Pronto soccorso dell’ospedale San Sebastiano: il consiglio comunale vota all’unanimità un ordine del giorno che sostiene con forza la richiesta di riapertura.
Il consiglio comunale di Correggio – riunitosi in seduta ordinaria venerdì 27 maggio – ha approvato con voto unanime un ordine del giorno che sostiene con forza la richiesta di riapertura del Punto di primo intervento dell’Ospedale San Sebastiano, auspicando che questo avvenga nel più breve tempo possibile e impegnando l’amministrazione comunale a proseguire il confronto con la Direzione AUSL di Reggio Emilia, la CTSS e la Regione Emilia-Romagna, ponendo in essere ogni iniziativa opportuna per sollecitare il completamento del cantiere e la riapertura del servizio.
Come è noto, infatti, i lavori di adeguamento del pronto soccorso, necessari per far fronte alla gestione della pandemia, sono iniziati a marzo 2021 e avrebbero dovuto concludersi entro lo stesso anno. Il cantiere ha invece subito un importante rallentamento dovuto alla difficoltà di reperimento delle materie prime e alle mancate consegne delle forniture, anche a causa della particolare congiuntura che sta producendo slittamenti in tutti i cantieri edilizi. Per questi ritardi, AUSL ha proceduto ad applicare penali, a partire dallo scorso 4 dicembre, cioè alla scadenza del termine ultimo previsto nel contratto con l’impresa esecutrice.
“Come già più volte ribadito, anche nel corso dei numerosi sopralluoghi che io stessa ho effettuato su un cantiere che, peraltro, non è di diretta competenza dell’amministrazione comunale, il Pronto soccorso del San Sebastiano, così come siamo abituati a chiamarlo, pur essendo un Punto di Primo Soccorso, è un servizio importante per la cittadinanza di Correggio e dell’intero territorio, del quale ormai da tempo attendiamo la riapertura”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. “Oltre a tutti i problemi legati allo svolgimento del cantiere, negli incontri svolti in questi mesi la Direzione sanitaria ha evidenziato difficoltà, sia a livello nazionale che a livello regionale e provinciale, nel reperimento di personale medico e infermieristico tanto che qualcuno, in questi giorni, ha persino avanzato l’idea che sarebbe meglio chiudere un piccolo pronto soccorso piuttosto che dover ricorrere a medici privati. Una posizione che non mi trova affatto d’accordo perché la priorità è comunque garantire il servizio. Ora AUSL ha promosso nuovi bandi per il reclutamento esterno di medici, che prevedono requisiti di accesso specifici e che certificano sia la professionalità che l’esperienza di chi prenderà servizio. Ben vengano, dunque, i medici esterni per coprire i turni di emergenza/urgenza e in questo senso è apprezzabile lo sforzo messo in campo da AUSL per recepire le istanze che sono state rappresentate anche dalla nostra amministrazione, insieme ad altri sindaci. Stabilito che dopo la pandemia sarà necessario ripensare il nostro sistema di emergenza-urgenza, per garantire pari opportunità e pari diritti a tutti i residenti della provincia, con un sistema che articoli in modo efficiente pronto soccorso, punti di primo intervento, automediche, autoinfermieristiche e guardie mediche, assicurando un’assistenza pubblica e garantita “H24” e detto che occorrerà anche sensibilizzarci rispetto a un utilizzo più corretto degli accessi al pronto soccorso, occorre però che si arrivi al più presto alla riapertura del punto di primo intervento correggese. Per questo, come ho sempre fatto in questi mesi, continuerò a confrontarmi con la direzione AUSL rispetto alla conclusione dei lavori per rappresentare le esigenze del territorio e dei cittadini correggesi”.
Pronto soccorso dell’ospedale San Sebastiano: il consiglio comunale vota all’unanimità un ordine del giorno che sostiene con forza la richiesta di riapertura.
Il consiglio comunale di Correggio – riunitosi in seduta ordinaria venerdì 27 maggio – ha approvato con voto unanime un ordine del giorno che sostiene con forza la richiesta di riapertura del Punto di primo intervento dell’Ospedale San Sebastiano, auspicando che questo avvenga nel più breve tempo possibile e impegnando l’amministrazione comunale a proseguire il confronto con la Direzione AUSL di Reggio Emilia, la CTSS e la Regione Emilia-Romagna, ponendo in essere ogni iniziativa opportuna per sollecitare il completamento del cantiere e la riapertura del servizio.
Come è noto, infatti, i lavori di adeguamento del pronto soccorso, necessari per far fronte alla gestione della pandemia, sono iniziati a marzo 2021 e avrebbero dovuto concludersi entro lo stesso anno. Il cantiere ha invece subito un importante rallentamento dovuto alla difficoltà di reperimento delle materie prime e alle mancate consegne delle forniture, anche a causa della particolare congiuntura che sta producendo slittamenti in tutti i cantieri edilizi. Per questi ritardi, AUSL ha proceduto ad applicare penali, a partire dallo scorso 4 dicembre, cioè alla scadenza del termine ultimo previsto nel contratto con l’impresa esecutrice.
“Come già più volte ribadito, anche nel corso dei numerosi sopralluoghi che io stessa ho effettuato su un cantiere che, peraltro, non è di diretta competenza dell’amministrazione comunale, il Pronto soccorso del San Sebastiano, così come siamo abituati a chiamarlo, pur essendo un Punto di Primo Soccorso, è un servizio importante per la cittadinanza di Correggio e dell’intero territorio, del quale ormai da tempo attendiamo la riapertura”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. “Oltre a tutti i problemi legati allo svolgimento del cantiere, negli incontri svolti in questi mesi la Direzione sanitaria ha evidenziato difficoltà, sia a livello nazionale che a livello regionale e provinciale, nel reperimento di personale medico e infermieristico tanto che qualcuno, in questi giorni, ha persino avanzato l’idea che sarebbe meglio chiudere un piccolo pronto soccorso piuttosto che dover ricorrere a medici privati. Una posizione che non mi trova affatto d’accordo perché la priorità è comunque garantire il servizio. Ora AUSL ha promosso nuovi bandi per il reclutamento esterno di medici, che prevedono requisiti di accesso specifici e che certificano sia la professionalità che l’esperienza di chi prenderà servizio. Ben vengano, dunque, i medici esterni per coprire i turni di emergenza/urgenza e in questo senso è apprezzabile lo sforzo messo in campo da AUSL per recepire le istanze che sono state rappresentate anche dalla nostra amministrazione, insieme ad altri sindaci. Stabilito che dopo la pandemia sarà necessario ripensare il nostro sistema di emergenza-urgenza, per garantire pari opportunità e pari diritti a tutti i residenti della provincia, con un sistema che articoli in modo efficiente pronto soccorso, punti di primo intervento, automediche, autoinfermieristiche e guardie mediche, assicurando un’assistenza pubblica e garantita “H24” e detto che occorrerà anche sensibilizzarci rispetto a un utilizzo più corretto degli accessi al pronto soccorso, occorre però che si arrivi al più presto alla riapertura del punto di primo intervento correggese. Per questo, come ho sempre fatto in questi mesi, continuerò a confrontarmi con la direzione AUSL rispetto alla conclusione dei lavori per rappresentare le esigenze del territorio e dei cittadini correggesi”.