Settimana Europea della Fotografia
pubbl.: 29 Aprile 2008 - Ufficio Stampa

In contemporanea con le iniziative della terza edizione della Settimana della Fotografia Europea, in programma a  Reggio Emilia e dedicata quest’anno al tema del Corpo, anche Correggio ospiterà il percorso creativo di uno dei protagonisti della fotografia contemporanea: a Palazzo dei Principi, infatti, dal 1° maggio al 2 giugno, sarà allestita “Saga”, personale del fotografo di origini finlandesi Arno Rafael Minkkinen, curata da A. D. Coleman e Todd Brandow per la “Foundation for the Exhibition of Photography” di Minneapolis (USA) e prodotta da Palazzo Magnani e dalla Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con il Comune di Correggio.


Inaugurazione mercoledì 30 aprile, ore 18, Palazzo Principi, alla presenza dell’autore.


Nato a Helsinki nel 1945, Minkkinen si trasferisce a New York con la sua famiglia agli inizi degli Anni Cinquanta. La natura nordica, con la sua luce bassa e senza ombre, il rapporto diretto con il paesaggio, rimangono vivi nella sua memoria, fino a diventare il tema centrale della sua ispirazione.
Dal 1970 la sua fotografia diventa autobiografica e da allora il suo corpo come parte del paesaggio circostante diventa il suo più importante mezzo d’espressione.
Il profilo del suo corpo nudo interagisce, in immagini di straordinaria suggestione formale, con ambienti naturali (foreste, laghi, fiumi, montagne, deserti, canyons, oceani, distese di ghiaccio) che alludono a un tempo primordiale quando l’uomo, capace di forza e di resistenza fisica, e la natura sapevano sfidarsi, confrontarsi e  convivere.
Il corpo di Minkkinen si trasforma, diventa la misura del mondo, fino ad annullarsi nelle forme dei laghi, degli alberi, delle montagne.
Il suo lavoro lo porta ad un ritorno alle origini, alla riscoperta della terra Finlandese e poi a esplorare il continente americano. Minkkinen dedica le sue immagini ai suoi figli, al rapporto padre figlio: due corpi si confrontano in un’evoluzione continua, in cui affiorano tutte le stagioni della vita.
Da quasi quattro decenni, con eccezionale perseveranza, fotografa se stesso in immagini spettacolari, spesso estreme, poetiche e ironiche allo stesso tempo. Niente sembra spaventarlo nella esplorazione del rapporto tra il suo corpo e l’ambiente e nella realizzazione della foto che ha in mente. Difatti è proprio “la trasformazione del corpo che avviene ogni volta che faccio una foto è la cosa che mi ha affascinato e continua ad affascinarmi”, che porta Arno a spostare i confini dell’autoritratto e della fotografia di paesaggio.
Le sue collezioni sono ospitate nel “Musèe d’art moderne” di Parigi, nella “Galerie du Chateau d’eau” di Tolosa, nel museo d’arte di Pori in Finlandia e nell’ “Art Museum” di Boston.
Minkkinen insegna arte all’università del Massachusetts, a Lowell; tiene delle conferenze all’università di arte e design di Helsinki.

CorreggioProssim@mente


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In contemporanea con le iniziative della terza edizione della Settimana della Fotografia Europea, in programma a  Reggio Emilia e dedicata quest’anno al tema del Corpo, anche Correggio ospiterà il percorso creativo di uno dei protagonisti della fotografia contemporanea: a Palazzo dei Principi, infatti, dal 1° maggio al 2 giugno, sarà allestita “Saga”, personale del fotografo di origini finlandesi Arno Rafael Minkkinen, curata da A. D. Coleman e Todd Brandow per la “Foundation for the Exhibition of Photography” di Minneapolis (USA) e prodotta da Palazzo Magnani e dalla Provincia di Reggio Emilia, in collaborazione con il Comune di Correggio.


Inaugurazione mercoledì 30 aprile, ore 18, Palazzo Principi, alla presenza dell’autore.


Nato a Helsinki nel 1945, Minkkinen si trasferisce a New York con la sua famiglia agli inizi degli Anni Cinquanta. La natura nordica, con la sua luce bassa e senza ombre, il rapporto diretto con il paesaggio, rimangono vivi nella sua memoria, fino a diventare il tema centrale della sua ispirazione.
Dal 1970 la sua fotografia diventa autobiografica e da allora il suo corpo come parte del paesaggio circostante diventa il suo più importante mezzo d’espressione.
Il profilo del suo corpo nudo interagisce, in immagini di straordinaria suggestione formale, con ambienti naturali (foreste, laghi, fiumi, montagne, deserti, canyons, oceani, distese di ghiaccio) che alludono a un tempo primordiale quando l’uomo, capace di forza e di resistenza fisica, e la natura sapevano sfidarsi, confrontarsi e  convivere.
Il corpo di Minkkinen si trasforma, diventa la misura del mondo, fino ad annullarsi nelle forme dei laghi, degli alberi, delle montagne.
Il suo lavoro lo porta ad un ritorno alle origini, alla riscoperta della terra Finlandese e poi a esplorare il continente americano. Minkkinen dedica le sue immagini ai suoi figli, al rapporto padre figlio: due corpi si confrontano in un’evoluzione continua, in cui affiorano tutte le stagioni della vita.
Da quasi quattro decenni, con eccezionale perseveranza, fotografa se stesso in immagini spettacolari, spesso estreme, poetiche e ironiche allo stesso tempo. Niente sembra spaventarlo nella esplorazione del rapporto tra il suo corpo e l’ambiente e nella realizzazione della foto che ha in mente. Difatti è proprio “la trasformazione del corpo che avviene ogni volta che faccio una foto è la cosa che mi ha affascinato e continua ad affascinarmi”, che porta Arno a spostare i confini dell’autoritratto e della fotografia di paesaggio.
Le sue collezioni sono ospitate nel “Musèe d’art moderne” di Parigi, nella “Galerie du Chateau d’eau” di Tolosa, nel museo d’arte di Pori in Finlandia e nell’ “Art Museum” di Boston.
Minkkinen insegna arte all’università del Massachusetts, a Lowell; tiene delle conferenze all’università di arte e design di Helsinki.

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