Il Comune di Correggio querela ignoti danneggiatori
pubbl.: 10 Settembre 2011 - Ufficio Stampa

Il Comune di Correggio interviene con decisione in merito ad alcuni episodi di atti vandalici avvenuti in città nel corso delle ultime settimane. E lo fa tramite denuncia da parte del sindaco Marzio Iotti e querela a ignoti alla Procura della Repubblica.
In particolare l’amministrazione comunale fa riferimento a un episodio avvenuto nella notte tra mercoledì 24 e giovedì 25 agosto nel tratto di pista ciclabile a lato di via Fazzano, in prossimità dell’intersezione con via Falcone, dove è stata danneggiata la pavimentazione togliendo alcuni elementi autobloccanti e sradicando un archetto di alluminio ancorato a terra per rallentare la velocità delle biciclette. Alcuni residenti della zona, allarmati dai rumori e dagli schiamazzi, avevano avvertito le forze dell’ordine e i carabinieri della Stazione di Correggio erano prontamente intervenuti, senza però riuscire ad evitare gli atti di vandalismo, che hanno prodotto danni a carico di privati e del patrimonio pubblico, e che devono essere risarciti dagli autori del reato.
Si tratta dell’ultimo episodio di una serie di piccoli atti di vandalismo e inciviltà (quasi sempre contro beni pubblici) verificatisi negli ultimi mesi e diffusi sul territorio comunale, che, valutati nel loro complesso, e ripresi dai principali organi d’informazione, hanno un impatto negativo sull’immagine di Correggio e sul senso di sicurezza dei cittadini.
Per queste ragioni il sindaco Iotti, come si legge nell’esposto, si “riserva di costituirsi parte civile nell’interesse del Comune di Correggio”. “Abbiamo deciso di sporgere querela”, commenta lo stesso sindaco, “non tanto per intenzioni vendicative o per ragioni economiche. Crediamo, invece, che sia educativo trasmettere il messaggio che le azioni che si compiono debbano avere necessariamente delle conseguenze, anche sul piano personale. In questi anni abbiamo avuto occasione di riflettere molte volte sul concetto di comunità educante, un tema cui a Correggio teniamo in modo particolare. Ecco perché riteniamo che comunità educante sia anche una comunità in grado di far riflettere chi, anche solo per noia o divertimento, compie atti e gesti che danneggiano tutti”.
“Con questa querela”, conclude Iotti, “non ci aspettiamo un risarcimento puramente economico, ma una presa di coscienza da parte degli interessati, con il ripristino dei danni e l’assunzione di responsabilità”.

CorreggioProssim@mente


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In particolare l’amministrazione comunale fa riferimento a un episodio avvenuto nella notte tra mercoledì 24 e giovedì 25 agosto nel tratto di pista ciclabile a lato di via Fazzano, in prossimità dell’intersezione con via Falcone, dove è stata danneggiata la pavimentazione togliendo alcuni elementi autobloccanti e sradicando un archetto di alluminio ancorato a terra per rallentare la velocità delle biciclette. Alcuni residenti della zona, allarmati dai rumori e dagli schiamazzi, avevano avvertito le forze dell’ordine e i carabinieri della Stazione di Correggio erano prontamente intervenuti, senza però riuscire ad evitare gli atti di vandalismo, che hanno prodotto danni a carico di privati e del patrimonio pubblico, e che devono essere risarciti dagli autori del reato.
Si tratta dell’ultimo episodio di una serie di piccoli atti di vandalismo e inciviltà (quasi sempre contro beni pubblici) verificatisi negli ultimi mesi e diffusi sul territorio comunale, che, valutati nel loro complesso, e ripresi dai principali organi d’informazione, hanno un impatto negativo sull’immagine di Correggio e sul senso di sicurezza dei cittadini.
Per queste ragioni il sindaco Iotti, come si legge nell’esposto, si “riserva di costituirsi parte civile nell’interesse del Comune di Correggio”. “Abbiamo deciso di sporgere querela”, commenta lo stesso sindaco, “non tanto per intenzioni vendicative o per ragioni economiche. Crediamo, invece, che sia educativo trasmettere il messaggio che le azioni che si compiono debbano avere necessariamente delle conseguenze, anche sul piano personale. In questi anni abbiamo avuto occasione di riflettere molte volte sul concetto di comunità educante, un tema cui a Correggio teniamo in modo particolare. Ecco perché riteniamo che comunità educante sia anche una comunità in grado di far riflettere chi, anche solo per noia o divertimento, compie atti e gesti che danneggiano tutti”.
“Con questa querela”, conclude Iotti, “non ci aspettiamo un risarcimento puramente economico, ma una presa di coscienza da parte degli interessati, con il ripristino dei danni e l’assunzione di responsabilità”.

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