La biblioteca comunale “ Giulio Einaudi”, in collaborazione con l’associazione culturale “Al Simposio”, organizza per il mese di ottobre un corso di logica dal titolo “Imparare a ragionare”.
La parola “logica” deriva dal greco logos, ovvero parola, pensiero, idea, argomento, ragione. La logica è infatti lo studio dei procedimenti inferenziali, volto a chiarire quali procedimenti siano validi e quali non validi (l’inferenza è il processo con il quale da una proposizione ritenuta vera, si passa a una proposizione la cui verità è considerata contenuta nella prima: inferire è quindi trarre una conclusione, inferire X significa concludere che X è vero; un’inferenza è la conclusione tratta da un insieme di fatti o circostanze e gran parte dello studio della logica esplora la validità o non validità di inferenze e implicazioni).
Ognuno di noi ha credenze più o meno strutturate che fungono da premesse ai comportamenti. Un sistema di pensiero è qualcosa in cui si vive, in cui si abita come in una casa, ma se la casa è scomoda o disordinata è necessario pensare al modo di migliorarla. E se per alcuni rifettere, ad esempio, sulla disposizione dei mobili o degli arredi è la cosa più importante, altri ritengono che invece sarebbe meglio studiare il contesto abitativo o il quartiere dove la casa è costruita: quello che è certo, però, è che i ragionamenti che delimitano queste aree di pensiero non sono una perdita di tempo perché in una società come quella attuale, dove si predilige la comunicazione strategica rispetto al dialogo e alla reciproca comprensione, è importante sapersi difendere dalle sollecitazioni persuasive. Una partecipazione attiva alla società necessita, perciò, di una formazione critica e permanente: senza di essa, come si vede, la vita civile e democratica col tempo si impoverisce e rischia di degenerare. Come spiegano gli organizzatori del corso, “la rifessione che il seminario propone è dunque importante proprio per la sua portata pratica perché può orientare l’intera nostra vita e le relazioni che stabiliamo con gli altri: pensare bene non ci garantisce una vita buona, ma può esserne la premessa”.

La biblioteca comunale “ Giulio Einaudi”, in collaborazione con l’associazione culturale “Al Simposio”, organizza per il mese di ottobre un corso di logica dal titolo “Imparare a ragionare”.
La parola “logica” deriva dal greco logos, ovvero parola, pensiero, idea, argomento, ragione. La logica è infatti lo studio dei procedimenti inferenziali, volto a chiarire quali procedimenti siano validi e quali non validi (l’inferenza è il processo con il quale da una proposizione ritenuta vera, si passa a una proposizione la cui verità è considerata contenuta nella prima: inferire è quindi trarre una conclusione, inferire X significa concludere che X è vero; un’inferenza è la conclusione tratta da un insieme di fatti o circostanze e gran parte dello studio della logica esplora la validità o non validità di inferenze e implicazioni).
Ognuno di noi ha credenze più o meno strutturate che fungono da premesse ai comportamenti. Un sistema di pensiero è qualcosa in cui si vive, in cui si abita come in una casa, ma se la casa è scomoda o disordinata è necessario pensare al modo di migliorarla. E se per alcuni rifettere, ad esempio, sulla disposizione dei mobili o degli arredi è la cosa più importante, altri ritengono che invece sarebbe meglio studiare il contesto abitativo o il quartiere dove la casa è costruita: quello che è certo, però, è che i ragionamenti che delimitano queste aree di pensiero non sono una perdita di tempo perché in una società come quella attuale, dove si predilige la comunicazione strategica rispetto al dialogo e alla reciproca comprensione, è importante sapersi difendere dalle sollecitazioni persuasive. Una partecipazione attiva alla società necessita, perciò, di una formazione critica e permanente: senza di essa, come si vede, la vita civile e democratica col tempo si impoverisce e rischia di degenerare. Come spiegano gli organizzatori del corso, “la rifessione che il seminario propone è dunque importante proprio per la sua portata pratica perché può orientare l’intera nostra vita e le relazioni che stabiliamo con gli altri: pensare bene non ci garantisce una vita buona, ma può esserne la premessa”.