Inaugurata la centrale EVA
pubbl.: 14 Dicembre 2009 - Ufficio Stampa

Un investimento di sei milioni di euro. 6500 tonnellate annue di emissioni di gas serra evitate. Il primo passo verso il traguardo del 20% del territorio servito di energia e calore da fonti rinnovabili, nel rispetto del Protocollo di Kyoto e delle direttive europee.
Tutto questo, in poche e sommarie cifre, è EVA, le centrale per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili che è stata inaugurata a Correggio sabato 12 dicembre.
All’inaugurazione, cui hanno partecipato centinaia di correggesi, incuriositi anche dalla possibilità di visita guidata, sono intervenuti il sindaco di Correggio, Marzio Iotti, l’assessore regionale alle attività produttive, Duccio Campagnoli, e il direttore di EVA, Davide Vezzani.
Il sindaco Iotti, che ha fatto gli onori di casa, ha presentato EVA come “l’infrastruttura fondamentale per il proseguimento del cammino che il Comune di Correggio ha avviato cinque anni fa con l’approvazione di un piano energetico comunale che individuava azioni precise in diversi settori. Gli obiettivi sono molteplici: percorrere la strada della minore dipendenza energetica, dare impulso ad una nuova stagione di innovazione tecnologica aprendo diversi orizzonti produttivi nel nostro territorio, diminuire le emissioni clima-alteranti attraverso il progressivo abbandono delle fonti fossili, sviluppare un piano industriale di investimenti che in futuro possano rappresentare entrate economiche per l’ente pubblico. Guardando a questi obiettivi EVA rappresenta oggi la più importante realizzazione fatta dal Comune di Correggio attraverso la sua società, ENCOR, nata come braccio operativo dell’amministrazione comunale per la realizzazione del proprio programma energetico”.
“Voglio chiarire poi”, ha concluso il sindaco, “che EVA non è e non sarà mai quello che in altri casi e contesti si definisce baraccone pubblico: EVA e ENCOR, infatti, devono essere aziende che producono utili, con piani industriali solidi e appetibili, in grado fin da subito di ripagare il finanziamento che le banche hanno concesso perché hanno creduto fortemente alle capacità produttive e alla possibilità generare utili per tutta comunità correggese di EVA”.
Duccio Campagnoli ha espresso “i complimenti assolutamente non rituali al Comune di Correggio per questa e per tutte le altre iniziative messe in campo su questi temi negli ultimi anni. Correggio rappresenta in Regione un vero e proprio punto di riferimento e un’eccellenza assoluta, come testimoniato anche dal Premio appena consegnato dalla Regione nell’ambito della Fiera Ecomondo di Rimini. Correggio rappresenta un esempio soprattutto per il modo in cui guarda al futuro: questa centrale, per esempio, è anche un grandioso laboratorio universitario ed azioni così esemplari, non solo per quanto riguarda il nostro territorio, troveranno modo di essere adeguatamente sostenuti e promossi dalla Regione Emilia-Romagna”.
Prima della simbolica accensione dei motori di generazione, è toccato a Davide Vezzani illustrare brevemente le tecnologie di EVA, che produrrà energia sfruttando il sole, la terra e le biomasse: l’energia elettrica sarà immessa nella rete Enel, mentre quella termica farà funzionare una rete di teleriscaldamento al servizio di Correggio.
“A pieno regime”, ha spiegato Vezzani, EVA servirà circa il 2% del fabbisogno del territorio, ma non va dimenticato che questa è solo la prima di una serie di altre piccole centrali di cogenerazione in rete che sorgeranno intorno a Correggio e che ci permetteranno di raggiungere il nostro obiettivo del 20%. Inoltre, la presenza all’interno di EVA di numerose tecnologie permetterà di confrontarle direttamente, analizzandone i pregi e i difetti per arrivare a valutare correttamente il rapporto costi/benefici di ciascun impianto. Come ha ricordato l’assessore Campagnoli, un’ulteriore particolarità di EVA è quella di essere stata pensata anche come “centrale didattica”. Al suo interno, infatti, è stata realizzata un’aula dove saranno allestiti percorsi teorici e dimostrativi sulle diverse tecnologie che permettono di ricavare energia dalle varie fonti rinnovabili utilizzate. E, dunque, una visita a EVA consentirà di vederne le applicazioni al lavoro direttamente sul posto”.

CorreggioProssim@mente


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Un investimento di sei milioni di euro. 6500 tonnellate annue di emissioni di gas serra evitate. Il primo passo verso il traguardo del 20% del territorio servito di energia e calore da fonti rinnovabili, nel rispetto del Protocollo di Kyoto e delle direttive europee.
Tutto questo, in poche e sommarie cifre, è EVA, le centrale per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili che è stata inaugurata a Correggio sabato 12 dicembre.
All’inaugurazione, cui hanno partecipato centinaia di correggesi, incuriositi anche dalla possibilità di visita guidata, sono intervenuti il sindaco di Correggio, Marzio Iotti, l’assessore regionale alle attività produttive, Duccio Campagnoli, e il direttore di EVA, Davide Vezzani.
Il sindaco Iotti, che ha fatto gli onori di casa, ha presentato EVA come “l’infrastruttura fondamentale per il proseguimento del cammino che il Comune di Correggio ha avviato cinque anni fa con l’approvazione di un piano energetico comunale che individuava azioni precise in diversi settori. Gli obiettivi sono molteplici: percorrere la strada della minore dipendenza energetica, dare impulso ad una nuova stagione di innovazione tecnologica aprendo diversi orizzonti produttivi nel nostro territorio, diminuire le emissioni clima-alteranti attraverso il progressivo abbandono delle fonti fossili, sviluppare un piano industriale di investimenti che in futuro possano rappresentare entrate economiche per l’ente pubblico. Guardando a questi obiettivi EVA rappresenta oggi la più importante realizzazione fatta dal Comune di Correggio attraverso la sua società, ENCOR, nata come braccio operativo dell’amministrazione comunale per la realizzazione del proprio programma energetico”.
“Voglio chiarire poi”, ha concluso il sindaco, “che EVA non è e non sarà mai quello che in altri casi e contesti si definisce baraccone pubblico: EVA e ENCOR, infatti, devono essere aziende che producono utili, con piani industriali solidi e appetibili, in grado fin da subito di ripagare il finanziamento che le banche hanno concesso perché hanno creduto fortemente alle capacità produttive e alla possibilità generare utili per tutta comunità correggese di EVA”.
Duccio Campagnoli ha espresso “i complimenti assolutamente non rituali al Comune di Correggio per questa e per tutte le altre iniziative messe in campo su questi temi negli ultimi anni. Correggio rappresenta in Regione un vero e proprio punto di riferimento e un’eccellenza assoluta, come testimoniato anche dal Premio appena consegnato dalla Regione nell’ambito della Fiera Ecomondo di Rimini. Correggio rappresenta un esempio soprattutto per il modo in cui guarda al futuro: questa centrale, per esempio, è anche un grandioso laboratorio universitario ed azioni così esemplari, non solo per quanto riguarda il nostro territorio, troveranno modo di essere adeguatamente sostenuti e promossi dalla Regione Emilia-Romagna”.
Prima della simbolica accensione dei motori di generazione, è toccato a Davide Vezzani illustrare brevemente le tecnologie di EVA, che produrrà energia sfruttando il sole, la terra e le biomasse: l’energia elettrica sarà immessa nella rete Enel, mentre quella termica farà funzionare una rete di teleriscaldamento al servizio di Correggio.
“A pieno regime”, ha spiegato Vezzani, EVA servirà circa il 2% del fabbisogno del territorio, ma non va dimenticato che questa è solo la prima di una serie di altre piccole centrali di cogenerazione in rete che sorgeranno intorno a Correggio e che ci permetteranno di raggiungere il nostro obiettivo del 20%. Inoltre, la presenza all’interno di EVA di numerose tecnologie permetterà di confrontarle direttamente, analizzandone i pregi e i difetti per arrivare a valutare correttamente il rapporto costi/benefici di ciascun impianto. Come ha ricordato l’assessore Campagnoli, un’ulteriore particolarità di EVA è quella di essere stata pensata anche come “centrale didattica”. Al suo interno, infatti, è stata realizzata un’aula dove saranno allestiti percorsi teorici e dimostrativi sulle diverse tecnologie che permettono di ricavare energia dalle varie fonti rinnovabili utilizzate. E, dunque, una visita a EVA consentirà di vederne le applicazioni al lavoro direttamente sul posto”.

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