Nuovi impianti di riscaldamento al posto dei vecchi, inquinanti, con un sostegno economico che può arrivare a coprire l’intero costo dell’operazione: al via gli incentivi per sostituire con dispositivi di ultima generazione camini, stufe e caldaie ormai obsoleti con obiettivo di incrementare l’efficienza energetica e migliorare la qualità dell’aria.
Il nuovo bando approvato dalla Regione Emilia-Romagna stanzia 11,5 milioni di euro (3 milioni e 450mila euro per quest’anno, 3 milioni e 105mila euro per il 2022 e 4 milioni e 945mila euro nel 2023), destinati al ricambio di impianti di calore alimentati a biomassa legnosa – camino aperto, stufa a legna/pellet, caldaia a legna/pellet – di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.
Si tratta di una misura prevista dal Piano Aria integrato regionale (PAIR2020) e in linea con gli obiettivi del Piano Energetico Regionale (PER) per ridurre l’impatto emissivo attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, con particolare attenzione per il settore termico.
Il provvedimento è rivolto ai cittadini residenti nei Comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari del contributo del Conto termico – il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni – da parte del Gestore Servizi Energetici, con decorrenza dal 7 gennaio 2021. L’incentivo regionale consiste in una percentuale aggiuntiva rispetto a quella rilasciata dal GSE e può coprire fino al 100% della spesa ammissibile. Sono ammesse le spese relative all’acquisto e all’installazione di nuovi generatori in sostituzione di quelli obsoleti, ma non i casi di nuova installazione. Gli incentivi saranno erogati ai richiedenti in possesso dei requisiti fino a esaurimento fondi e secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
È possibile fare domanda a partire dall’1 settembre 2021 fino al 31 dicembre 2023 attraverso la piattaforma telematica predisposta dalla Regione.
Qui il testo del bando, con l’elenco dei Comuni interessati dal provvedimento.
Nuovi impianti di riscaldamento al posto dei vecchi, inquinanti, con un sostegno economico che può arrivare a coprire l’intero costo dell’operazione: al via gli incentivi per sostituire con dispositivi di ultima generazione camini, stufe e caldaie ormai obsoleti con obiettivo di incrementare l’efficienza energetica e migliorare la qualità dell’aria.
Il nuovo bando approvato dalla Regione Emilia-Romagna stanzia 11,5 milioni di euro (3 milioni e 450mila euro per quest’anno, 3 milioni e 105mila euro per il 2022 e 4 milioni e 945mila euro nel 2023), destinati al ricambio di impianti di calore alimentati a biomassa legnosa – camino aperto, stufa a legna/pellet, caldaia a legna/pellet – di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.
Si tratta di una misura prevista dal Piano Aria integrato regionale (PAIR2020) e in linea con gli obiettivi del Piano Energetico Regionale (PER) per ridurre l’impatto emissivo attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, con particolare attenzione per il settore termico.
Il provvedimento è rivolto ai cittadini residenti nei Comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari del contributo del Conto termico – il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni – da parte del Gestore Servizi Energetici, con decorrenza dal 7 gennaio 2021. L’incentivo regionale consiste in una percentuale aggiuntiva rispetto a quella rilasciata dal GSE e può coprire fino al 100% della spesa ammissibile. Sono ammesse le spese relative all’acquisto e all’installazione di nuovi generatori in sostituzione di quelli obsoleti, ma non i casi di nuova installazione. Gli incentivi saranno erogati ai richiedenti in possesso dei requisiti fino a esaurimento fondi e secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
È possibile fare domanda a partire dall’1 settembre 2021 fino al 31 dicembre 2023 attraverso la piattaforma telematica predisposta dalla Regione.
Qui il testo del bando, con l’elenco dei Comuni interessati dal provvedimento.