Integrazione degli alunni disabili
pubbl.: 31 Gennaio 2008 - Ufficio Stampa

Presentato l’accordo distrettuale per una migliore integrazione degli alunni disabili nelle scuole. L’impegno del Comune di Correggio.


È stato ufficialmente presentato nella sede ISECS di Correggio l’accordo distrettuale per l’integrazione scolastica degli alunni disabili. Alla presenza dell’Ispettore dell’USP di Reggio Emilia, Luciano Rondinini, hanno illustrato l’accordo Emanuela Gobbi, assessore alla scuola del Comune di Correggio, Renzo Gherardi, coordinatore della Qualificazione Scolastica per la zona sociale di Correggio, e Dante Preti, direttore di ISECS.
L’incontro ha rappresentato l’occasione per focalizzare alcuni momenti essenziali della piena accoglienza degli alunni portatori di handicap psico-fisici e per tracciare il punto della situazione tra le istituzioni coinvolte dall’accordo: i Comuni di Correggio, Campagnola, Fabbrico, Rio Saliceto, Rolo, San Martino in Rio, le scuole dell’obbligo della zona, l’AUSL e il Consorzio dei Servizi Sociali
La zona di Correggio nel corso del 2007 è stata in grado di trovare convergenza tra i soggetti coinvolti nel processo di integrazione degli alunni disabili nelle scuole, con la precisazione di contenuti e procedure da seguire nelle relazioni fra istituzioni.
Emanuela Gobbi ha introdotto i significati del confronto messo in campo, spiegando l’importanza di una fattiva collaborazione fra scuole e AUSL, con gli uffici scuola e i servizi sociali: “Questo risultato fa seguito a due precise scelte compiute: munirsi della specifica professionalità di coordinatore della qualificazione scolastica nell’ambito dei piani di zona e favorire una lettura della situazione concreta esistente nelle scuole e degli effettivi rapporti fra le scuole e le altre istituzioni interessate in un vero e proprio tavolo tecnico distrettuale. Continuare a favorire questi processi costituisce una precisa scelta politica e di civiltà, che ci pone tra i massimi livelli mondiali per quanto riguarda la valorizzazione e il sostegno della persona”.
La via dell’integrazione delle diversità è infatti un fiore all’occhiello dell’elaborazione pedagogica didattica italiana, anche in Europa e rispetto a sistemi educativi che invece privilegiano la marginalizzazione in istituti “specializzati”.
“Siamo partiti dall’accordo con le scuole e gli istituti dell’obbligo – commenta Preti – perché il rapporto con Comuni, AUSL e Servizi Sociali è già consolidato da anni e si può quindi sperimentare sul campo la correttezza dell’impostazione scelta, con l’intenzione di estendere da subito il confronto con gli istituti superiori di zona, con i quali è da prevedere un ruolo specifico anche per la Provincia, in particolare per il riconoscimento delle figure dei tutors”.

CorreggioProssim@mente


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Presentato l’accordo distrettuale per una migliore integrazione degli alunni disabili nelle scuole. L’impegno del Comune di Correggio.


È stato ufficialmente presentato nella sede ISECS di Correggio l’accordo distrettuale per l’integrazione scolastica degli alunni disabili. Alla presenza dell’Ispettore dell’USP di Reggio Emilia, Luciano Rondinini, hanno illustrato l’accordo Emanuela Gobbi, assessore alla scuola del Comune di Correggio, Renzo Gherardi, coordinatore della Qualificazione Scolastica per la zona sociale di Correggio, e Dante Preti, direttore di ISECS.
L’incontro ha rappresentato l’occasione per focalizzare alcuni momenti essenziali della piena accoglienza degli alunni portatori di handicap psico-fisici e per tracciare il punto della situazione tra le istituzioni coinvolte dall’accordo: i Comuni di Correggio, Campagnola, Fabbrico, Rio Saliceto, Rolo, San Martino in Rio, le scuole dell’obbligo della zona, l’AUSL e il Consorzio dei Servizi Sociali
La zona di Correggio nel corso del 2007 è stata in grado di trovare convergenza tra i soggetti coinvolti nel processo di integrazione degli alunni disabili nelle scuole, con la precisazione di contenuti e procedure da seguire nelle relazioni fra istituzioni.
Emanuela Gobbi ha introdotto i significati del confronto messo in campo, spiegando l’importanza di una fattiva collaborazione fra scuole e AUSL, con gli uffici scuola e i servizi sociali: “Questo risultato fa seguito a due precise scelte compiute: munirsi della specifica professionalità di coordinatore della qualificazione scolastica nell’ambito dei piani di zona e favorire una lettura della situazione concreta esistente nelle scuole e degli effettivi rapporti fra le scuole e le altre istituzioni interessate in un vero e proprio tavolo tecnico distrettuale. Continuare a favorire questi processi costituisce una precisa scelta politica e di civiltà, che ci pone tra i massimi livelli mondiali per quanto riguarda la valorizzazione e il sostegno della persona”.
La via dell’integrazione delle diversità è infatti un fiore all’occhiello dell’elaborazione pedagogica didattica italiana, anche in Europa e rispetto a sistemi educativi che invece privilegiano la marginalizzazione in istituti “specializzati”.
“Siamo partiti dall’accordo con le scuole e gli istituti dell’obbligo – commenta Preti – perché il rapporto con Comuni, AUSL e Servizi Sociali è già consolidato da anni e si può quindi sperimentare sul campo la correttezza dell’impostazione scelta, con l’intenzione di estendere da subito il confronto con gli istituti superiori di zona, con i quali è da prevedere un ruolo specifico anche per la Provincia, in particolare per il riconoscimento delle figure dei tutors”.

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