Pronto soccorso di Correggio: l’assessore regionale Donini comunica la riapertura entro il prossimo trimestre.

L’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ha annunciato la riapertura del pronto soccorso di Correggio nel prossimo trimestre. Dopo le criticità affrontate nel corso dei cantieri e nel reperimento delle professionalità richieste, a seguito dell’aggiudicazione della gara per il reperimento del personale esterno è stato presentato un ricorso davanti al TAR di cui è necessario attendere l’esito. Anche il pronto soccorso correggese, così come quello di Scandiano, riaprirà inizialmente per 12 ore diurne, dalle 8 alle 20. Come ha sottolineato l’assessore Donini, “questa soluzione non è considerata ideale, ma è strettamente necessaria a far ripartire l’attività. L’intenzione è però quella di avviare una riforma dell’emergenza-urgenza, che si faccia carico della prospettiva della diminuzione dei professionisti specializzati nell’emergenza urgenza e della necessità di riorganizzare la rete territoriale, separando l’emergenza dalla presa in carico per patologie non a rischio di vita”.

Pronto soccorso di Correggio: l’assessore regionale Donini comunica la riapertura entro il prossimo trimestre.

L’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ha annunciato la riapertura del pronto soccorso di Correggio nel prossimo trimestre. Dopo le criticità affrontate nel corso dei cantieri e nel reperimento delle professionalità richieste, a seguito dell’aggiudicazione della gara per il reperimento del personale esterno è stato presentato un ricorso davanti al TAR di cui è necessario attendere l’esito. Anche il pronto soccorso correggese, così come quello di Scandiano, riaprirà inizialmente per 12 ore diurne, dalle 8 alle 20. Come ha sottolineato l’assessore Donini, “questa soluzione non è considerata ideale, ma è strettamente necessaria a far ripartire l’attività. L’intenzione è però quella di avviare una riforma dell’emergenza-urgenza, che si faccia carico della prospettiva della diminuzione dei professionisti specializzati nell’emergenza urgenza e della necessità di riorganizzare la rete territoriale, separando l’emergenza dalla presa in carico per patologie non a rischio di vita”.