Pronto soccorso: la Regione Emilia-Romagna finanzia i lavori necessari alla riapertura
pubbl.: 24 Luglio 2020 modif.: 11 Novembre 2020 - Ufficio Stampa

Pronto soccorso dell’Ospedale San Sebastiano di Correggio: i lavori necessari alla riapertura finanziati dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del “Piano di riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera”.

Come già era stato anticipato dal sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ora, in seguito all’approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna del “Piano di riorganizzazione dellassistenza ospedaliera”, sono stati definiti e finanziati anche i lavori necessari alla riapertura del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Sebastiano. L’intervento prevede una riorganizzazione del Pronto Soccorso, con la creazione di una nuova “camera calda” di accesso. Sarà inoltre realizzata un’area dedicata ai pazienti sospetti Covid_19, con ingresso autonomo e dotazione di impianto aeraulico specifico, in grado di garantire adeguati ricambi d’aria e pressione negativa. Si tratta di lavori per un importo superiore a 1.250.000 euro, per un cantiere stimato in circa sette mesi, che permetteranno non solo di riaprire il Pronto Soccorso, ma anche di farlo nella più completa sicurezza per pazienti e operatori.

“Fin dallo scorso febbraio, quando con una decisione difficile, ma che si rivelata decisiva per la tutela della salute della nostra comunità è stato chiuso il nostro Pronto Soccorso, oltre alla preoccupazione per la situazione che, di settimana in settimana, si andava aggravando, abbiamo dovuto assistere a uno stillicidio di false informazioni riguardanti lo stesso pronto soccorso, indiscrezioni su presunte chiusure e soppressione del servizio su cui qualcuno non ha esitato a soffiare nella speranza di ottenere un ritorno di credibilità politica”, commenta il sindaco, Ilenia Malavasi. L’ospedale San Sebastiano di Correggio è un ospedale “no Covid” che però ospita pazienti in terapia riabilitativa, a volte in condizioni di grave deficit immunitario, e per questo motivo occorreva che fosse assolutamente salvaguardato da eventuali “buchi” tramite accessi incontrollati e incontrollabili, considerato che il nostro pronto soccorso – così come quello di Scandiano – non presentava caratteristiche logistiche e strutturali adeguate.

In queste settimane di ritorno alla normalità – pur con tutte le precauzioni del caso – abbiamo ripetuto più volte che era volontà della nostra amministrazione riaprire il pronto soccorso. Il progetto di adeguamento presentato in Regione entro la fine di giugno – e che la Regione ha ora accolto e finanziato – permetterà così di garantire la riapertura nel rispetto della sicurezza e delle linee guida nazionali, che prevedono una serie di criteri specifici per la programmazione degli interventi di ristrutturazione e ammodernamento. Sappiamo che per i cittadini non è sempre facile districarsi nella marea di informazioni che quotidianamente vengono diffuse da diverse persone o gruppi, a vario titolo, ma la verità dei fatti, come in questo caso, lascia sempre poco spazio alle illazioni prive di qualsiasi fondamento”.

CorreggioProssim@mente


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Pronto soccorso dell’Ospedale San Sebastiano di Correggio: i lavori necessari alla riapertura finanziati dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del “Piano di riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera”.

Come già era stato anticipato dal sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ora, in seguito all’approvazione da parte della Regione Emilia-Romagna del “Piano di riorganizzazione dellassistenza ospedaliera”, sono stati definiti e finanziati anche i lavori necessari alla riapertura del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Sebastiano. L’intervento prevede una riorganizzazione del Pronto Soccorso, con la creazione di una nuova “camera calda” di accesso. Sarà inoltre realizzata un’area dedicata ai pazienti sospetti Covid_19, con ingresso autonomo e dotazione di impianto aeraulico specifico, in grado di garantire adeguati ricambi d’aria e pressione negativa. Si tratta di lavori per un importo superiore a 1.250.000 euro, per un cantiere stimato in circa sette mesi, che permetteranno non solo di riaprire il Pronto Soccorso, ma anche di farlo nella più completa sicurezza per pazienti e operatori.

“Fin dallo scorso febbraio, quando con una decisione difficile, ma che si rivelata decisiva per la tutela della salute della nostra comunità è stato chiuso il nostro Pronto Soccorso, oltre alla preoccupazione per la situazione che, di settimana in settimana, si andava aggravando, abbiamo dovuto assistere a uno stillicidio di false informazioni riguardanti lo stesso pronto soccorso, indiscrezioni su presunte chiusure e soppressione del servizio su cui qualcuno non ha esitato a soffiare nella speranza di ottenere un ritorno di credibilità politica”, commenta il sindaco, Ilenia Malavasi. L’ospedale San Sebastiano di Correggio è un ospedale “no Covid” che però ospita pazienti in terapia riabilitativa, a volte in condizioni di grave deficit immunitario, e per questo motivo occorreva che fosse assolutamente salvaguardato da eventuali “buchi” tramite accessi incontrollati e incontrollabili, considerato che il nostro pronto soccorso – così come quello di Scandiano – non presentava caratteristiche logistiche e strutturali adeguate.

In queste settimane di ritorno alla normalità – pur con tutte le precauzioni del caso – abbiamo ripetuto più volte che era volontà della nostra amministrazione riaprire il pronto soccorso. Il progetto di adeguamento presentato in Regione entro la fine di giugno – e che la Regione ha ora accolto e finanziato – permetterà così di garantire la riapertura nel rispetto della sicurezza e delle linee guida nazionali, che prevedono una serie di criteri specifici per la programmazione degli interventi di ristrutturazione e ammodernamento. Sappiamo che per i cittadini non è sempre facile districarsi nella marea di informazioni che quotidianamente vengono diffuse da diverse persone o gruppi, a vario titolo, ma la verità dei fatti, come in questo caso, lascia sempre poco spazio alle illazioni prive di qualsiasi fondamento”.

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