Incontro con la Nazionale italiana amputati
pubbl.: 5 Marzo 2014 - Ufficio Stampa

Sabato 15 febbraio il Prefetto di Reggio Emilia, Antonella De Miro, e il viceprefetto vicario e commissario straordinario del Comune di Correggio, Adriana Cogode, hanno ricevuto l’allenatore e i vertici della squadra Nazionale di calcio amputati Italia e nel pomeriggio, presso il campo sportivo di Reggio Emilia, hanno salutato, durante l’allenamento, i giocatori, complimentandosi per i risultati fin qui raggiunti.
La Nazionale di calcio amputati Italia è nata dalla volontà e dall’impegno del fondatore e capitano, Francesco Messori, 14 anni, un ragazzo di Correggio nato senza una gamba che, attraverso il web, ha cercato compagni, come lui appassionati di calcio e mutilati di un arto,  ricevendo in breve tempo  il consenso e le adesioni per costituire una squadra e giocare al “gioco più bello del mondo”.
Il suo progetto si è realizzato con l’aiuto del CSI (Centro Sportivo Italiano) il cui presidente decise di cambiare  il regolamento nazionale – “sono le regole a dover essere cambiate a favore della vita e non il contrario” – per permettergli di giocare con gli altri ragazzi, attivando poi la propria struttura organizzativa per la costituzione,  in Italia come già avvenuto in altri paesi, di una squadra nazionale amputati.
La prima partita della Nazionale amputati Italia fu disputata nell’aprile del 2013 contro la Francia. La squadra azzurra aspira a partecipare  ai mondiali che si svolgeranno in Messico dal 30 novembre all’8 dicembre 2014.

CorreggioProssim@mente


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Sabato 15 febbraio il Prefetto di Reggio Emilia, Antonella De Miro, e il viceprefetto vicario e commissario straordinario del Comune di Correggio, Adriana Cogode, hanno ricevuto l’allenatore e i vertici della squadra Nazionale di calcio amputati Italia e nel pomeriggio, presso il campo sportivo di Reggio Emilia, hanno salutato, durante l’allenamento, i giocatori, complimentandosi per i risultati fin qui raggiunti.
La Nazionale di calcio amputati Italia è nata dalla volontà e dall’impegno del fondatore e capitano, Francesco Messori, 14 anni, un ragazzo di Correggio nato senza una gamba che, attraverso il web, ha cercato compagni, come lui appassionati di calcio e mutilati di un arto,  ricevendo in breve tempo  il consenso e le adesioni per costituire una squadra e giocare al “gioco più bello del mondo”.
Il suo progetto si è realizzato con l’aiuto del CSI (Centro Sportivo Italiano) il cui presidente decise di cambiare  il regolamento nazionale – “sono le regole a dover essere cambiate a favore della vita e non il contrario” – per permettergli di giocare con gli altri ragazzi, attivando poi la propria struttura organizzativa per la costituzione,  in Italia come già avvenuto in altri paesi, di una squadra nazionale amputati.
La prima partita della Nazionale amputati Italia fu disputata nell’aprile del 2013 contro la Francia. La squadra azzurra aspira a partecipare  ai mondiali che si svolgeranno in Messico dal 30 novembre all’8 dicembre 2014.

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