Correggio, al via un corso di formazione per operatori della scuola promosso dai Comuni del Distretto: oltre 300 iscritti per quattro appuntamenti con pedagogisti e autori.
Sono circa 300 gli iscritti, tra educatori di nido, insegnanti (dalle scuole d’infanzia alle secondarie di primo grado), dirigenti scolastici e pedagogisti, a “Gli apprendimenti tra potenzialità individuali e risorse del gruppo”, ciclo di incontri formativi promossi dai Comuni del Distretto di Correggio.
Il corso – che si svolge al Centro Sociale 25 Aprile, in via Campagnola 1/A a Correggio, sempre alle ore 16,30 – vede in programma quattro incontri, condotti da autorevoli figure nel campo della pedagogia e della ricerca in ambito accademico. Obiettivo, promuovere un confronto sugli elementi che contribuiscono alla realizzazione di un contesto favorevole agli apprendimenti e alla relazione con una particolare attenzione al tema degli stili di insegnamento e apprendimento.
Il via giovedì 26 gennaio, con Giancarlo Cerini, membro delle Commissioni Nazionali di Studio e di comitati scientifici operanti presso il MIUR, direttore del periodico “Rivista dell’istruzione”, sul tema “La pedagogia nella scuola della Riforma”: la legge conosciuta come “La Buona Scuola”, fino ad oggi è stata oggetto di dibattiti accesi soprattutto sul piano politico e culturale. Ma qual è il quadro pedagogico che esce da questa riforma? Quali persone punta a formare? In vista di quale modello di società?
A seguire, Marina Maselli, pedagogista formatore, docente all’Università di Bologna e autrice di numerose pubblicazioni, condurrà due incontri: il primo, giovedì 23 febbraio, dal titolo “Le sfide dell’imparare a scuola: apprendimenti significativi in contesti collaborativi”, affronta il tema dei cambiamenti culturali, organizzativi e sociali che stanno attraversano la scuola; il secondo, giovedì 2 marzo, ha come titolo “Stili di apprendimento e stili di insegnamento in dialogo” e come obiettivo la promozione di un confronto sugli elementi che contribuiscono alla realizzazione di un contesto favorevole agli apprendimenti e alla relazione, con una particolare attenzione al tema degli stili di insegnamento e apprendimento.
Infine, giovedì 16 marzo, Alberto Oliverio, neurobiologo, professore emerito di psicobiologia presso l’Università La Sapienza di Roma, chiuderà con “Il contributo delle neuroscienze al miglioramento della didattica”: lo studio del cervello e lo studio dei processi cognitivi non sono sinonimi, non si pongono i medesimi obiettivi e riconoscere che l’apprendimento è migliore se il materiale da apprendere è inserito in una cornice concettuale consolidata, o dispone di una coerente organizzazione interna, può guidare le scelte dell’insegnante indipendentemente dai circuiti neuronali interessati.
Correggio, al via un corso di formazione per operatori della scuola promosso dai Comuni del Distretto: oltre 300 iscritti per quattro appuntamenti con pedagogisti e autori.
Sono circa 300 gli iscritti, tra educatori di nido, insegnanti (dalle scuole d’infanzia alle secondarie di primo grado), dirigenti scolastici e pedagogisti, a “Gli apprendimenti tra potenzialità individuali e risorse del gruppo”, ciclo di incontri formativi promossi dai Comuni del Distretto di Correggio.
Il corso – che si svolge al Centro Sociale 25 Aprile, in via Campagnola 1/A a Correggio, sempre alle ore 16,30 – vede in programma quattro incontri, condotti da autorevoli figure nel campo della pedagogia e della ricerca in ambito accademico. Obiettivo, promuovere un confronto sugli elementi che contribuiscono alla realizzazione di un contesto favorevole agli apprendimenti e alla relazione con una particolare attenzione al tema degli stili di insegnamento e apprendimento.
Il via giovedì 26 gennaio, con Giancarlo Cerini, membro delle Commissioni Nazionali di Studio e di comitati scientifici operanti presso il MIUR, direttore del periodico “Rivista dell’istruzione”, sul tema “La pedagogia nella scuola della Riforma”: la legge conosciuta come “La Buona Scuola”, fino ad oggi è stata oggetto di dibattiti accesi soprattutto sul piano politico e culturale. Ma qual è il quadro pedagogico che esce da questa riforma? Quali persone punta a formare? In vista di quale modello di società?
A seguire, Marina Maselli, pedagogista formatore, docente all’Università di Bologna e autrice di numerose pubblicazioni, condurrà due incontri: il primo, giovedì 23 febbraio, dal titolo “Le sfide dell’imparare a scuola: apprendimenti significativi in contesti collaborativi”, affronta il tema dei cambiamenti culturali, organizzativi e sociali che stanno attraversano la scuola; il secondo, giovedì 2 marzo, ha come titolo “Stili di apprendimento e stili di insegnamento in dialogo” e come obiettivo la promozione di un confronto sugli elementi che contribuiscono alla realizzazione di un contesto favorevole agli apprendimenti e alla relazione, con una particolare attenzione al tema degli stili di insegnamento e apprendimento.
Infine, giovedì 16 marzo, Alberto Oliverio, neurobiologo, professore emerito di psicobiologia presso l’Università La Sapienza di Roma, chiuderà con “Il contributo delle neuroscienze al miglioramento della didattica”: lo studio del cervello e lo studio dei processi cognitivi non sono sinonimi, non si pongono i medesimi obiettivi e riconoscere che l’apprendimento è migliore se il materiale da apprendere è inserito in una cornice concettuale consolidata, o dispone di una coerente organizzazione interna, può guidare le scelte dell’insegnante indipendentemente dai circuiti neuronali interessati.