Un nuovo impianto di biogas
pubbl.: 14 Ottobre 2010 - Ufficio Stampa

Domenica 17 ottobre è un giorno davvero importante per CAT, la Cooperativa Agroenergetica Ambientale di Correggio nata un paio di anni fa con l’intento di ricavare energia da prodotti agricoli: alle ore 11 è infatti prevista l’apertura del nuovo impianto di biogas di via Fossa Faiella, in località San Biagio. All’inaugurazione hanno già assicurato la presenza il sindaco di Correggio, Marzio Iotti, l’assessore provinciale all’agricoltura, Roberta Rivi, e il presidente di Confcooperative di Reggio Emilia, Giuseppe Alai, oltre al presidente CAT Correggio, Gabriele Santi. Dopo i saluti di benvenuto, alle 11,30 è prevista la visita all’impianto e alle 12,30 il buffet.
Durante l’intera giornata, inoltre, i tecnici e il personale delle aziende che hanno collaborato alla realizzazione dell’impianto rimangono a disposizione per illustrare l’opera e le caratteristiche costruttive.
I cooperatori di CAT sono giustamente molto soddisfatti: “Ci hanno creduto persino le banche” affermano orgogliosi. “Chi avrebbe mai immaginato che la forza di un’idea fosse in grado di coinvolgere il mondo degli imprenditori agricoli, delle istituzioni e delle banche? Quello di CAT è un progetto in grado di guardare lontano. Un grande numero di imprenditori agricoli – 26 soci e 4 cantine sociali che rappresentano altri 800 soci – da anni afflitto da produzioni senza più mercato ha pensato di mettersi insieme e di scommettere sull’energia. Così abbiamo illustrato il progetto alle istituzioni e alla banca abbiamo rilasciato una sola fidejussione: la certezza del conferimento della materia prima. Non un euro di tasca nostra, né un minimo di garanzia sul capitale. L’agricoltura ha il cibo per lo stomaco che, digerendo, può produrre energia. E lo stomaco adesso ce lo siamo realizzati in casa. Ora produciamo elettricità, calore e fertilizzante agricolo di alta qualità. Il tutto in maniera sostenibile e soprattutto senza mettere a rischio la biodiversità in agricoltura e le produzioni alimentari e senza causare fenomeni di deforestazione e spreco d’acqua. L’energia prodotta viene immessa nelle rete ENEL, il cittadino ottiene risparmio sulla bolletta e ambiente pulito. I giovani possono accadere alla struttura  per esperienza di formazione. L’agricoltura riparte da qui”.

CorreggioProssim@mente


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Domenica 17 ottobre è un giorno davvero importante per CAT, la Cooperativa Agroenergetica Ambientale di Correggio nata un paio di anni fa con l’intento di ricavare energia da prodotti agricoli: alle ore 11 è infatti prevista l’apertura del nuovo impianto di biogas di via Fossa Faiella, in località San Biagio. All’inaugurazione hanno già assicurato la presenza il sindaco di Correggio, Marzio Iotti, l’assessore provinciale all’agricoltura, Roberta Rivi, e il presidente di Confcooperative di Reggio Emilia, Giuseppe Alai, oltre al presidente CAT Correggio, Gabriele Santi. Dopo i saluti di benvenuto, alle 11,30 è prevista la visita all’impianto e alle 12,30 il buffet.
Durante l’intera giornata, inoltre, i tecnici e il personale delle aziende che hanno collaborato alla realizzazione dell’impianto rimangono a disposizione per illustrare l’opera e le caratteristiche costruttive.
I cooperatori di CAT sono giustamente molto soddisfatti: “Ci hanno creduto persino le banche” affermano orgogliosi. “Chi avrebbe mai immaginato che la forza di un’idea fosse in grado di coinvolgere il mondo degli imprenditori agricoli, delle istituzioni e delle banche? Quello di CAT è un progetto in grado di guardare lontano. Un grande numero di imprenditori agricoli – 26 soci e 4 cantine sociali che rappresentano altri 800 soci – da anni afflitto da produzioni senza più mercato ha pensato di mettersi insieme e di scommettere sull’energia. Così abbiamo illustrato il progetto alle istituzioni e alla banca abbiamo rilasciato una sola fidejussione: la certezza del conferimento della materia prima. Non un euro di tasca nostra, né un minimo di garanzia sul capitale. L’agricoltura ha il cibo per lo stomaco che, digerendo, può produrre energia. E lo stomaco adesso ce lo siamo realizzati in casa. Ora produciamo elettricità, calore e fertilizzante agricolo di alta qualità. Il tutto in maniera sostenibile e soprattutto senza mettere a rischio la biodiversità in agricoltura e le produzioni alimentari e senza causare fenomeni di deforestazione e spreco d’acqua. L’energia prodotta viene immessa nelle rete ENEL, il cittadino ottiene risparmio sulla bolletta e ambiente pulito. I giovani possono accadere alla struttura  per esperienza di formazione. L’agricoltura riparte da qui”.

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