La “Grande Cena” 2013
pubbl.: 28 Novembre 2013 - Ufficio Stampa

Mercoledì 4 dicembre a partire dalle ore 20,15 al Salone delle Feste di Correggio, in via Fazzano, torna la Grande Cena di Boorea, occasione unica per coniugare voglia di stare insieme, grande cucina e solidarietà. In un periodo di crisi per molte famiglie e aziende Boorea intensifica l’impegno nei confronti di chi si trova in gravi condizioni di difficoltà. Organizzata da Boorea in collaborazione con Auser, con il sostegno dei Comuni di Correggio e San Martino in Rio, e di Cantine Riunite & Civ, Assofood-Unipeg, Ccpl, Coop Consumatori Nordest, Telereggio, Ambra, Coopservice, Coopselios, Unieco, CIR food, Cormo, Iren, e il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e dei Comuni di Reggio Emilia e Quattro Castella, l’iniziativa giunge quest’anno alla sua XIV edizione.
La novità di questa edizione riguarda la cucina, che sarà curata da Gianni D’Amato e Fulvia Salvarani, chef dello straordinario “Rigoletto” di Reggiolo, purtroppo oggi ancora chiuso a causa del terremoto del 2012, e che oggi gestiscono con successo il “Caffè Arti&Mestieri” a Reggio Emilia, recentemente premiato dal Gambero Rosso per il miglior servizio in sala. Gli chef parteciperanno, come tutti gli altri anni, senza percepire alcun compenso.
Due i progetti di solidarietà internazionale che saranno sostenuti dalla Grande Cena: un progetto della onlus GVC contro la tratta delle ragazze in Cambogia e uno del Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia per l’ospedale psichiatrico di Ambokala in Madagascar. Inoltre Borea effettuerà due donazioni all’Asilo Sacro Cuore di Finale Emilia e al conto corrente aperto dal Comune di Reggiolo per il ripristino degli edifici pubblici danneggiati dal terremoto del 2012.
Per quanto riguarda il progetto cambogiano, nel nord ovest della Cambogia, precisamente nelle aree di Siem Reap, Banteay Meanchey e Battambang, la ong GVC porta avanti il progetto “MIGRA-SAFE” per contrastare i rischi derivanti dai fenomeni di immigrazione clandestina dalla Cambogia alla Thailandia. Vittime predestinate di questo fenomeno sono soprattutto bambine, donne e ragazze, che spesso finiscono nel giro della prostituzione e di altre pratiche di sfruttamento insieme ai loro figli in tenera età. Il progetto è impegnato un una serie di attività di prevenzione e informazione  e utilizza strumenti come il microcredito attraverso i gruppi comunitari di risparmio per aiutare le famiglie nelle situazioni di maggiore criticità economica, ovvero nelle campagne prima del raccolto o a seguito di eventi come funerali, matrimoni, malattie, per evitare che si indebitino verso i loro futuri potenziali sfruttatori. Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea e si avvale della collaborazione del Ministero delle Donne cambogiano e della partnership del circo francocambogiano Phare Ponleu Selpak che coinvolge, attraverso l’arte e il teatro, la popolazione e le scuole locali in attività di informazione e denuncia dello sfruttamento.
“Il problema di primaria rilevanza”, spiega invece Enrica Salsi, giovane reggiana coordinatrice del progetto di Ambokala, “è ancora quello dell’elevatissimo costo dei farmaci per la malattia mentale. Per curare una schizofrenia occorre il salario di due settimane lavorative ogni mese, per chi ha un lavoro fisso, ovvero forse appena il 5% dei malati in trattamento. Per tutti gli altri è un traguardo arrivare a fare dieci giorni lavorativi al mese. E per vivere bisogna mangiare, vestirsi, avere un tetto sulla testa, occorrono il cibo, la scuola per i figli. La collaborazione con Borea ci ha permesso di dare accesso alle cure ospedaliere a più di 300 ammalati per otto mesi, dal gennaio 2013 all’agosto 2013. Il fondo destinato da Borea ad Ambokala è stato utilizzato per provvedere ai seguenti farmaci fondamentali per la cura della malattia mentale: antipsicotici, antidepressivi, ansiolitici, stabilizzatori dell’umore, anticonvulsionanti, antiparkinsoniani”.
Numerose come sempre le adesioni alla Grande Cena, da parte di GVC, Associazione La Pira, Cgil, Cisl e Uil, Arci Solidarietà, Federconsumatori, Associazione Don Gualdi, Giustizia Pace e Salvaguardia del Creato.
La Grande Cena è dedicata alla memoria dei volontari Alberto Rossi, Velmore Davoli ed Enrico Giusti.
Menu 30 euro, prenotazione obbligatoria.
Info e prenotazioni: Boorea, tel. 0522.299356; Comune di Correggio, tel. 0522.630711; Comune di San Martino in Rio, tel. 0522.636714.

CorreggioProssim@mente


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Mercoledì 4 dicembre a partire dalle ore 20,15 al Salone delle Feste di Correggio, in via Fazzano, torna la Grande Cena di Boorea, occasione unica per coniugare voglia di stare insieme, grande cucina e solidarietà. In un periodo di crisi per molte famiglie e aziende Boorea intensifica l’impegno nei confronti di chi si trova in gravi condizioni di difficoltà. Organizzata da Boorea in collaborazione con Auser, con il sostegno dei Comuni di Correggio e San Martino in Rio, e di Cantine Riunite & Civ, Assofood-Unipeg, Ccpl, Coop Consumatori Nordest, Telereggio, Ambra, Coopservice, Coopselios, Unieco, CIR food, Cormo, Iren, e il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia e dei Comuni di Reggio Emilia e Quattro Castella, l’iniziativa giunge quest’anno alla sua XIV edizione.
La novità di questa edizione riguarda la cucina, che sarà curata da Gianni D’Amato e Fulvia Salvarani, chef dello straordinario “Rigoletto” di Reggiolo, purtroppo oggi ancora chiuso a causa del terremoto del 2012, e che oggi gestiscono con successo il “Caffè Arti&Mestieri” a Reggio Emilia, recentemente premiato dal Gambero Rosso per il miglior servizio in sala. Gli chef parteciperanno, come tutti gli altri anni, senza percepire alcun compenso.
Due i progetti di solidarietà internazionale che saranno sostenuti dalla Grande Cena: un progetto della onlus GVC contro la tratta delle ragazze in Cambogia e uno del Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia per l’ospedale psichiatrico di Ambokala in Madagascar. Inoltre Borea effettuerà due donazioni all’Asilo Sacro Cuore di Finale Emilia e al conto corrente aperto dal Comune di Reggiolo per il ripristino degli edifici pubblici danneggiati dal terremoto del 2012.
Per quanto riguarda il progetto cambogiano, nel nord ovest della Cambogia, precisamente nelle aree di Siem Reap, Banteay Meanchey e Battambang, la ong GVC porta avanti il progetto “MIGRA-SAFE” per contrastare i rischi derivanti dai fenomeni di immigrazione clandestina dalla Cambogia alla Thailandia. Vittime predestinate di questo fenomeno sono soprattutto bambine, donne e ragazze, che spesso finiscono nel giro della prostituzione e di altre pratiche di sfruttamento insieme ai loro figli in tenera età. Il progetto è impegnato un una serie di attività di prevenzione e informazione  e utilizza strumenti come il microcredito attraverso i gruppi comunitari di risparmio per aiutare le famiglie nelle situazioni di maggiore criticità economica, ovvero nelle campagne prima del raccolto o a seguito di eventi come funerali, matrimoni, malattie, per evitare che si indebitino verso i loro futuri potenziali sfruttatori. Il progetto è cofinanziato dall’Unione Europea e si avvale della collaborazione del Ministero delle Donne cambogiano e della partnership del circo francocambogiano Phare Ponleu Selpak che coinvolge, attraverso l’arte e il teatro, la popolazione e le scuole locali in attività di informazione e denuncia dello sfruttamento.
“Il problema di primaria rilevanza”, spiega invece Enrica Salsi, giovane reggiana coordinatrice del progetto di Ambokala, “è ancora quello dell’elevatissimo costo dei farmaci per la malattia mentale. Per curare una schizofrenia occorre il salario di due settimane lavorative ogni mese, per chi ha un lavoro fisso, ovvero forse appena il 5% dei malati in trattamento. Per tutti gli altri è un traguardo arrivare a fare dieci giorni lavorativi al mese. E per vivere bisogna mangiare, vestirsi, avere un tetto sulla testa, occorrono il cibo, la scuola per i figli. La collaborazione con Borea ci ha permesso di dare accesso alle cure ospedaliere a più di 300 ammalati per otto mesi, dal gennaio 2013 all’agosto 2013. Il fondo destinato da Borea ad Ambokala è stato utilizzato per provvedere ai seguenti farmaci fondamentali per la cura della malattia mentale: antipsicotici, antidepressivi, ansiolitici, stabilizzatori dell’umore, anticonvulsionanti, antiparkinsoniani”.
Numerose come sempre le adesioni alla Grande Cena, da parte di GVC, Associazione La Pira, Cgil, Cisl e Uil, Arci Solidarietà, Federconsumatori, Associazione Don Gualdi, Giustizia Pace e Salvaguardia del Creato.
La Grande Cena è dedicata alla memoria dei volontari Alberto Rossi, Velmore Davoli ed Enrico Giusti.
Menu 30 euro, prenotazione obbligatoria.
Info e prenotazioni: Boorea, tel. 0522.299356; Comune di Correggio, tel. 0522.630711; Comune di San Martino in Rio, tel. 0522.636714.

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