Servizi educativi 0-6 anni: confermate la riduzione delle rette per i nidi e delle quote pasto per nidi e scuole d’infanzia
pubbl.: 8 Luglio 2021 - Ufficio Stampa

Servizi educativi 0-6 anni: il Comune di Correggio conferma la riduzione, fino al 100%, delle rette per i nidi e riduzione delle quote pasto per nidi e scuole d’infanzia.

L’amministrazione comunale conferma anche per l’anno scolastico 2021-2022 il taglio alle rette dei nidi d’infanzia a gestione diretta, in appalto o in convezione, grazie ai 114.347,63 euro assegnati al Comune di Correggio dalla Regione Emilia-Romagna grazie alle misure previste da “Al nido con la Regione”. Saranno dunque applicati sconti significativi, che aumentano progressivamente al diminuire del reddito delle singole famiglie con ISEE non superiori a 26.000 euro.
Grazie a questo forma di sostegno, il Comune di Correggio conferma dunque l’abbattimento delle rette per i nidi d’infanzia mediante una riduzione delle quote fisse per i bambini frequentanti le sezioni a tempo pieno e part time dei nidi comunali a gestione diretta (“Mongolfiera” e “Pinocchio”), in appalto (“Gramsci”) e del nido convenzionato “Lamizzo Re” per i posti convenzionati:
– riduzione del 100% per famiglie con ISEE compreso fra 0 e 10.000 euro;
– riduzione del 50% per famiglie con ISEE compreso fra 10.000,01 e 22.000 euro;
– riduzione del 30% per famiglie con ISEE compreso fra 22.000,01 e 26.000 euro.

Inoltre, l’amministrazione comunale conferma anche la riduzione delle quote pasto sia per quanto riguarda i nidi che le scuole dell’infanzia comunali e statali, ampliando ulteriormente la fascia ISEE di esenzione, che passa da 4.500 a 7.000 euro.
La normale quota pasto ammonta a 5,10 euro e le riduzioni prevedono:
– esenzione completa per famiglie con ISEE compreso fra 0 e 7.000 euro;
– 3,3 euro per famiglie con ISEE compreso fra 7.000 e 10.000 euro;
– 4,3 euro per famiglie con ISEE compreso fra 10.000 e 20.000 euro.

“Lo scorso anno scolastico, su 188 bambini frequentanti i nidi a gestione diretta, in appalto o convenzionati, ben 131, pari a circa il 70%, hanno usufruito della riduzione della retta, di cui 23 bambini con riduzione al 100%, 98 al 50% e 10 al 30%”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. “Il 56% ha inoltre beneficiato della riduzione del costo pasto, di cui 10 con la gratuità del servizio mensa, mentre nelle scuole dell’infanzia comunali e statali, su 343 bambini frequentanti 183, ovvero il 53,4% ha visto ridursi il proprio costo pasto e di questi 40 bimbi hanno usufruito della gratuità del servizio mensa. Queste misure hanno consentito, nonostante il calo di natalità, di aumentare nei nidi la domanda passando dal 28,44% dell’anno scolastico 2017/2018 (ultimo anno senza riduzioni tariffarie) al 35,69% nell’ultimo anno scolastico 2020/21. Anche nelle scuole dell’infanzia comunali e statali, pur con il calo demografico, siamo passati dal 43% delle domande sui nati per le prime sezioni dei tre anni, al 58,37%. Queste misure si sono rivelate, quindi, così rilevanti da aver inciso significativamente sulla domanda del servizio, costituendo un modo concreto nel sostenere le famiglie e nel favorire l’accesso ai nostri servizi educativi. Anche in quest’ultimo anno, così difficile per tutti, coordinamento pedagogico, insegnanti, educatori, personale sono stati vicini ai bimbi e alle loro famiglie, dimostrando, con i fatti, quella qualità dei servizi di cui andiamo così orgogliosi e che difendiamo e continueremo a promuovere quale punto qualificante del nostro tessuto sociale, non solo educativo. Crediamo infatti che garantire e favorire sempre più la possibilità di accedere ai servizi educativi 0-6 anni, anche con sostegni e agevolazioni economiche, rappresenti un segnale e un intervento concreto anche rispetto al tema della denatalità, dal quale anche il nostro territorio, come avviene in tutta Italia, non è esente”.

CorreggioProssim@mente


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Servizi educativi 0-6 anni: confermate la riduzione delle rette per i nidi e delle quote pasto per nidi e scuole d’infanzia
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Servizi educativi 0-6 anni: il Comune di Correggio conferma la riduzione, fino al 100%, delle rette per i nidi e riduzione delle quote pasto per nidi e scuole d’infanzia.

L’amministrazione comunale conferma anche per l’anno scolastico 2021-2022 il taglio alle rette dei nidi d’infanzia a gestione diretta, in appalto o in convezione, grazie ai 114.347,63 euro assegnati al Comune di Correggio dalla Regione Emilia-Romagna grazie alle misure previste da “Al nido con la Regione”. Saranno dunque applicati sconti significativi, che aumentano progressivamente al diminuire del reddito delle singole famiglie con ISEE non superiori a 26.000 euro.
Grazie a questo forma di sostegno, il Comune di Correggio conferma dunque l’abbattimento delle rette per i nidi d’infanzia mediante una riduzione delle quote fisse per i bambini frequentanti le sezioni a tempo pieno e part time dei nidi comunali a gestione diretta (“Mongolfiera” e “Pinocchio”), in appalto (“Gramsci”) e del nido convenzionato “Lamizzo Re” per i posti convenzionati:
– riduzione del 100% per famiglie con ISEE compreso fra 0 e 10.000 euro;
– riduzione del 50% per famiglie con ISEE compreso fra 10.000,01 e 22.000 euro;
– riduzione del 30% per famiglie con ISEE compreso fra 22.000,01 e 26.000 euro.

Inoltre, l’amministrazione comunale conferma anche la riduzione delle quote pasto sia per quanto riguarda i nidi che le scuole dell’infanzia comunali e statali, ampliando ulteriormente la fascia ISEE di esenzione, che passa da 4.500 a 7.000 euro.
La normale quota pasto ammonta a 5,10 euro e le riduzioni prevedono:
– esenzione completa per famiglie con ISEE compreso fra 0 e 7.000 euro;
– 3,3 euro per famiglie con ISEE compreso fra 7.000 e 10.000 euro;
– 4,3 euro per famiglie con ISEE compreso fra 10.000 e 20.000 euro.

“Lo scorso anno scolastico, su 188 bambini frequentanti i nidi a gestione diretta, in appalto o convenzionati, ben 131, pari a circa il 70%, hanno usufruito della riduzione della retta, di cui 23 bambini con riduzione al 100%, 98 al 50% e 10 al 30%”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. “Il 56% ha inoltre beneficiato della riduzione del costo pasto, di cui 10 con la gratuità del servizio mensa, mentre nelle scuole dell’infanzia comunali e statali, su 343 bambini frequentanti 183, ovvero il 53,4% ha visto ridursi il proprio costo pasto e di questi 40 bimbi hanno usufruito della gratuità del servizio mensa. Queste misure hanno consentito, nonostante il calo di natalità, di aumentare nei nidi la domanda passando dal 28,44% dell’anno scolastico 2017/2018 (ultimo anno senza riduzioni tariffarie) al 35,69% nell’ultimo anno scolastico 2020/21. Anche nelle scuole dell’infanzia comunali e statali, pur con il calo demografico, siamo passati dal 43% delle domande sui nati per le prime sezioni dei tre anni, al 58,37%. Queste misure si sono rivelate, quindi, così rilevanti da aver inciso significativamente sulla domanda del servizio, costituendo un modo concreto nel sostenere le famiglie e nel favorire l’accesso ai nostri servizi educativi. Anche in quest’ultimo anno, così difficile per tutti, coordinamento pedagogico, insegnanti, educatori, personale sono stati vicini ai bimbi e alle loro famiglie, dimostrando, con i fatti, quella qualità dei servizi di cui andiamo così orgogliosi e che difendiamo e continueremo a promuovere quale punto qualificante del nostro tessuto sociale, non solo educativo. Crediamo infatti che garantire e favorire sempre più la possibilità di accedere ai servizi educativi 0-6 anni, anche con sostegni e agevolazioni economiche, rappresenti un segnale e un intervento concreto anche rispetto al tema della denatalità, dal quale anche il nostro territorio, come avviene in tutta Italia, non è esente”.

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