In occasione dell’inaugurazione della nuova ala dell’Ospedale di S. Sebastiano di Correggio – venerdì 18 giugno, ore 11 – sarà presentata anche la prima sezione del percorso espositivo che il circolo correggese “Angolo Arte” e un gruppo di giovani fotografi hanno allestito per arredare e abbellire, attraverso la disciplina artistica, i corridoi e le stanze del nuovo edificio. Una variegata esposizione, resa possibile dal contributo dell’AUSL e dalla collaborazione del Centro culturale “Lucio Lombardo Radice”, che si caratterizza come un work in progress e si snoda con efficacia tra i vari piani dell’edificio, mostrando tecniche pittoriche, sia figurative che astratte, che rimandano a diversi luoghi italiani.
“Grazie al contributo di una cinquantina di artisti reggiani e modenesi che hanno accettato di lasciare per un anno le loro opere in comodato d’uso”, commenta Francesca Baboni, critico d’arte che ha curato la presentazione dell’esposizione, “questa nuova meritevole iniziativa, che vedrà ben presto una pubblicazione, intende avvicinare all’arte non soltanto i degenti dell’ospedale, accompagnandoli durante la loro permanenza, ma anche un pubblico eterogeneo, che potrà trovare nel nuovo spazio ospedaliero uno spazio culturale caldo e accogliente che favorisce l’aggregazione e la socializzazione”.

In occasione dell’inaugurazione della nuova ala dell’Ospedale di S. Sebastiano di Correggio – venerdì 18 giugno, ore 11 – sarà presentata anche la prima sezione del percorso espositivo che il circolo correggese “Angolo Arte” e un gruppo di giovani fotografi hanno allestito per arredare e abbellire, attraverso la disciplina artistica, i corridoi e le stanze del nuovo edificio. Una variegata esposizione, resa possibile dal contributo dell’AUSL e dalla collaborazione del Centro culturale “Lucio Lombardo Radice”, che si caratterizza come un work in progress e si snoda con efficacia tra i vari piani dell’edificio, mostrando tecniche pittoriche, sia figurative che astratte, che rimandano a diversi luoghi italiani.
“Grazie al contributo di una cinquantina di artisti reggiani e modenesi che hanno accettato di lasciare per un anno le loro opere in comodato d’uso”, commenta Francesca Baboni, critico d’arte che ha curato la presentazione dell’esposizione, “questa nuova meritevole iniziativa, che vedrà ben presto una pubblicazione, intende avvicinare all’arte non soltanto i degenti dell’ospedale, accompagnandoli durante la loro permanenza, ma anche un pubblico eterogeneo, che potrà trovare nel nuovo spazio ospedaliero uno spazio culturale caldo e accogliente che favorisce l’aggregazione e la socializzazione”.