Terremoto, dalla Regione 15 milioni di euro per favorire la riqualificazione delle imprese
pubbl.: 17 Gennaio 2013 - Ufficio Stampa

Dalla Regione 15 milioni di euro per favorire, attraverso un apposito bando, l’espansione della capacità produttiva e la riqualificazione produttiva delle piccole e medie imprese dell’area sisma. Questo con il sostegno degli investimenti e i processi di cambiamento tecnologico e organizzativo. Con il provvedimento, la Regione Emilia-Romagna punta, così, a sostenere la ripresa e lo sviluppo del tessuto produttivo delle aree colpite dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012.
“Abbiamo investito su un bando che dà contributi alle imprese che non si arrendono e rilanciano. Vogliamo garantire”, ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, “elevati livelli di competitività e innovazione per le imprese dell’area colpite dal terremoto. Il lavoro è la priorità assoluta. Per questo gli interventi che finanzieremo dovranno favorire  anche ricadute positive sull’occupazione delle imprese in termini di posti di lavoro durevoli e di qualità”.
Possono usufruire del contributo le piccole e medie imprese, con sede legale e/o unità locale nei Comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, interessati dagli eventi sismici. Ciascuna impresa può presentare domanda di contributo per un solo progetto. Le richieste di contributo dovranno essere effettuate (attraverso la posta elettronica certificata) tra il 18 febbraio 2013 e il 17 maggio 2013.
L’agevolazione prevista dal bando consiste in un contributo in conto capitale, fino ad una misura massima corrispondente al 45% della spesa ritenuta ammissibile. Saranno esclusi i progetti con spesa ammissibile inferiore a 40 mila euro: il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare l’importo a 200 mila euro per progetto.
Le richieste dovranno essere compilate esclusivamente per via telematica, tramite una specifica applicazione web, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sui siti internet regionali: http://imprese.regione.emilia-romagna.it, http://fesr.regione.emilia-romagna.it e http://imprese.regione.emilia-romagna.it/terremoto .
Gli interventi agevolati dovranno concludersi entro 15 mesi dalla data di concessione del contributo: entro il mese successivo dovrà essere presentata alla Regione la documentazione di rendicontazione finale degli interventi agevolati.
Gli investimenti realizzabili per accedere al contributo possono riguardare: investimenti per ampliamenti della capacità produttiva; per nuove localizzazioni produttive;per la riqualificazione degli spazi dedicati alla produzione e/o commercializzazione; per l’innovazione e ammodernamento tecnologico dei prodotti o processi produttivi, compreso il miglioramento dell’efficienza energetica o ambientale.
Le spese ammissibili possono ricomprendere: l’acquisto di beni strumentali per l’attività, nuovi di fabbrica, comprese le spese per la loro installazione; l’acquisto di beni immobili; le spese per riqualificazione, ampliamento o realizzazione di nuovi stabilimenti produttivi; l’acquisto di hardware, software e licenze per brevetti, strettamente connessi alla realizzazione del progetto; le consulenze esterne specialistiche; gli arredi, solo se funzionali all’attività d’impresa.

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Dalla Regione 15 milioni di euro per favorire, attraverso un apposito bando, l’espansione della capacità produttiva e la riqualificazione produttiva delle piccole e medie imprese dell’area sisma. Questo con il sostegno degli investimenti e i processi di cambiamento tecnologico e organizzativo. Con il provvedimento, la Regione Emilia-Romagna punta, così, a sostenere la ripresa e lo sviluppo del tessuto produttivo delle aree colpite dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012.
“Abbiamo investito su un bando che dà contributi alle imprese che non si arrendono e rilanciano. Vogliamo garantire”, ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, “elevati livelli di competitività e innovazione per le imprese dell’area colpite dal terremoto. Il lavoro è la priorità assoluta. Per questo gli interventi che finanzieremo dovranno favorire  anche ricadute positive sull’occupazione delle imprese in termini di posti di lavoro durevoli e di qualità”.
Possono usufruire del contributo le piccole e medie imprese, con sede legale e/o unità locale nei Comuni delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, interessati dagli eventi sismici. Ciascuna impresa può presentare domanda di contributo per un solo progetto. Le richieste di contributo dovranno essere effettuate (attraverso la posta elettronica certificata) tra il 18 febbraio 2013 e il 17 maggio 2013.
L’agevolazione prevista dal bando consiste in un contributo in conto capitale, fino ad una misura massima corrispondente al 45% della spesa ritenuta ammissibile. Saranno esclusi i progetti con spesa ammissibile inferiore a 40 mila euro: il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare l’importo a 200 mila euro per progetto.
Le richieste dovranno essere compilate esclusivamente per via telematica, tramite una specifica applicazione web, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sui siti internet regionali: http://imprese.regione.emilia-romagna.it, http://fesr.regione.emilia-romagna.it e http://imprese.regione.emilia-romagna.it/terremoto .
Gli interventi agevolati dovranno concludersi entro 15 mesi dalla data di concessione del contributo: entro il mese successivo dovrà essere presentata alla Regione la documentazione di rendicontazione finale degli interventi agevolati.
Gli investimenti realizzabili per accedere al contributo possono riguardare: investimenti per ampliamenti della capacità produttiva; per nuove localizzazioni produttive;per la riqualificazione degli spazi dedicati alla produzione e/o commercializzazione; per l’innovazione e ammodernamento tecnologico dei prodotti o processi produttivi, compreso il miglioramento dell’efficienza energetica o ambientale.
Le spese ammissibili possono ricomprendere: l’acquisto di beni strumentali per l’attività, nuovi di fabbrica, comprese le spese per la loro installazione; l’acquisto di beni immobili; le spese per riqualificazione, ampliamento o realizzazione di nuovi stabilimenti produttivi; l’acquisto di hardware, software e licenze per brevetti, strettamente connessi alla realizzazione del progetto; le consulenze esterne specialistiche; gli arredi, solo se funzionali all’attività d’impresa.

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