si svolge sabato 3 dicembre – entrambe realizzate in collaborazione con AltrArte Teatro. Sabato 3 e domenica 4 dicembre la Sala Putti di Palazzo dei Principi ospita “AltrArte Danza – 15 anni di attività in fotografia”, la mostra fotografica di Lenka Orsakova che racconta l’attività di AlrtArte (orari: sabato e domenica 10 – 12,30 e 15,30 – 18,30).
Mercoledì 7 dicembre, alle ore 20,30, va in scena al Teatro Asioli lo spettacolo “Questa dolce stanchezza“, una produzione AltrArte Teatro, in collaborazione con ANFFAS Correggio, GRD Genitori ragazzi down, FITA Federazione Italiana Teatro Amatori, per la regia di Matteo Carnevali, con gli “attori imperfetti” di AltrArte Teatro.
La Compagnia AltrArte Teatro è attiva dal 2008 e la sua specificità è di essere interamente composta da ragazzi e adulti diversamente abili. “Questa dolce stanchezza” è il settimo lavoro della compagnia ed è stato realizzato dopo due anni di fermo dovuto alla recente pandemia. Matteo Carnevali e i suoi attori diversamente abili portano in scena questo spettacolo, esplorando il “tema dei temi”, l’amore, ponendosi domande e prendendo come spunto tre figure femminili: la Sirenetta di Andersen, Penelope di Omero e la Giulietta di Shakespeare.
Lo spettacolo è diviso in tre momenti, che raccontano in modo poetico ed evocativo queste tre donne e il loro rapporto con l’amore. Sono proprio gli attori diversamente abili che danno voce e corpo a questi tre personaggi e si fanno portatori di domande, tensioni e desideri che appartengono a tutti.
Il Teatro di Altrarte è un teatro fatto di visioni e suggestioni, di tempi dilatati e di corpi tanto imperfetti quanto evocativi, che si muovono con professionalità e grazia sulla scena.
“Mi sono posto una domanda”, racconta Matteo Carnevali, “ovvero di cosa parliamo quando parliamo dell’amore? Non sapevo rispondermi, allora sono corso ai ripari cercando nelle pieghe della storia, della letteratura e del teatro, in cerca di figure che a loro modo avevano tentato di dare una risposta, o addirittura rappresentavano con la propria esistenza una possibile risposta. E da li siamo partiti. Gli spettacoli di Altrarte sono uno studio in cui i miei attori imperfetti rielaborano gli stimoli che gli propongo, come costruiscono traiettorie partendo da idee, come realizzano movimenti e partiture da un testo o da una immagine. Così insieme abbiamo ricostruito queste tre figure utilizzando la nostra grammatica, i nostri corpi e le nostre voci. Queste nuove creature mostrano profili nuovi con l’obiettivo di cercare un linguaggio comune con il pubblico. I miei attori diversamente abili sono portatori di imperfezioni e di fragilità che in verità appartengono tutti noi, e questa nostra complicata difficoltà ad affrontare il tema dell’Amore rappresenta perfettamente una difficoltà diffusa a tutta l’umanità nell’affrontare Questa Dolce Stanchezza”.
“Giornata internazionale delle persone con disabilità”: due appuntamenti con AltrArte
Sono due le iniziative che caratterizzano a Correggio la “Giornata internazionale delle persone con disabilità” – che si svolge sabato 3 dicembre – entrambe realizzate in collaborazione con AltrArte Teatro. Sabato 3 e domenica 4 dicembre la Sala Putti di Palazzo dei Principi ospita “AltrArte Danza – 15 anni di attività in fotografia”, la mostra fotografica di Lenka Orsakova che racconta l’attività di AlrtArte (orari: sabato e domenica 10 – 12,30 e 15,30 – 18,30).
Mercoledì 7 dicembre, alle ore 20,30, va in scena al Teatro Asioli lo spettacolo “Questa dolce stanchezza“, una produzione AltrArte Teatro, in collaborazione con ANFFAS Correggio, GRD Genitori ragazzi down, FITA Federazione Italiana Teatro Amatori, per la regia di Matteo Carnevali, con gli “attori imperfetti” di AltrArte Teatro.
La Compagnia AltrArte Teatro è attiva dal 2008 e la sua specificità è di essere interamente composta da ragazzi e adulti diversamente abili. “Questa dolce stanchezza” è il settimo lavoro della compagnia ed è stato realizzato dopo due anni di fermo dovuto alla recente pandemia. Matteo Carnevali e i suoi attori diversamente abili portano in scena questo spettacolo, esplorando il “tema dei temi”, l’amore, ponendosi domande e prendendo come spunto tre figure femminili: la Sirenetta di Andersen, Penelope di Omero e la Giulietta di Shakespeare.
Lo spettacolo è diviso in tre momenti, che raccontano in modo poetico ed evocativo queste tre donne e il loro rapporto con l’amore. Sono proprio gli attori diversamente abili che danno voce e corpo a questi tre personaggi e si fanno portatori di domande, tensioni e desideri che appartengono a tutti.
Il Teatro di Altrarte è un teatro fatto di visioni e suggestioni, di tempi dilatati e di corpi tanto imperfetti quanto evocativi, che si muovono con professionalità e grazia sulla scena.
“Mi sono posto una domanda”, racconta Matteo Carnevali, “ovvero di cosa parliamo quando parliamo dell’amore? Non sapevo rispondermi, allora sono corso ai ripari cercando nelle pieghe della storia, della letteratura e del teatro, in cerca di figure che a loro modo avevano tentato di dare una risposta, o addirittura rappresentavano con la propria esistenza una possibile risposta. E da li siamo partiti. Gli spettacoli di Altrarte sono uno studio in cui i miei attori imperfetti rielaborano gli stimoli che gli propongo, come costruiscono traiettorie partendo da idee, come realizzano movimenti e partiture da un testo o da una immagine. Così insieme abbiamo ricostruito queste tre figure utilizzando la nostra grammatica, i nostri corpi e le nostre voci. Queste nuove creature mostrano profili nuovi con l’obiettivo di cercare un linguaggio comune con il pubblico. I miei attori diversamente abili sono portatori di imperfezioni e di fragilità che in verità appartengono tutti noi, e questa nostra complicata difficoltà ad affrontare il tema dell’Amore rappresenta perfettamente una difficoltà diffusa a tutta l’umanità nell’affrontare Questa Dolce Stanchezza”.